Matteo Vinai, Il sacramento della Penitenza e della Riconciliazione, Prefazione di Antonio Suetta, ...
Si osserva una coincidenza – probabilmente non casuale – tra quanto sta avvenendo ad Imperia e quanto succede a livello nazionale.
Dopo il risultato delle Elezioni Comunali, due candidati perdenti, cioè Bracco e Zarbano, hanno asserito che il Sindaco occupa illegittimamente tale Ufficio, essendosi determinata una incompatibilità.
Abbiamo già valutato nel merito tale affermazione, esprimendo al riguardo il nostro dissenso.
Riconosciamo naturalmente il diritto di ogni cittadino di impugnare, nelle sedi designate a tal fine dalla Legge, gli atti amministrativi ritenuti illegittimi: nella fattispecie quello con cui, riconoscendo il risultato elettorale, è il Sindaco è stato dichiarato eletto.
La sola istanza che lo può annullare è però la Giurisdizione Amministrativa, cui tuttavia Bracco e Zarbano non hanno indirizzato alcun ricorso.
Un cittadino si è rivolto a tal fine, mediante un proprio esposto, al Segretario Comunale, ma costui non ha il potere di annullare alcun atto, né emanato dal Comune, né tanto meno da altro Ente Pubblico.
Ammesso che lo scritto così presentato possa configurarsi come un ricorso, esso non risulta dunque procedibile.
In attesa però di una valutazione che non può essere espressa in tale sede, Bracco e Zarbano sostengono che il Sindaco non può svolgere legittimamente le funzioni attribuite dalla Legge a tale organo del Comune.
Ne consegue che costoro non si considerano tenuti ad esercitare le funzioni loro attribuite quali Consiglieri Comunali entro i limiti stabiliti dalla Legge.
Altri Consiglieri eletti, facenti parte anche essi della minoranza, non condividono tale presa di posizione, e neanche la asserita incompatibilità del Sindaco.
Lo atteggiamento assunto da Bracco e da Zarbano coincide con quello dei dirigenti nazionali della Opposizione, cioè Grillo, Conte e la Schlein.
Costoro infatti invitano i propri seguaci a manifestare in piazza contro il Governo rendendosi irriconoscibili, il che configura di per sé un reato.
Questo comporta una implicita dichiarazione di illegittimità dello attuale Esecutivo.
La Schlein, in particolare, annunzia espressamente una Estate Calda, caratterizzata prevedibilmente da episodi di illegalità e di violenza.
Forse tale istigazione cadrà nel vuoto, ma è anche possibile che alcune migliaia di facinorosi, illudendosi di fare la Rivoluzione, cadano nella provocazione.
Come era già avvenuto – in tempi che speravamo di avere ormai superato – ad opera dei cosiddetti Cattivi Maestri.
Toni Negri, in particolare, fece due categorie di vittime: quanti vennero colpiti dalla violenza ed i suoi stessi seguaci, che egli aveva ingannato.
I quali finirono in prigione, mentre il Professore – fuggito in Francia a bordo di un panfilo di lusso – viveva agiatamente a Parigi: dalla Schlein ci si può attendere un comportamento simile.
Vi è però un altro elemento in comune, ancora più preoccupante, tra la situazione locale e quella nazionale, così come tra quanto successe in passato e quanto accade oggi: il fatto che certi soggetti stranieri abbiano interesse a destabilizzare il nostro Paese.
Quando abbiamo espresso la nostra opinione sia sulla asserita incompatibilità del Sindaco, sia sulla procedura scelta per affermarla, sia soprattutto sulla conseguente possibilità di esercitare in modo illegale la Opposizione, siamo stati definiti malati di mente: proprio come succede in Russia a chi dissente.

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Mario Castellano  28/6/2023
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