Ai fatti di Bari viene dedicata dai “mass media” una particolare attenzione trattandosi ...
Ai fatti di Bari viene dedicata dai “mass media” una particolare attenzione trattandosi – secondo i commentatori – di cronaca nera, riguardante il rapporto tra la Mafia e le Istituzioni.
In realtà, questo importante Capoluogo, riferimento del Meridione Jonico ed Adriatico, nonché tradizionale luogo di incontro tra l’Italia e l’Oriente (la più felice intuizione di un dirigente del periodo fascista fu senza dubbio la Fiera del Levante, ideata dal Podestà Araldo di Crolla Lanza) viene da tempo presa di mira dalla Destra.
La quale ambisce a metterla nel carniere della Amministrazioni locali via via conquistate, o riconquistate.
Se anche Firenze è in procinto di cadere, dal momento che anche gli uomini di cultura più rappresentativi trasmigrano nel seguito della Meloni, risultava poco probabile la resistenza all’attuale “mainstream” di un tradizionale feudo della Reazione.
In questi giorni, una parte di Sanremo si è stretta intorno al Sindaco uscente Biancheri.
Tra quanti lo hanno voluto salutare, c’era – meritatamente – anche il Vescovo Suetta.
Con questo gesto, si è preso congedo da una stagione della nostra vita.
Il tempo, cioè in cui la democrazia rappresentativa, incarnata in certe figure di Amministratori, veniva considerata come la prefigurazione di un suo pieno sviluppo anche a livello nazionale.
Questa illusione, a ben vedere, è durata fin troppo a lungo.
In tanto, infatti, avrebbe potuto realizzarsi in quanto la Sinistra – intesa nel senso più ampio – avesse pensato a costruire l’alternativa.
Tale scelta venne però rifiutata proprio quando risultava possibile realizzarla, e da allora è diminuita di conseguenza la qualità delle persone che sceglievano l’impegno politico.
Quello dedicato alle Amministrazioni locali era peraltro il più ingrato e difficile.
Qua e là, alcune realtà – regionali o comunali – si riunivano intorno alla figura di un candidato particolarmente prestigioso, in grado di costituire intorno a sé una coalizione civica.
Biancheri è stato uno di questi personaggi, tanto più meritevole in quanto ha conquistato e mantenuto una Città per eccellenza di Destra.
Se ora lo si critica perché ha fatto poco, è facile rispondere che ha fatto quanto poteva.
Di una cosa, comunque, gli va dato atto: Biancheri ha mantenuto gli affaristi e i mafiosi fuori dal portone di Palazzo Bellevue, come a suo tempo li aveva tenuti fuori dal Municipio di Imperia il Sindaco Capacci.
Il quale non si ricandidò perché il Partito Democratico – volendo ripristinare la pratica del trasversalismo – aveva già deciso di tradirlo.
Su questo avemmo modo di ammonirlo con la massima franchezza, ma l’Ingegnere lo aveva già capito da solo.
Sulla tomba di un grande Borgomastro socialista di Berlino è scritto: “Ho fatto il possibile”.
Questo è il miglior epitaffio per un Sindaco: che può assecondare gli indirizzi politici nazionali, adattandoli alla particolare identità della Città a lui affidata.
Quando però il vento della politica spira in direzione contraria, il Primo Cittadino può soltanto chiamare la gente ad affiancarlo in una difesa di quanto rimane: che prima o poi, tuttavia, finisce davanti al soverchiare delle forze avverse.
De Luca ha parlato ad un convegno degli Amministratori locali dimostrando, dati alla mano, che il Governo ha sistematicamente ritardato - senza poter invocare il minimo pretesto legale - praticamente tutti i progetti presentati dalla Campania per attingere al cosiddetto “P.N.R.”.
A questo, punto, sarà inevitabile che la Destra accusi il “Governatore” di inefficienza.
Se l’indirizzo del Governo è centralista, risulta facile ridurre la capacità di spesa di chi si colloca all’Opposizione.
Facendo naturalmente due pesi e due misure.
La Società “Rivieracqua” è in procinto di essere privatizzata.
Questo permetterà nell’immediato di esonerare il Comune dal ripianare il suo deficit, ma il conto lo pagheranno gli utenti.
Nessun soggetto privato si accollerà infatti questo servizio se non gli verrà garantita una tariffa remunerativa.
Se invece l’appalto verrà assunto senza un adeguato margine di guadagno, il deficit tornerà ad essere addebitato al Comune.
Alla fine della fiera, o si aggraverà il bilancio delle famiglie, oppure risulteranno smascherati gli artifici contabili che hanno permesso di millantare un risanamento delle finanze comunali.
A livello nazionale, analogamente, si tagliano i fondi alla Sanità, e cresce di conseguenza il numero degli Italiani che rinunziano alle cure mediche.
Precipitiamo nel Terzo Mondo, e prima o poi anche le statistiche della morbilità e della mortalità finiranno per riflettere questa realtà.
Intanto, però, non soltanto le cliniche private fanno affari con chi se le può permettere, ma dei soggetti non pubblici prendono in appalto i reparti degli Ospedali.
L’appaltatore ricava i suoi margini di guadagno sia da quanto gli corrisponde l’Azienda Sanitaria, sia sottopagando il personale medico.
Il cui livello non è più garantito dalla partecipazione ad un Concorso Pubblico.
Chi gestisce i reparti ospedalieri sono – come abbiamo già denunziato – dei soggetti espressione di un certo mondo “cattolico”.
Mentre però gli ospedali gestiti dalla Chiesa nel Terzo Mondo aiutano come possono i pazienti, in questo caso si compie invece una speculazione sulla loro pelle.
Se esistesse una Opposizione, non le mancherebbero dunque gli argomenti.
L’Opposizione si sta invece squagliando quando più se ne sente il bisogno.
La Schlein, che conosce l’Italia come noi conosciamo i suoi Paesi di origine – cioè, poco – ha puntato tutto sull’alleanza con i Pentastellati.
Per una volta, siamo d’accordo con Sansonetti quando obietta che non si tratta di populisti - i quali hanno una ideologia, sia pure diversa dalla nostra - bensì di qualunquisti.
Che l’ideologia non ce l’hanno, e quindi operano come mercenari al servizio della Destra.
Il Professor Melloni aveva a suo tempo ammonito che la cultura politica dei “Pentastellati” era precisamente di Destra.
Conte scarica i Democratici, messi in difficoltà dai fatti di Bari, pur presentandosi per il suo Partito l’occasione di scalzarli dalla guida della coalizione.
A questo Signore, però, non interessa fare vincere la Sinistra, per il semplice motivo che non le appartiene.
Egli ha ormai svolto il suo compito, consistente nel distruggerla, essendo stato introdotto nel campo di Agramente dalla fazione opposta.
Lo prova il fatto che i suoi seguaci non hanno mai votato per il Centro – Sinistra laddove il candidato non era il loro.
“Qual che è tuo è mio, ma quel che è mio non è tuo”: su questa regola non si può costruire un matrimonio, e neanche una Unione Civile tra omosessuali: la Schlein avrebbe potuto dunque accorgersi dell’inganno in cui si era cacciata.
Ella stessa, però, costituisce il miglior esempio di come i Democratici reclutano il loro personale.
Allontanandosi la gente dall’impegno politico, i dirigenti del Nazareno raschiano ormai da tempo immemorabile il fondo del barile.
Ad Imperia, malgrado i legami della Federazione con la Jugoslavia di Tito, venne candidato a Sindaco un personaggio in odore di essere il “residente” locale della CIA.
Quando finalmente fu riconquistato il Comune, il Sindaco si fece imporre dal “Partito Trasversale” la scelta dell’uomo di fiducia degli speculatori edili quale suo Vice ed Assessore alla Edilizia: questo soggetto era anche iscritto, per giunta, a “Forza Italia”.
Da cui proviene l’attuale responsabile di zona del Golfo Dianese.
Anche l’Impero romano arruolava i legionari tra i barbari.
Trattandosi però di mercenari, tradirono il loro datore di lavoro.
Le due Consigliere di Bari in odore di Sacra Corona Unita erano passate ai Democratici dopo essere state elette con la Destra.
In queste situazioni, occorre sempre esigere ai nuovi entrati una dichiarazione pubblica, con cui spieghino i motivi per cui si sono decisi a voltare gabbana.
Oltre che, naturalmente, le dimissioni dal Partito di provenienza.
Prevale invece un generico “volemmoce bene”, una assoluta indifferenza ad ogni discriminante basata sull’ideologia, o quanto meno sul programma.
L’ecumenismo della Schlein non tollera i formalismi.
Malgrado siano fondati sullo Statuto, che riserva le cariche interne agli iscritti.
Quale la Signora elvetico – germanico – statunitense non era al momento dell’elezione.
Il prossimo Conclave potrebbe scegliere come Papa un musulmano.
Il quale, a questo punto, deciderebbe forse di diventare cristiano.

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Mario Castellano  09/4/2024
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