In India sorge una piccola città, considerata sacra dai Giainisti precisamente come La Mecca dai ...
In India sorge una piccola città, considerata sacra dai Giainisti precisamente come La Mecca dai Musulmani, Gerusalemme dagli Israeliti e Roma dai Cristiani, in cui sorgono ben trecentosessantacinque templi di questa religione.
Considerando che nell’Urbe si contano solo trecento Chiese, possiamo renderci conto tanto della densità dei luoghi di culto quanto della frequenza da parte dei fedeli.
Imperia è la città sacra per eccellenza dei bar: se ne conta praticamente uno a ogni passo, ed il loro numero cresce costantemente, in misura inversamente proporzionale al declinante potere d’acquisto degli abitanti.
Si parla di immense fortune familiari dilapidate bevendo cappuccini e mangiando cornetti: il che richiede una voracità ed una abitudinarietà ben superiore rispetto a quella esibita da chi consuma caviale e champagne.
La moltiplicazione delle licenze, tale da rendere desueto anche il più blando Piano Commerciale, si deve comunque al duo composto da Lupi e da Scajola: il primo gode perfino fisicamente – compensando la sua asserita impotenza - per la crescita del numero dei sudditi, anche se ben pochi ormai si iscrivono alla Confcommercio; il secondo miete viceversa suffragi elettorali tra i nuovi titolari.
Secondo un’altra scuola di pensiero – fondata sulla convinzione andreottiana secondo cui a pensar male si commette peccato, ma si indovina – la generosità o, meglio, la prodigalità dimostrata dal Sindaco nel concedere le licenze ai Pubblici Esercizi sarebbe dovuta alla facilità che tali luoghi consentono ai suoi informatori per carpire le opinioni espresse dai cittadini.
Un tempo si diceva “in vino veritas”: la validità di questo motto venne clamorosamente confermata dallo stesso Bassotto allorché – essendo stato debitamente ubriacato a Cipro – profferì alcune frasi tanto compromettenti da costargli il Ministero.
Ad Imperia vale viceversa il motto “in lacte veritas”.
I nostri concittadini, essendo proverbialmente avari, risparmiano infatti sull’aperitivo, ma si mantengono prodighi quanto consumano la prima colazione.
Costellata regolarmente da invettive contro il Sindaco.
I cui delatori - debitamente appostati - si comportano come i cani da caccia, e cioè riportano.
L’argomento dominante le chiacchiere da bar di questi giorni riguarda l’acquisto di una nuova vettura detta “di rappresentanza”, cioè adeguatamente lussuosa.
Il Ministro Pastorino venne soprannominato il “Bokassa di Sampierdarena” perché faceva il pendolare tra Sestri e Fiumicino sui voli di Stato.
Il Nostro usò per un certo tempo l’aeroporto di Villanova, dove possono però atterrare soltanto i piccoli aerei.
Tali modesti velivoli non possono assurgere a “status symbol”, come il famoso “Air Force One”, su cui viaggia il Presidente degli Stati Uniti.
Ecco, dunque, il Bassotto ripiegare sulle autovetture.
Su quella appena acquistata, si spendono fiumi di parole, discutendo della marca, del modello
e della cilindrata.
Il colore è viceversa il blu di ordinanza.
Nessuno discetta invece sulla procedura seguita per l’acquisto, e cioè – “ça va sans dire” – la trattativa privata.
La licitazione costituisce un Istituto Giuridico ormai desueto come la navigazione a vela.
Se si tornasse a questa tecnica nautica, non si potrebbe più riunire un equipaggio in grado di condurre le navi.
A momenti, non esisterà neanche più un funzionario pubblico capace di svolgere una licitazione.
Il Vice Presidente di un Comitato Olimpico Provinciale scalò le gerarchie del suo Partito perché – nei lunghi anni in cui scelse i contrenti privati di questo Ente Pubblico – non celebrò neanche una licitazione.
Quanto al Presidente, essendosi convertito all’Islam, giustificò tale comportamento asserendo che la licitazione – a differenza della “riba”, cioè dell’usura - non viene neanche citata nel Corano.
Il “Numero Due” venne santificato nel suo Partito come una monaca mai caduta, per decenni di vita religiosa, in alcuna tentazione.
Ora il Sindaco – data la longevità nella carica – si avvia a polverizzare il suo record.
Vi è perfino chi plaude a tale prassi, avendo in odio le lungaggini burocratiche.
Va infatti di moda il decisionismo.
Nel cui nome si procede alla ripartizione delle cariche.
Nel nostro Paese di adozione, un candidato a Sindaco prese ad emanare gli atti amministrativi che sarebbero divenuti di sua competenza solo dopo l’eventuale elezione.
Invano gli ricordammo che la successiva incorporazione dell’organo dell’Ente Pubblico non avrebbe sanato la loro manifesta nullità.
Ora Chiappori è candidato a Sindaco di San Bartolomeo al Mare, ma i “mass media” già lo definiscono Primo Cittadino.
Speriamo non ripeta l’esempio del collega nicaraguense.
L’elezione decade comunque al livello di una ratifica o, meglio, di un atto dovuto.
Tanto più che la scelta, formalmente attribuita al Bassotto, sarebbe già stata compiuta – a detta delle malelingue – dai dirigenti del locale “Clan dei Calabresi”.
Noi rigettiamo energicamente tale insinuazione, trattandosi di una invenzione dei Comunisti.
Come disse nostro zio allorché lo avvisarono che il nonno aveva la diarrea.
Ha ragione l’israeliano Nizza quando afferma che l’Europa balla sul Titanic.
Se la Sinistra si affida agli islamisti per riempire (a metà) piazza del Popolo, la Destra attribuisce al genio politico dei propri dirigenti i successi elettorali procurati dai mafiosi.
I quali estendono inesorabilmente il loro dominio.
Risulta dunque patetico l’appello dei Sindaci del Dianese, che esortano a “tenere alta la guardia”.
Come nei ristoranti comandano i cuochi ed i camerieri albanesi e bengalesi – divenuti ormai proprietari occulti - così nei Municipi dominano i Calabresi, i Siciliani ed i Napoletani.
L’unica differenza consiste nel fatto che per acquistare un Pubblico Esercizio basta il Permesso di Soggiorno.
Tale termine è ormai divenuto un italianismo inserito in tutte le lingue esotiche.
Houellebecq ha scritto un romanzo distopico, in cui racconta di un musulmano estremista che divenne Presidente della Repubblica Francese.
In Italia, ci si limita a fare l’Eminenza Grigia.

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Mario Castellano  22/11/2023
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