Si stanno moltiplicando i sintomi di una possibile guerra imminente: ...
Si stanno moltiplicando i sintomi di una possibile guerra imminente: non tanto quelli costituiti dalle sempre più roboanti minacce dei dirigenti russi, dalle mosse diplomatiche come le espulsioni reciproche degli Ambasciatori da Mosca e dalle Capitali baltiche o dai toni assunti dalla propaganda di Mosca.
I cui video mescolano subliminalmente immagini di sacerdoti salmodianti tra fumi di incenso nelle Chiese con scene di lanci di missili e di militari armati di mitra sullo sfondo di edifici in rovina.
Ci riferiamo piuttosto allo esodo di quanti non intendono combattere una guerra non sentita, mentre sul versante opposto riprende in grande stile la campagna che invita ad arruolarsi nella Legione Straniera.
Il segnale più eloquente di un imminente ampliamento delle ostilità consiste però nello accaparramento, da parte della Cina, delle riserve di oro e di tutte le materie prime strategiche, di cui tale Paese è divenuto il massimo possessore mondiale: contemporaneamente, il suo Governo ritira gli investimenti compiuti nel debito pubblico americano.
Si avvicina intanto il default del nostro Paese: nessuno più compra i nostri Buoni del Tesoro, mentre si estingue il gettito fiscale.
La Meloni, che ha preso la testa degli Europei nella missione consistente nel difendere la cosiddetta Civiltà Cristiana, dice di volere contrastare la Russia e la Cina non soltanto sui campi di battaglia ucraini, ma anche in Africa.
La Presidente del Consiglio ignora evidentemente che i Continenti extra europei sono ormai perduti per gli Occidentali, e dunque risulta difficile ripetere lo scenario delle due Guerre Mondiali, quando grazie alla talassocrazia inglese ed al controllo di Asia, Africa ed America Latina si potevano rifornire prima le Potenze della Intesa, e poi la sola Gran Bretagna.
Questa volta, invece, siamo isolati, e non possiamo più contare su tali risorse: Lucio Caracciolo ricorda che le Forze Armate ucraine consumano più armi e munizioni di quante ne produca la intera industria militare occidentale.
Non rimane dunque ai nostri governanti altra scelta che gettarsi nella guerra, con la speranza di vincerla in tempi brevi.
Sarà così possibile, in un colpo solo, cancellare i debiti, congelare gli attuali assetti politici ed istituzionali, e soprattutto stabilire un controllo di tipo militare sulla popolazione.
Chi ne aspetta, come reazione immediata, una rivolta, incorre in un errore: Quod volumus, libenter credimus.
Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, quando i Socialisti europei si riunirono a Zimmerwald, soltanto il russo Ulianov propose di trasformare il conflitto in guerra civile, ma poté realizzare tale obiettivo soltanto dopo che il suo Paese aveva subito infinite perdite e distruzioni.
Prima che succeda in Occidente qualcosa di simile, dovremo sopportarle anche noi.
Nel frattempo, però, la nostra Opposizione non fa neanche il possibile.
È vero che gli Ucraini sono vittime di una violazione del Diritto Internazionale, ed è anche vero che devono essere soccorsi, ma la Meloni approfitta di questa situazione per sospendere – ed anzi per  abolire – i diritti costituzionali, come ha già fatto con la libertà di riunione.
Quanto però risulta ancora peggiore, è che la Presidente del Consiglio esiga ed ottenga una omologazione completa delle espressioni politiche, cioè la fine del pluralismo ideologico.
Per quanto riguarda in particolare i Cattolici, viene messa a tacere la loro componente democratica e liberale: la pratica del confessionalismo trascina tutto il nostro ambiente ecclesiastico verso una adesione incondizionata al Governo.
Altra cosa è la fedeltà allo Stato, altra cosa è la Union Sacrée invocata pro domo sua dalla Presidente del Consiglio, ed altra cosa ancora il sostanziale annullamento di ogni differenza, come se il fatto di agire quali cittadini leali imponesse anche di nascondere la propria faccia, di cancellare la propria identità.
La realtà è che quanti dovrebbero rappresentare i Cattolici democratici ne hanno vergogna, come ha vergogna di sé stessa tutta quanta la Sinistra.
La quale ha finito per accettare una concezione della Nazione – ormai è vietato dire del Paese – nella quale non soltanto si trascura il suo contributo alla nostra vicenda civile, ma questo settore importante del popolo italiano viene addirittura demonizzato.
Per settantotto anni, tale è stata la ossessione della Destra: rappresentare quanto espresso dalla parte opposta come un susseguirsi di degenerazioni criminali.
Non è questa la sede per demistificare tale visione parziale e distorta della storia italiana.
Ci limitiamo soltanto a ricordare come la classe dirigente cattolica democratica abbia sempre offerto alla Santa Sede un supporto per la sua azione di politica internazionale.
Gli esempi di tale cooperazione sono infiniti, e nessuno meglio della Segreteria di Stato vaticana può valutare la loro importanza.
Al primo piano del Palazzo Apostolico si ritiene forse che la Meloni possa fare di più e di meglio rispetto a uomini come De Gasperi, Dossetti, Moro, Fanfani, Zaccagnini e La Pira?
Una Italia sottomessa ad un regime autoritario non può certamente costituire un contorno idoneo per la Santa Sede, anche se appaga il desiderio di rivincita di chi usa certe tribune radiofoniche per affermare che la Democrazia Cristiana costituiva la espressione politica del Modernismo, e che dunque doveva essere soppiantata da una rappresentanza politica dei Cattolici orientata verso il tradizionalismo ed il confessionalismo.
Ora non rimane che ripiegare le vecchie bandiere, in attesa di tempi migliori.
Questo era già avvenuto sotto il Fascismo, ma con la differenza che allora si subiva una violenza legalizzata, mentre oggi ci si chiude la bocca da soli, si rinunzia alla propria identità subendo soltanto la costrizione del conformismo.
Noi continueremo a compiere il nostro dovere di cittadini, ma continueremo anche ad esercitare i nostri diritti e ad affermare i nostri principi.
Non saranno certamente gli insulti e le provocazioni di personaggi come Alvaro Martino ad intimidirci.

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Mario Castellano  24/01/2023
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