Mentre i carri armati tedeschi ed americani di ultima generazione accorrono verso il territorio ucraino ...
Mentre i carri armati tedeschi ed americani di ultima generazione accorrono verso il territorio ucraino per contrastare la imminente offensiva di terra delle truppe russe, Padre Fanzaga ammonisce che nello scontro imminente è in gioco la Civiltà Occidentale.
La meta finale dei Cosacchi è infatti Roma, dove il Patriarca Cirillo intende sostituirsi a Bergoglio quale Capo di tutto il Cristianesimo.
A parte il fatto che una rinnovata unità delle Chiese di Oriente ed Occidente non sarebbe certo un esito da disprezzare (Roma val bene una Messa!), ci permettiamo di osservare come per giungere fino a piazza San Pietro occorra attraversare diversi Paesi aderenti alla Alleanza Atlantica, o comunque alla Unione Europea: il che – dati gli accordi intercorsi tra queste due Organizzazioni Internazionali - è praticamente la stessa cosa.
Se i Russi debordassero al di là di Leopoli, verrebbe applicato il famoso articolo 5 del Patto Atlantico, e scoppierebbe una guerra mondiale.
Si combatte dunque affinché sia ripristinato il Diritto Internazionale, e si ponga fine alla sua violazione, consumata nel momento stesso in cui si è invaso uno Stato sovrano.
Gli esiti apocalittici predetti dal predicatore radiofonico risultano comunque meno probabili oggi di quanto lo fossero allorché il conflitto tra Est ed Ovest era ideologico, e ciascuna delle parti in contesa si proponeva di realizzare una reductio ad unum del mondo.
La guerra attuale ha invece una motivazione identitaria, e contrappone chi nega la stessa esistenza della Ucraina a quanti – affermando una sua nazionalità distinta – reclamano per questo Paese il diritto alla autodeterminazione.
Chi ha ragione?
Lasciamo la risposta, sul piano storico e culturale, agli studiosi di slavistica.
Nulla quaestio, invece, in base al Diritto Internazionale.
Lo status giuridico di ogni territorio deve essere deciso dai suoi abitanti: altrimenti, si arriverebbe ad affermare che la Svizzera non ha il diritto di esistere, finendo per essere spartita tra Germania, Francia e Italia.
Se le prospettive catastrofiche non sono determinate da un asserito intento di espandere il dominio della Russia su altre Nazioni, entrambe le parti in causa sono comunque impegnate in uno scontro mortale.
Questo esclude la cosiddetta soluzione coreana, ma risulta ugualmente impossibile che gli Occidentali accettino una completa sottomissione della Ucraina.
La guerra dovrebbe dunque portare – nelle intenzioni degli Americani – ad una esplosione della Russia, destinata a frantumarsi secondo linee etniche e religiose: proprio come avvenne nel 1918, quando cessò di esistere lo Impero Austriaco.
Prima di arrivare a tale risultato, ritorneremo però ad usare i quadrupedi come mezzo di trasporto, e ad impiegare la legna per il riscaldamento domestico.
Le industrie e i commerci, quali li conosciamo attualmente, cesseranno di esistere, e Bergoglio realizzerà il suo modello socioeconomico, basato sullo sviluppo zero.
Noi, naturalmente, aspettiamo questo esito con impazienza.
Formigoni, invece, dovrà rinunziare alle sue crociere nei Caraibi a bordo del panfilo personale.
Chi, tra noi, è più fedele al Magistero del Papa?
Per quanto riguarda le conseguenze politiche di un prolungamento della guerra, la Meloni ha tutto da guadagnare.
Sul piano istituzionale, la Presidente del Consiglio beneficerà a breve di un congelamento di tutte le cariche elettive, oltre che di una sistematica restrizione dei diritti civili.
Sul piano politico, la Signora della Garbatella potrà dotare il suo regime autoritario della necessaria base ideologica, ergendosi a paladina della Civiltà Cristiana Occidentale.
Il suo vantaggio maggiore riguarda però la acquisizione di una base sociale omogenea e strutturata a supporto del Governo.
Una persona dedita alla politica fin da quando aveva quattordici anni, che dunque ha sviluppato un fiuto ben maggiore del nostro Bassotto (il quale non è mai uscito dal suo entourage, composto in egual misura da funzionari parastatali e da imprenditori spiantati) ha constatato da tempo il dato espresso dal voto nella Capitale.
A Roma, votano per la Sinistra il Centro Storico, i Parioli – residenza per antonomasia degli abbienti – e San Lorenzo, che però non è più da tempo un quartiere operaio: si tratta ormai piuttosto di una versione capitolina della Rive Gauche, preferita da bohemiens ed intellettuali (tutti rigorosamente de Sinistra, come dimostrano le loro barbe).
Le borgate oscillano tra il populismo pentastellato e quello di estrema Destra, ma il ceto che le abita compone una sorta di ameba sociale, non certo in grado di esercitare una egemonia.
La Meloni si domanda dunque per quale ragione i tutelati, che si aggrappano parassitariamente al potere dello Stato, votano per i Democratici.
Lo fanno precisamente in quanto il loro ceto si alimenta esclusivamente di questo potere.
Conquistato il Governo, la Presidente del Consiglio ha buon gioco nel trarre a sé le simpatie del cosiddetto generone: basta distribuire ai Signori i posti di manager delle Partecipazioni Statali, le Presidenze degli Enti Pubblici e le dirigenze delle famigerate Partecipate.
Le mogli – o meglio le cosiddette compagne (termine, questo, che ha perduto ogni significato politico, e designa il pubblico concubinato) - vengono a loro volta sistemate alla RAI.
Aveva ragione Pasolini quando prevedeva la deriva degli allora studenti, impegnati nella Battaglia di Valle Giulia: oggi costoro mendicano dai fascisti il mantenimento delle loro prebende.
Rimane la Chiesa, dove però si assiste giorno per giorno al progredire del settore tradizionalista a danno di quello di radice cattolica democratica o cattolica liberale.
Nulla di meglio, per chi aspira a qualificarsi come devoto, che una laurea alla Lateranense: questi titoli risultato tanto ambiti quanto disponibili sul mercato.
La base sociale del nuovo regime era già predisposta: bastava farle capire dove tira il vento.

Send Comments mail@yourwebsite.com Saturday, April 25, 2020

Mario Castellano  26/01/2023
Copyright ilblogdimario.com
All Rights Reserved