Abbiamo ritrovato casualmente una pia donna – di quelle che dalle nostre parti vengono popolarmente definite “beghinasse” ...
Abbiamo ritrovato casualmente una pia donna – di quelle che dalle nostre parti vengono popolarmente definite “beghinasse” – con cui eravamo soliti intrattenerci nella Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Battista ad Imperia Oneglia dopo la Messa domenicale delle otto del mattino.
Tale funzione viene frequentata tradizionalmente dai fedeli più convinti, mentre quanti sono praticanti per abitudine vanno alla cosiddetta “Messa Elegante” (che ormai di elegante ha ben poco), celebrata viceversa alle dieci.
Quella delle undici e trenta, in altri tempi cantata in latino secondo il rito tridentino, cominciando dallo “Asperges”, raccoglie un pubblico ormai ben scarso.
Quando era Parroco Monsignor Boeri, vi presenziavano quanti desideravano ascoltare le sue Omelie: tanto per abbeverarsi di una Dottrina indubbiamente profonda, esposta per di più con grande eloquenza, quanto per informarsi sugli indirizzi politici assunti dalla Chiesa.
Le polemiche annunziate dal pulpito ridondavano infatti a breva scadenza nel dibattito civile, essendo riecheggiate – sia pure con minor efficacia – nei Consigli Comunali.
La nostra interlocutrice esibisce un repertorio inesauribile di preghiere, paragonabile per quantità alle barzellette di Carlo Dapporto: il quale si vantava – con una certa dose di millanteria - di conoscerne un miliardo.
Le orazioni che costei è in grado di recitare si adattano ad ogni situazione, fisica o spirituale, in cui può incorrere un essere umano: dalle malattie più rare fino alle infedeltà coniugali, commesse o subite.
Esse vengono per giunte ripetute senza ricorrere ad alcun supporto scritto: i grandi Direttori di Orchestra svolgono il loro compito senza partitura.
Simili personaggi – più ancora degli stessi Sacerdoti, oberati dalle infinite cure pastorali - vengono interpellati da ogni sorta di persone bisognose favori spirituali.
Questo spiega il motivo per cui sono reclutati dai Tradizionalisti.
I vecchi Partiti politici mettevano in lista per le Amministrative quanti più Medici possibile.
La loro categoria era infatti composta da una sorta di confessori laici, sollecitati ad entrare nella vita privata dei pazienti: per giunta nei momenti difficili, in cui ci si lascia andare più facilmente alle confidenze.
Ora i consigli – essendosi burocratizzata la professione medica – vengono elargiti dai chi conferisce ad essi un carattere spirituale.
I personaggi come la nostra amica sono dunque reclutati dai movimenti tradizionalisti e millenaristi per cercare adepti tra i praticanti.
La storia che ci ha raccontato non è nuova, avendo noi potuto accedere alla fonte, rappresentata da tale Suor Elisabetta Perillo, una Francescana dell’Immacolata originaria di Napoli ma residente in un Monastero della Cornovaglia.
Entrambi questi luoghi si prestano ad una concezione misterica della religione.
L’antica Partenope è tipica per i culti sincretistici pagano – cristiani, tra liquefazioni del Sangue di San Gennaro e culto degli scheletri conservati nel suo misterioso e sterminato sottosuolo.
Bartolo Longo, promotore del culto della Madonna di Pompei, si era dedicato in gioventù alla pratica esoterica, e si racconta che una seduta spiritica – se non un culto demoniaco – lo ridusse in fin di vita.
Essendosi fatto esorcizzare, tramutò il suo originale anticlericalismo nell’atteggiamento opposto, fino ad essere circondato in vita da odore di Santità.
Nel Santuario di Pompei, le sue spoglie mortali sono rivestite dell’abito dei Cavalieri Templari: segno che egli conferiva alla propria religiosità un carattere iniziatico.
La Cornovaglia, terra celtica, fu a sua volta sede di Re Artù e dei Cavalieri della Tavola Rotonda, capostipiti ed ispiratori – insieme con i Paladini di Francia – di questa specifica tradizione.
La leggendaria Reggia di Camelot era situata in questa Penisola.
La scelta del luogo di adozione compiuta da Suor Perillo non risulta dunque casuale.
Dalla Cornovaglia, la Religiosa diffonde – mediante un uso sapiente dell’elettronica – i propri messaggi in tre lingue, dal momento che padroneggia altrettanto bene l’italiano, l’inglese ed il napoletano.
Le Suore Francescane dell’Immacolata producono numerosi personaggi interessanti.
Suor Maria Cozzolino, Superiora di un Convento di Napoli, è nota per prendere a sberle le sue suddite, e condisce i ceffoni con coloriti improperi dialettali.
Le Consorelle del Gargano ospitano – malgrado il severissimo divieto canonico – il Fondatore, Padre Stefano Maria Manelli, noto tra l’altro per la sua predilezione per il pesce.
Un apposito corriere gliene reca quotidianamente abbondanti razioni, provenienti dalla costa adriatica.
Il cavallo di battaglia di Suor Perillo è costituito dai “Tre Giorni di Buio”.
Si tratta di una profezia attribuita – non sappiamo con quale fondamento – a Padre Pio.
In questo lasso di tempo, precorritore degli eventi apocalittici, bisognerà chiudersi in casa, e non aprire a nessuno.
Il Demonio invierà infatti dei provocatori, che tenteranno di impietosire la gente per farsi ospitare.
Poiché una moltitudine di creduloni ha preso sul serio tale vaticinio, ne è derivata una grande vendita di pile, torce elettriche, candele (si prevede un “black out”), taniche per l’acqua, scatolame e prodotti per l’igiene personale e domestica.
Durante tale periodo, sarà d’uopo naturalmente pregare.
Per cui si svolgono appositi ritiri spirituali, dedicati al necessario allenamento.
Suor Perillo, per rendere più credibile il suo discorso, la mente il degrado della Chiesa.
Dopo avere tacciato Bergoglio di essere un Antipapa, ora afferma trattarsi “tout court” dell’Anticristo.
Tale affermazione viene ripresa dalla nostra interlocutrice.
La quale pubblicizza il libro intitolato “Il Codice Ratzinger”.
La tesi in esso sostenuta consiste nella denunzia della asserita detenzione del Papa Emerito.
Il quale cercava disperatamente di far conoscere all’esterno – diffondendo messaggi cifrati – la propria condizione di privazione della libertà personale.
Lo scopo di tanto accanimento consisteva del rendere impedito il Papa, quale il prelato bavarese sarebbe in realtà sempre rimasto.
Come dimostrato da Socci, il quale invocava a suffragio della sua tesi una falsificazione della firma apposta sull’atto di rinunzia.
Ora, però, si è aperta la Sede Vacante.
Il Conclave, ammesso che fosse convocato, non avrebbe tuttavia il potere di eleggere il Successore, essendo composto in gran parte da Cardinali creati dall’Antipapa.
Come si esce da tale “impasse”?
Elementare, Watson, avrebbe detto Sherlock Holmes: lo Spirito Santo ha già designato il nuovo Pontefice, senza bisogno di passare per il tramite dei Porporati, peraltro fasulli.
Che cosa aspetta dunque il prescelto per dichiararsi?
Questo non si sa, ma presumiamo sia necessario attendere le circostanze propizie.
Qui si esce dalla fantastoria e si entra nell’attualità politica ed ecclesiale.
I vari soggetti tradizionalisti aspettano l’occasione per provocare uno scisma.
Nel frattempo, essendo muniti di mezzi finanziari praticamente illimitati, mandano in giro i loro propagandisti.
Che non raccolgono soltanto sorrisi di compatimento, ma trovano anche chi li prende sul serio.
Che cosa succederebbe se si prestasse a queste manovre qualche veggente?
Il Cardinale Ottaviani, all’epoca era Prefetto del Sant’Offizio, solo nell’immediato dopoguerra ne smentì ben cinquantacinque.
Tra cui Adelaide Roncalli, di cui ora si dice che vedesse la Madonna per davvero.
Qualche dissidente viene trattenuto dal timore di perdere l’Otto per Mille.
Altri dispongono invece di introiti più cospicui.
La pubblicità serve per creare un bisogno.
Poi si propone il prodotto che lo soddisfa.

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Mario Castellano  07/10/2023
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