Rimane ancora da esaminare un aspetto del voto spagnolo, ...
Rimane ancora da esaminare un aspetto del voto spagnolo, costituito dal risultato deludente degli Indipendentisti catalani.
Nel Paese Basco, il Partito Nazionalista moderato ha perso un seggio, guadagnato però da quello considerato estremista - o meglio radicale - indicato anche come il braccio politico della E.T.A.
Segno, questo, che la tendenza identitaria non viene meno da nessuna parte, ma in determinate situazioni si scontano gli effetti di scelte – come è stata la Dichiarazione di Indipendenza – sulla quali non esprimiamo una valutazione.
La Storia dirà se veramente sia stato commesso un errore, o se invece questa opzione risultava obbligata.
I giornali del Gruppo de La Repubblica, distintasi per la sua ostilità nei confronti delle decisioni adottate a suo tempo dai Dirigenti della Generalità (senza peraltro dimostrare altrettanta severità verso la successiva repressione), affermano che la rappresentanza politica della Catalogna è ormai passata ai Socialisti.
Si parva magnis componere licet, é come se un inviato speciale giunto in Italia nel 1849, dopo la caduta della Repubblica Romana e di Venezia, avesse scritto che i nostri antenati avevano rinunziato alla idea della Unità e della Indipendenza, aderendo in massa alla rinnovata Restaurazione.
I conti si fanno sempre alla fine.
Gli elettori della Sinistra Repubblicana Catalana – più di quelli di Convergenza e Unione, che conta su di un radicamento più antico – si sono in effetti spostati in buona parte sul Partito di Sanchez.
Non vi era però altro modo per esprimere un voto utile, che servisse a mantenere le competenze della Generalità, messe in pericolo dagli esiti del voto e dalla possibile instaurazione di un Governo – benché minoritario - di Destra.
Nelle situazioni di riflusso, gli Indipendentisti si trovano di fronte alla cosiddetta alternativa del Diavolo, detta anche won – won: se mantengono la loro scelta elettorale, finiscono per accrescere gli effetti di un risultato elettorale, comunque, negativo; se viceversa votano per altre forze politiche, rinunziano ad una rappresentanza che le può condizionare.
Questo esito è in parte attenuato, nel caso della Catalogna, dal fatto – già da noi ricordato – che gli eletti indipendentisti ed autonomisti di tutte le Regioni risultano comunque utili per frenare gli intenti di restaurazione centralistica del futuro possibile Governo.
Il fiume della storia, percorsa una ansa, riprenderà comunque a scorrere verso la foce.
Quanto conta, ai fini della guida della Generalità, è comunque sempre il voto regionale.
Ciò detto, vediamo che cosa gli eventi iberici hanno da insegnare a noi Liguri.
In occasione delle Elezioni Comunali di Imperia, abbiamo deciso di confluire, con i nostri candidati, nella lista civica che appoggiava il Candidato a Sindaco Zarbano.
Abbiamo però commesso un errore: dovevamo chiedergli una dichiarazione pubblica con cui prendesse atto – senza necessariamente condividerle – delle nostre aspirazioni.
Qualora si fosse rifiutato, potevamo ugualmente andare alla conta dei voti, per misurare le nostre forze.
Che sono risultate modeste, ma non insignificanti: come già accaduto in occasione delle Regionali.
Il Generale fa parte, comunque, dello Ordine Costantiniano di San Giorgio: tale consorteria non svolge una azione politica diretta, ma ugualmente manifesta una ispirazione separatista, alimentata dal Gran Maestro, Sua Altezza Reale Carlo di Borbone – Napoli, Duca di Castro e Pretendente al Trono delle Due Sicilie.
Zarbano avrebbe dovuto dunque spiegarci perché i Meridionali hanno diritto alla secessione, mentre noi Settentrionali non lo abbiamo.
Il suo Attendente, evidentemente poco grato per il nostro sostegno elettorale, ha dichiarato pubblicamente che siamo malati di mente.
Costui ha ragione: per appoggiare a scatola chiusa un simile candidato, bisogna essere davvero dei mentecatti.
Dopo il noto esito elettorale, la situazione non è migliorata.
Sulle manovre volte a far dichiarare incompatibile il Sindaco, abbiamo già scritto ampiamente, e non intendiamo tornare in questa sede su tale argomento.
Il Bassotto ha intanto completato il proprio cursus honorum con un adempimento immancabile per ogni autentico maleducato: la lite col Vigile Urbano.
Non sappiamo se abbia profferito il tradizionale: Lei non a chi sono io, ma il suo interlocutore era già edotto al riguardo.
Nella fattispecie, la disputa non verteva su di un banale divieto di sosta, bensì su questioni di maggiore trascendenza.
La Opposizione, presa da furore giustizialista, è andata a parlarne col Prefetto.
Il quale ha avuto buon gioco nel rispondere che non è competente in materia penale.
Il più alto Rappresentante del Governo nella nostra Provincia non avrebbe potuto invece reagire nello stesso modo se la delegazione del Consiglio Comunale avesse richiamato la sua attenzione sulle seguenti circostanze:
I) Il Sindaco ha richiesto un anticipo di cassa alla Tesoreria, per completare la sua faraonica Pista Ciclabile pagando le Ditte appaltatrici: le quali minacciavano di interrompere i lavori;
II) Il buco non riguarda soltanto la cassa, bensì anche la competenza;
III) In tal caso, il Sindaco è tenuto a formulare ed a presentare - prima alla approvazione della Giunta, e poi del Consiglio - una Nota di Variazione al Bilancio di Previsione;
IV) Qualora non provveda in tal senso, la Magistratura Inquirente può valutare se ciò configuri una Omissione di Atti di Ufficio, e se comunque la erogazione di somme non messe a Bilancio - e nemmeno inserite in una Nota di Variazione - configuri un Abuso in Atti di Ufficio (ecco spiegata la fretta di abrogare tale reato).
Poiché alla fine dovrà pagare il Governo, il Prefetto non può dire che la questione non lo riguarda.
Prendere invece le parti del Vigile in alterco con il Primo Cittadino e più facile che studiare gli Atti Amministrativi.
Si rischia però di cadere nella bassa demagogia.
Visto che tale atteggiamento va di moda, la facciamo anche noi, proclamando ad alta voce: Se la Liguria fosse indipendente, queste cose non succederebbero!

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Mario Castellano  28/7/2023
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