Ci ha cercato un caro amico, Ispettore Capo a riposo della Polizia di Stato,...
Ci ha cercato un caro amico, Ispettore Capo a riposo della Polizia di Stato, il quale – in seguito alle minacce che abbiamo ricevuto dalla delinquenza organizzata - ha svolto a lungo il compito ingrato di provvedere alla nostra sicurezza personale.
La principale difficoltà, nello svolgimento di tale mansione, consisteva nella scarsità di mezzi in cui versa la Pubblica Amministrazione: specialmente in questo settore, da cui pure dipende la incolumità dei cittadini.
Suo figlio ha deciso di intraprendere la stessa carriera del padre: la vocazione, evidentemente, prevale sulla coscienza delle difficoltà che dovrà affrontare.
La prova scritta, brillantemente superata, si è trasformata in una ecatombe, di cui sono stati vittime i quattro quinti dei candidati.
Eliminato tale parco buoi., il ragazzo, risultato idoneo, vede dischiudersi la prospettiva di vestire la uniforme.
Glielo auguriamo di cuore: malgrado tutto, vi è ancora chi crede nel rispetto delle regole su cui si regge ogni convivenza civile.
Un noto dirigente di parte bassotta ha invece fatto assumere per chiamata diretta suo figlio presso un Ente Pubblico, avendo in gran dispitto – come tutti i suoi correligionari – la procedura del concorso.
Il rampollo, una volta occupato il posto a lui destinato per diritto ereditario, pare rifiuti per principio di lavorare, ma ciò non sembra turbare chi ha propiziato la sua carriera.
Domina, nel settore destrorso che regge i destini della Nazione (non si deve più usare il termine Paese, come al tempo del Fascio non si doveva dare del lei, bensì soltanto del voi), una concezione patrimoniale dello Stato.
Già si annunzia la introduzione del servizio militare di quaranta giorni, che permetterà di prendere i classici due piccioni con una fava: i Fratelli della Meloni saranno muniti di un esercito privato e risolveranno anche il problema del loro impiego, dal momento che questi opliti otterranno un punteggio privilegiato nei concorsi pubblici.
Che, non potendo essere aboliti formalmente, verranno ridotti ad una messa in scena.
Mentre La Russa si occupa del reclutamento, il Ministro della Cultura definisce la ideologia del Regime, arruolando post mortem Dante Alighieri nei ranghi della Destra.
Ora il suo collega della Pubblica Istruzione ha deciso a sua volta di distinguersi, proponendo che i Professori – a parità di anzianità e di qualifica – guadagnino di più o di meno a seconda della sede cui vengono assegnati.
La Destra detesta notoriamente tutto quanto puzza di egualitarismo.
Più che una reminiscenza del mondo aristocratico, tale atteggiamento ricorda la rabbia impotente del piccolo borghese, afflitto da senso di inferiorità e dalle conseguenti manie di persecuzione.
Ci capitò di conosce un Segretario Comunale che aveva composto e pubblicato a sue spese un libro di poesie, dedicate a quanti accusava di avere ostacolato la sua carriera.
Costoro venivano insultati in versi, al fine di sottolineare la sua asserita superiorità intellettuale.
Ora il Ministro, che probabilmente è anche egli un piccolo burocrate frustrato, intende vendicarsi tagliando lo stipendio ad una parte dei suoi colleghi.
Prima ancora che iniziasse il cosiddetto Autunno Caldo dl 1969, i Sindacati si unirono per fare abolire le gabbie salariali: in base alle quali un lavoratore di Palermo – a parità di anzianità e di qualifica – guadagnava meno di un collega di Milano.
Se le gabbie salariali venissero ripristinate nel Pubblico Impiego, la relativa legge sarebbe cassata per illegittimità costituzionale, anche qualora Consulta fosse composta unicamente dagli Avvocati personali della Meloni e dei suoi Fratelli.
Un Ministro non deve essere necessariamente un cultore del Diritto, ma si presume che si faccia debitamente istruire dal suo sterminato Ufficio Legislativo prima di pontificare in materie che non conosce: Ne sutor ultra crepidam.
Anche uno studente del primo anno di Giurisprudenza ha sentito parlare del principio di eguaglianza.
Una volta abolita tale regola costituzionale, il Ministro si propone evidentemente di destinare i suoi raccomandati alle sedi non solo meno disagiate, ma anche meglio retribuite.
Questo è il livello del personale politico che la Meloni ha portato al Governo, la cui faziosità è pari soltanto alla impreparazione.
Essendo lo egualitarismo un atteggiamento per antonomasia di Sinistra, tutto quanto va nella direzione contraria viene avallato entusiasticamente.
In questi giorni, si ricordano le sciagurate Leggi Razziali.
Risultando troppo sfacciata una nuova pulizia etnica, si procede a quella ideologica.
Che è ormai passata di moda, ma può sempre servire per regolare i conti.

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Mario Castellano  02/02/2023
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