Come tutte le persone di scarsa cultura ...
Come tutte le persone di scarsa cultura e di ancor più scarsa intelligenza, le quali devono – come si suol dire - epater les bourgeois con la grevità delle loro affermazioni, non potendosi distinguere per la acutezza di quanto dicono, Salvini tende in tutte le situazioni a straparlare.
Tale atteggiamento non si esprime soltanto con le parole, benché la sua manifestazione più comune consista nei cosiddetti discorsi da bar.
Che per decenni vertevano immancabilmente sulla necessità di introdurre la pena capitale.
I Leghisti, abituali frequentatori di locali pubblici, dove nelle lunghe sere degli inverni padani si indugia in chiacchiere e bevute, si ubriacano – più con i loro vaniloqui che con le bevande ad alta gradazione - fino al punto di applicare questa sanzione con le loro stesse mani.
Alcuni di loro la hanno infatti eseguita, prescindendo naturalmente da ogni procedimento penale, ai danni di zingari, romeni e albanesi sorpresi a rubare nelle ville del Lombardo – Veneto.
È puntualmente seguita una campagna volta ad ottenere la scarcerazione degli omicidi, mediante amnistie ad personam di manifesta illegittimità costituzionale.
Tale provvedimento si adotta infatti per soltanto in base ad un apposito atto legislativo, e la Legge – come sanno anche gli studenti del Primo Anno, ma non i Capi di Gabinetto dei Ministri della Lega – esige in primo luogo il requisito della generalità.
Ne deriva che una amnistia personale configura una contraddizione in termini.
Salvini vive però in una sua dimensione autistica e probabilmente patologica: lo prova il fatto che difende la famiglia tradizionale, e per giunta avversa visceralmente i Musulmani, ma ne ha mutuato la pratica della poligamia.
Essendo Ministro dello Interno, è incorso nel reato di Esercizio Abusivo di Funzione Pubblica tentando di arrestare a Bologna un asserito spacciatore di droga.
Piantedosi è diventato a sua volta Ministro per avere omesso di segnalargli che il titolare del Dicastero non è Ufficiale, né Agente, di Polizia Giudiziaria.
Se dunque Salvini fosse riuscito nel suo intento, sarebbe incorso nel reato di Sequestro di Persona.
Egli ha commesso comunque quello di Abuso di Uniforme, essendo solito pavoneggiarsi nella divisa della Polizia.
Ora il soggetto è impegnato in una forsennata rincorsa.
Quando Putin costituiva il modello di tutti i reazionari, Salvini si esibiva nelle sue adulazioni.
Poi, però, è arrivato un contrordine, avendo la Destra maturato la convinzione che la Civiltá Occidentale e Cristiana si difende viceversa contrastando la Russia.
La quale veniva un tempo presentata come la Nazione la cui conversione, prevista dalla Profezia di Fatima, ne avrebbe fatto il baluardo del Cristianesimo.
Il confessionalismo – sia pure ortodosso – di Putin veniva additato come esempio da tutti i mezzi di comunicazione tradizionalisti.
Essendosi posta però la necessità impellente di partecipare alla guerra in Ucraina dalla parte di Zelensky, si è immediatamente imbastita una operazione propagandistica in funzione del nostro nuovo schieramento.
La Madonna, a detta di Padre Fanzaga, è cattolica, e non cristiana: ne consegue che la Iperdulia, cioè il suo culto, è da ritenere spurio se praticato dagli Ortodossi.
La affermazione del noto radio-predicatore ricorda quella del Ministro della Cultura, secondo cui Dante Alighieri era di Destra.
Nel tempo in cui egli visse, la distinzione tra Destra e Sinistra non esisteva ancora.
Come non esisteva ancora – prima della Dormizione della Vergine – quella tra Cattolici ed Ortodossi, risalente al 1054.
Sarebbe forse anche sbagliato affermare che esistettero i Cristiani, i quali inizialmente erano soltanto degli israeliti eretici, ritenendo che Gesù Cristo fosse il Messia.
Ora, però, Salvini cerca il modo di distinguersi, e finirà certamente per trovarlo nel momento in cui si porrà il problema della entrata in guerra.
Di cui si moltiplicano peraltro i segnali premonitori, come pure le condizioni propizie per dichiararla.
Abbiamo piazzato i Buoni del Tesoro, salvando il pagamento degli stipendi pubblici di marzo, ma promettendo il tasso di usura del Dieci Per Cento.
Per pagare i sottoscrittori di tali cosiddetti Titoli – Spazzatura, occorrerà precisamente partecipare al conflitto, come richiesto dai nostri finanziatori ed alleati.
La Russia si impegno disastrosamente nelle Prima Guerra Mondiale, non potendo rifiutare quanto esigevano la Francia e la Gran Bretagna, con cui si era indebitata.
Abbiamo anche comprato trecentocinquanta carri armati Leopard.
Non potendoli verosimilmente usare per le passeggiate, finiremo per mandarli sul fronte del Donbass.
Poiché però gli Ucraini sono impreparati ad un uso adeguato di tali macchine da guerra, occorrerà anche ospitare in un primo momento i loro carristi per istruirli, e poi farli accompagnare nel viaggio di ritorno da qualche nostro militare.
Sensim et sine sensu, ci stiamo impegolando nella guerra.
Salvini, però, è ancora impantanato nelle retrovie della propaganda: al punto che si è fatto soffiare da La Russa la proposta di ristabilire il servizio militare; non ancora obbligatorio, ma raccomandato per chi, pur essendo asino, voglia in seguito prevalere nei Concorsi Pubblici.
Il leghista, trovandosi spiazzato sullo scacchiere europeo orientale, ha compiuto la classica mossa del cavallo, spostandosi su quello del Medio Oriente, dove si è fatto paladino del riconoscimento di Gerusalemme quale Capitale di Israele.
È come scoprire la acqua calda, dal momento che ogni Stato mette la sua Capitale dove vuole.
La situazione ricorda gli anni immediatamente precedenti la Grande Guerra, quando i reazionari vedevano il proprio modello incarnato dalla Germania guglielmina, dato il suo carattere autoritario e militarista.
Poiché però tali categorie emergono nella partecipazione ad un conflitto – a prescindere dallo schieramento prescelto – gli ammiratori nostrani di Bismark divennero fautori dello Intervento, ma dalla parte contraria.
Adesso Salvini propone – dopo il grande successo ottenuto con il Decreto Rave Party – che si autorizzi la Polizia ad entrare nelle sedi dei movimenti di opposizione senza mandato del Potere Giudiziario.
Dopo avere avversato in un primo momento i Terroni, poi sostituiti con gli extracomunitari, le sue ire si volgeranno contro i neutralisti, i pacifisti e i disertori.
Tra i quali, però, si distinguerà certamente il figlio di Bossi.
Costui, dopo la Laurea brillantemente conseguita a Tirana, otterrà anche la riforma dal Servizio Militare.
Il Capo dei Leghisti nostrani, il quale si era distinto per pianificare la pulizia etnica ai danni dei Meridionali, ha già mandato allo estero suo figlio, imitato da altri illustri dirigenti della Destra locale.
I loro eredi non emuleranno dunque né le gesta dei combattenti delle due Guerre Mondiali, né quelle – certamente meno coraggiose - dei seguaci di Milosevic.
La loro tempestiva emigrazione rivela comunque la probabilità - ed anche la prossimità – di un nostro ingresso nel conflitto.
La guerra piace molto a chi non la ha fatta.
Noi ne abbiamo fatto indigestione, nei sedici anni trascorsi nel Paese di adozione.

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Mario Castellano  14/03/2023
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