Il neo promosso Generale ha tenuto la consueta conferenza – stampa,...
Il neo promosso Generale ha tenuto la consueta conferenza – stampa, con cui si annunzia il puntuale pieno successo di una cosiddetta Brillante Operazione condotta dalla Benemerita.
La coreografia prevede, oltre alla ossequiosa presenza dei giornalisti – ormai guadagnati alla causa del nuovo Uomo Forte – anche quella di alcuni Carabinieri: i quali si collocano – impettiti e silenziosi – alle spalle dello Alto Ufficiale incaricato di officiare la funzione.
Da quando la Arma ha aperto le porte alle donne, vengono preferite le rappresentanti del Gentil Sesso, scelte puntualmente tra le più rappresentative ed avvenenti.
Immancabile, nella illustrazione di quanto avvenuto, il richiamo alle cosiddette informazioni confidenziali: vi è infatti chi, fiutando il cambio del vento, ha fornito qualche soffiata.
Segno, questo, che la ferrea disciplina imposta ai seguaci dalla dinastia regnante già mostra delle crepe preoccupanti.
Di prammatica risulta anche la citazione di quanti si sono distinti nella operazione, essendo di conseguenza segnalati per una meritata promozione.
Nel caso di Imperia, si tratta dei seguaci di Lupi: non già, però, il Presidente a vita della Unione Commercianti, bensì lo omonimo ex Ministro, appartenente ai confessionalismi.
I quali hanno in comune con i Carabinieri il fatto di essere usi a obbedir tacendo.
Di solito, parlano per loro i rappresentanti del Clero: in questo caso il Generale.
Mancavano, invece, i Leghisti.
Sulla cui assenza si è scatenata una ridda di voci contraddittorie.
Vi è chi li dice completamente in rotta, e chi li descrive invece fedeli alle antiche alleanze.
Noi riteniamo che gli anni passati cullandosi nel mito secessionista - con tanto di liste di proscrizione degli odiati terroni, compilate tra una portata e la altra nel loro ristorante preferito – abbiano lasciato uno strascico: i Meridionali si accingono infatti ormai ad occupare stabilmente il Municipio del Capoluogo.
La coreografia risultava dunque perfetta, salvo che per un punto: la conferenza – stampa di rito normalmente segue – e non precede - la conclusione della Operazione.
Alla quale non si è dato nemmeno un nome, solitamente molto pittoresco, come per smentire il pregiudizio secondo il quale i Carabinieri sono privi di umorismo.
Noi proponiamo di denominarla Fulmine sui Gorleri, dal nome della località in cui sono destinati a prodursi i suoi effetti devastanti: oppure Tempesta sui Bassotti, alludendo agli scopi perseguiti.
Per quale ragione il Generale ritiene già acquista la vittoria strategica, e lascia dunque le successive incombenze ai suoi collaboratori di più basso rango?
Comunque vadano le elezioni, si è già centrato lo obiettivo principale, consistente nel tagliare fuori le residue forze dei Bassotti dalle loro retrovie genovesi, e soprattutto romane.
Avevamo già annunziato il piano di battaglia dello Alto Ufficiale, che imita quelli – appresi durante i severi studi alla Accademia – concepiti dal genio di Napoleone: gli scherani del Sindaco – Presidente si trovano armai circondati dalla cosiddetta manovra a tenaglia.
Il loro destino consiste dunque nel finire rinchiusi – come gli Indiani del Nord America – in qualche riserva: o delle ridotte dimensioni della villa di Gorleri, oppure di quelle, un poco più ampie, comprese nei confini del Comune di Imperia.
Il Sindaco – Presidente ha chiamato a raccolta i fedelissimi per un pranzo elettorale presso un agriturismo, ma si è ritrovato circondato da un manipolo di nostalgici.
Come diceva il non dimenticato Maresciallo Olivati, responsabile della Tenenza di Oneglia: Il cerchio si stringe!

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Mario Castellano  10/03/2023
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