Un nostro caro amico francese venne a suo tempo prescelto personalmente dal generale De Gaulle per guidare, nella sua città di Nizza, il "Servizio di Azione Civica".
Si trattava di una organizzazione costituita su base volontaria, che riuniva i cittadini disposti ad affiancare le autorità qualora si fosse determinata una situazione di emergenza.
Quando quattro generali insorsero ad Algeri contro il governo della Quinta Repubblica, il "Servizio di Azione Civica" riempì di automobili private le piste degli aeroporti di Parigi. Si temeva infatti che i rivoltosi intendessero sbarcare con delle truppe aviotrasportate per prendere il controllo della capitale.
Trascorsa l'emergenza, il "S.A.C." venne sciolto. I suoi componenti si proponevano di servire le istituzioni, e non di sovvertire, nè di assecondare una loro trasformazione in senso autoritario.
Abbiamo anche frequentato i componenti della "Gladio", tra i quali figurava un sacerdote della nostra diocesi, ex resistente.
Costoro erano stati reclutati tra le fila dei partigiani "bianchi", ed il loro compito consisteva nel sabotare le infrastrutture e le vie di comunicazione nel caso di una invasione dell'Europa occidentale da parte dei sovietici.
Anche i "gladiatori" si sciolsero, senza d'altronde essere mai entrati in azione.
Ora il governo Conte ha costituito una sorta di milizia, composta da ben sessantamila persone, che formalmente saranno incaricati di vigilare sul mantenimento delle distanze per fini profilattici.
Sorge spontanea, a tale riguardo, una domanda: c'era proprio bisogno, per questo, di creare un corpo paramilitare?
Se consideriamo le altre caratteristiche di questa consorteria, le perplessità - lungi dallo svanire - si accrescono.
I sessantamila verranno infatti reclutati di preferenza tra i percettori del "reddito di cittadinanza", prescelti a loro volta secondo criteri poco chiari - data la confusione delle relative norme - dai "navigatori". I quali, a loro volta, appartengono quasi tutti (chissà perchè) al movimento "pentastellato".
La tradizione italica della raccomandazione ha permesso di comporre una filiera al termine della quale si è formata una pletora di nullafacenti assistiti, ovvero di percettori di duplice reddito (uno dichiarato e l'altro "in nero"). Ora costoro vengono chiamati, essendo considerati cittadini esemplari (?!), a dare prova della loro riconoscenza verso chi li ha paternalisticamente beneficiati.
Non tragga in inganno il fatto che i nuovi militi vengano posti formalmente alle dipendenze dei sindaci.
Scarseggiando i primi cittadini seguaci di Grillo, è prevedibile che costoro finiscano per fare da cani da guardia non soltanto ai concittadini, ma anche agli amministratori, e perfino ai vigili urbani, i quali - agli occhi di Conte - stanno peccando di scarso zelo nel reprimere i malcapitati scambiati per "untori".
Più che al servizio di Azione Civica francese ed alla Gladio italiana, il nuovo corpo assomiglia alla "Milizia volontaria per la sicurezza nazionale", escogitata dalla fervida fantasia di un nostro concittadino, fascista della prima ora e stretto collaboratore di Mussolini, il generale Asclepia Gandolfo.
Il "duce", ormai consolidato al governo, non sapeva come "sistemare" gli ex squadristi. Se costoro fossero rimasti disoccupati, c'era perfino il pericolo che gli si rivoltassero contro.
Gandolfo li fece assumere tutti quanti nella "Milizia", garantendo nello stesso tempo ad essi il pane quotidiano e a Mussolini la loro obbedienza. Mentre infatti i componenti delle forze armate giuravano fedeltà al Re, quelli della Milizia giuravano fedeltà al "duce".
In tutti i regimi totalitari, c'è il partito in armi.
Nell'Italia "pentastellata" mancava solo questo.
Si può stare certi che alla scadenza del "reddito di cittadinanza", i miliziani riceveranno uno stipendio.
E' assicurato per loro anche l'odio tanto dei concittadini, vessati per motivi politici, quanto dei carabinieri e degli agenti di polizia, i quali continueranno a "farsi un mazzo così" dal mattino alla sera, mentre i miliziani faranno i bellimbusti, godendo dei privilegi riservati ai componenti della forza pubblica senza condividerne i disagi.
Il modello cinese viene applicato in Italia con velocità prodigiosa.
I "miliziani" avranno presto in dotazione - naturalmente a scopo "profilattico" - gli strumenti per il "controllo facciale".
La tappa finale sarà infatti costituita dalla schedatura di massa.
"Qui gladio ferit, gladio perit": Salvini aveva sognato questo impiego per le sue "guardie padane", mentre l'onorevole Scajola inquadrava più modestamente i tifosi della "Rari Nantes Imperia". Ora gli uni hanno fatto la fine dei suonatori che vennero suonati, gli altri si sono ingloriosamente sbandati.
Ai vari Todiere e Brioglio rimane una sola consolazione: la riapertura della piscina.