Nel corso della storia, hanno continuato a calare su Roma ogni sorta di invasori, di pellegrini e di visitatori delle piú diverse provenienze.
Giunge notizia che la Signora Schlein ha convocato al Nazareno i rappresentanti delle due opposte fazioni intente a contendersi potere – in realtá ormai ben scarso e squalificato – rimasto al Partito Democratico di Imperia.
Il loro arrivo nella Cittá Eterna trova un precedente nello ingresso – avvenuto passando per Porta del Popolo - di Cola di Rienzo, reduce da un temporaneo esilio e destinato di lí a poco ad essere impiccato a testa in giú sul Campidoglio.
I Quiriti, assistendo a tale effimero trionfo, notarono soprattutto la sua corpulenza, che lo rendeva addirittura deforme.
Una simile caratteristica fisica verrá certamente rilevata anche in Barbagallo, qualora egli intenda perorare personalmente le ragioni della sua parte davanti alla Segretaria Nazionale.
La quale rischia, rinnovandosi davanti a lei la disputa - degna delle pescivendole al mercato o delle lavandaie ai trogoli - giá esplosa in via San Giovanni, di fare la figura di un gentiluomo capitato in mezzo ad una rissa di ubriachi che esclama con indignazione: Signori, contegno!
Non sappiamo che cosa abbia indotto la Schlein ad intervenire nelle guerre intestine del Ponente Ligure.
Pare che in un primo momento la Segretaria Nazionale si sia affidata a quella Regionale, tale Signora Ghio.
La quale ultima é giá alle prese con i disastri ereditati dal predecessore, a sua volta riuscito nella impresa di far perdere le Elezioni Comunali al malcapitato Dello Strologo.
Adlai Stevenson venne soprannominato il Migliore Presidente che gli Stati Uniti non hanno avuto:  Dello Strologo é il Migliore Sindaco che non ha avuto Genova.
Per prevalere su Stevenson, i Repubblicani fecero tuttavia scendere in campo il Generale Eisenhower, mentre per sconfiggere il candidato democratico é bastato Burlando.
I Genovesi sono geneticamente incapaci (ci si vorrá scusare questo notazione razzistica) di decifrare  le vicende del Ponente, che ancora considerano una lontana propaggine dei loro domini.
La maggior parte di loro non vi ha mai messo piede, come quel personaggio di Govi che si vantava di essere andato fino in Norvegia per acquistare lo stoccafisso, ma di non essersi recato in vita sua a Mignanego, dove viceversa non aveva nulla da comprare o da vendere.
Se dunque la Schlein chiede lumi ai Genovesi per sapere che cosa succede dalle nostre parti,  conferma il nostro sospetto circa la sua ignoranza delle vicende italiane, da noi intuita fin da quando aveva concepito la idea di farsi incoronare mediante un plebiscito.
Qui gladio ferit, gladio perit: i Savoia ricorsero ad un simile sotterfugio per annettere i loro nuovi sudditi, ma poi persero – forse per una nuova frode – quello indetto nel 1946.
I nostri connazionali hanno il costume di applaudire i loro nuovi padroni, per poi tradirli alla prima occasione.
La Signora originaria delle terre di lingua tedesca rischia dunque non giá di essere respinta come alcuni illustri predecessori - quali il Barbarossa a Legnano, il Generale Konrad dopo Caporetto ed il Generale Kesserling dopo lo Otto Settembre - bensí di venire risucchiata nelle infide profonditá del suolo italico: questo capitó a Corradino, ultimo degli Hohenstaufen, travolto a Tagliacozzo dai Baroni di Carlo di Angió.
La Schlein guarda alle miserie della nostra gente con lo stesso disprezzo palesato da certi suoi connazionali: Kesserling, dopo avere bruciato Boves, pretendeva addirittura che gli Italiani gli erigessero un monumento,
La Signora, appena insediata, ha dichiarato che intende occuparsi di matrimonio paritario e di eutanasia, metendosi alla testa non giá delle miserabili torme di disoccupati, precari, cassintegrati, ex percettori di reddito di cittadinanza ed altri congeneri disgraziati, bensí dei superstiti seguaci di Pannella.
Del matrimonio paritario non sappiamo nulla: giustamente abolita la autoritá maritale, si tratta forse della possibilitá di attribuire ai figli il cognome della madre.
Quanto alla edutanasia, la Signora tedesca intende probabilmente applicarla ai diseredati.
Qui ci fermiamo, dato che un paragone con quanto consumato nei campi di sterminio nazisti risulterebbe gravemente offensivo nei riguardi delle loro vittime, in particolare gli Israeliti.
Tornando al contenzioso imperiese, la Signora dovrebbe sapere che invano cercherebbe in esso qualche traccia di divergenza ideologica o programmatica: le due fazioni non avevano minimamente dissentito quando i loro rispettivi esponenti assumevano incarichi elargiti dal Bassotto.
Nessuno, allora, chiese che almeno la questione venisse discussa nelle competenti sedi statutarie.
La rissa scoppió invece furibonda quando si trattó di scegliere chi dovesse rappresentare i Democratici in sede di Partito Trasversale.
Gli iscritti, nel frattempo, se ne erano andati sbattendo la porta.
Cui venne comunque cambiata la serratura, per evitare il rischio di un loro ripensamento.
La origine di quanto sta succedendo risale molto indietro nel tempo, quando la Schlein non era ancora nata, o frequentava lo asilo: piú precisamente, il kinderheim.
Nel 1975, la Assemblea delle storica Sezione Stenca aveva deciso – a grande maggioranza - di non ricandidare alle Elezioni Comunali Eolo Castagno.
Il Segretario di Federazione Torelli mandó il fido Erasmo a fare rimangiare questa decisione agli iscritti, nel nome della Unitá del Partito.
Che con questo atto decise di confluire in un altro Partito: quello Trasversale.
Da allora, toccato il punto massimo di consensi, essi erano destinati a scendere: lentamente, ma inarrestabilmente.
La Signora Schlein puó consultare, a questo riguardo, le statistiche elettorali.
Come le abbiamo giá scritto, il Compagno Vatteone é venuto da noi ad elemosinare la redazione di un discorso, da pronunziare in occasione di uno degli ultimi atti pubblici cui convengono gli altri  Compagni sopravvissuti: il piú giovane dei quali ha novanta anni.
Il nostro testo é stato peró scartato, in quanto contrario alla linea del Partito.
La quale ha il difetto di non esistere, ma é ugualmente sacra.
Come al tempo di Stalin.
Cara Signora Schlein, Ella non considera che il vecchio Partito Radicale combatteva, quando erano di moda, le battaglie per i diritti individuali.
Oggi viviamo invece tempi di identitarismo.
Non crediamo dunque si possa conquistare la egemonia parlando di eutanasia a chi muore di fame.
La egemonia si conquista viceversa dando a costoro da mangiare.
In conclusione, riteniamo che, Ella quando incontrerá al Nazareno le fazioni imperiesi  - le consigliamo, ad ogni buon conto, di chiamare per precauzione la Forza Pubblica – intavolerá un dialogo  surreale: tra chi, come Lei, crede di essere ancora negli Anni Settanta, e chi crede invece di essere ancora negli Anni Cinquanta.
Il mondo, peró, é cambiato, tanto che ce ne siamo accorti anche noi, poveri provinciali.
Come fa Lei a non rendersene conto?

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Mario Castellano  14/03/2023
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