Il processo mediante il quale si costituisce uno Stato autoritario si svolge su due piani.
Nel campo giuridico, si tende a cancellare la distinzione delle competenze tra i diversi Poteri, tracciata da Montesquieu.
Mentre le norme legislative ritenute più importanti vengono ormai emanate mediante Decreti del Presidente del Consiglio, il Parlamento continua nelle sue inutili logomachie, dedicando ore di discussione agli “Ordini del Giorno”, contenenti “Raccomandazioni rivolte al Governo”.
L’origine di tale inutile questionamento si deve al fatto che l’Esecutivo ha presentato – come è ormai consuetudine in questa stagione – il cosiddetto “maxiemendamento” al Bilancio di Previsione, su cui ha posto la Questione di Fiducia.
Inserendovi alcune proposte provenienti dalla Maggioranza, e quasi nessuna di quelle espresse dall’Opposizione.
Il Voto di Fiducia fa decadere tutti gli altri emendamenti.
Ai Parlamentari che sostengono il Governo è stato per giunta intimato di non presentarne nessuno, dato che la loro stessa esposizione poteva incrinare la compattezza dello schieramento di Destra.
Gli emendamenti della Minoranza sono stati invece trasformati tutti quanti per l’appunto in Ordini del Giorno, che il Governo accoglie – e lascia approvare dalle Camere – solo dopo avervi introdotto delle correzioni.
Se il proponente non le accetta, la Maggioranza le respinge.
Quando anche però si dia luogo ad una approvazione, questi documenti non sono vincolanti per il Governo.
Si tratta dunque di auspici, o di pii desideri.
Che consentono ai Deputati e Senatori di pulirsi la coscienza.
Non risulta comunque che questo defatigante ed inutile lavoro venga portato in alcun modo alla conoscenza degli Elettori.
L’unica eccezione è costituita dagli studenti medi in gita scolastica a Roma, reclutati come le comparse di Cinecittà per riempire le tribune del pubblico.
Alle quali non accedono neanche i pensionati, come avviene ai “Martedì Letterari” del Casino di Sanremo: peccato, perché anche le Aule del Parlamento sono riscaldate, e le poltrone consentono di dormire tranquillamente.
L’Aula saluta gli “Insegnanti, le ragazze e i ragazzi”, provenienti dalle più remote Provincie, con un battimano.
Speriamo che qualcuno faccia loro – come si suol dire – da Cicerone.
Altrimenti, questi nostri figli sventurati torneranno a casa illusi di avere visto la democrazia al lavoro.
In realtà, essi hanno assistito ad una finzione.
Nella quale tutti – Governo, Presidenza dell’Assemblea, Maggioranza ed Opposizione - fanno però finta di credere.
Senza che nessuno esclami, come sarebbe più che mai opportuno: “Il Re è nudo!”
Crosetto, intanto, dice di essere amico della Magistratura.
Viene in mente il proverbio: “Dagli amici mi guardi Iddio, che ai nemici ci penso io”.
Contemporaneamente, la stampa di Destra afferma che nella “Italia dell’Est”, cioè in quella parte del Paese governata dai Comunisti in quanto sottoposta al potere dei Magistrati, più di trentamila cittadini sono stati ingiustamente detenuti.
Insinuando che si trattava di dissidenti politici, privati della libertà a causa delle loro opinioni.
Costoro erano in realtà colpevoli di reati comuni, ma il garantismo – mancando le prove necessarie per costituire la cosiddetta “verità processuale” – ha imposto che venissero assolti e scarcerati.
Questo dovrebbe dunque essere assunto come prova della sussistenza dello Stato di Diritto. e non già dell’ingiustizia del sistema.
Tanto più che tutti gli ex galeotti assolti vengono risarciti.
La Destra, però, per dimostrare che fino ad ora l’Italia era
Saturday, April 25, 2020