La immagine è divenuta virale su Internet ...
La immagine è divenuta virale su Internet, e ritrae il Bassotto che indossa la tipica calotta dei Musulmani balcanici - gli Albanesi sono la componente della Comunità Islamica con maggiore rilievo elettorale, avendo in molti casi acquisito la cittadinanza italiana - offertagli in regalo alla conclusione della Festa del Fitr.
In realtà, il dono principale – come abbiamo già osservato – era costituito da un Corano.
Il blogger autore del colpo clamoroso sul Sindaco presuntamente convertito avrebbe fatto ancora meglio se avesse ripreso il Primo Cittadino intento a salmodiarlo.
Ciò era reso tuttavia problematico per via della sua ignoranza della lingua araba.
La stessa copia del Libro Sacro era peraltro in traduzione italiana, firmata da Hamza Piccardo ma redatta – a quanto si dice nel suo ambiente – da un collaboratore algerino.
La didascalia alla fotografia diffusa su Internet recita testualmente che Parigi val bene una Messa, ma sbaglia clamorosamente la citazione di Enrico IV, attribuendola con crassa ignoranza a Carlo IV.
Enrico di Borbone, essendosi esaurita senza ulteriori eredi la discendenza maschile di Enrico II e di Caterina de Medici, ottenne la successione avendo sposato Margherita, loro unica figlia femmina.
Essendogli però preclusa l’ascesa al trono in quanto protestante, si fece prontamente cattolico, e divenne così un grande Re, molto amato dai sudditi per le sue doti di donnaiolo: che gli valsero il soprannome di Vert Galant.
Questo costituisce – insieme con la presunta conversione - un ulteriore elemento comune con Scajola.
Le analogie, però, si fermano qui.
Enrico IV, per ricompensare gli Ugonotti del suo voltafaccia, pubblico nel 1598 lo Editto di Nantes, con cui concedeva loro la parità di diritti: non soltanto personali, ma anche civili.
I Protestanti francesi poterono così occupare molte posizioni di potere.
Paradossalmente, una conversione di Scajola alla fede islamica potrebbe beneficiare le Diocesi si Albenga e di Ventimiglia.
Le quali – dopo la rovinosa caduta di Barneschi, loro grande elemosiniere, e la catastrofe della Cassa di Risparmio di Genova – versano in condizioni economiche non certo brillanti.
Per cui i malcapitati Carli si sono visti piovere addosso richieste esorbitanti di soccorso economico.
Anche se la Chiesa non deve più soffrire la concorrenza della Pallanuoto – rivelatasi un autentico Pozzo di San Patrizio – risulta difficile sopperire a tante drammatiche necessità.
Una compensazione economica per il cambio di religione da parte del Sindaco risulterebbe dunque conveniente.
La fotografia del Sindaco islamizzato ha naturalmente entusiasmato Mohammed Bensa, il quale può ora qualificarsi come una avanguardia.
Poiché inoltre i Bassotti tendono alla emulazione, è prevedibile che davanti alla Moschea di via Santa Lucia si formi una fila di postulanti in attesa di pronunziare la Shahada: Confesso che vi è un solo Dio, e che Maometto è il Suo Profeta.
Il pasquino che ha colto la clamorosa immagine scattata alla Galeazza poteva tuttavia rifarsi più propriamente ad una diversa immagine tratta dalla storia di Francia: quella di Luigi XVI quando – dopo avere giurato fedeltà alla Costituzione che trasformava in modo effimero la Francia in una Monarchia non più assoluta – si esibiva nel 1791 al balcone del Palais Royal con il berretto frigio, simbolo dei Sanculotti.
La cui convivenza con il Monarca non poteva tuttavia durare: pochi mesi dopo, la Convenzione avrebbe infatti proclamato la Repubblica.
Che nel nostro caso – se la storia dovesse ripersi – sarebbe una Repubblica Islamica.
Proseguendo nelle analogie, ricordiamo che Luigi XVI ebbe la testa tagliata, ma non auguriamo al Sindaco un destino altrettanto tragico.
In comune con il Monarca, vi è comunque la incomprensione della situazione.
Luigi XVI aveva affidato le finanze disastrate del Regno al banchiere svizzero Neker: il quale però non venne ascoltato dal Sovrano.
Il nostro Assessore al Bilancio non dimostra altrettanta franchezza, ed acconsente supinamente a tutti gli sfondamenti richiesti dalla campagna elettorale.
Maria Teresa Verda potrebbe dal canto suo vestire i panni di Maria Antonietta.
La quale, quando Mirabeau le disse che i sudditi non avevano pane, rispose: Se non hanno pane, che mangino delle brioches!
La Regina Consorte esortava però il marito ad essere più energico, mentre la moglie del Sindaco non deve certamente formulare un simile suggerimento.
La situazione, comunque, sta precipitando: se Luigi XVI si era illuso di cavalcare la tigre della Rivoluzione semplicemente calzando un berretto, così il Bassotto crede forse di avere rabbonito gli Islamisti.
In analoghe circostanze, lo Scià di Persia era scappato in tempo.
Anche Luigi XVI fuggì, ma venne fermato a Varennes, essendo stato riconosciuto da un addetto al cambio dei cavalli in quanto la sua effige figurava sulle monete.
Figurarsi che cosa può succedere dopo la scoperta della fotografia: probabilmente, il nostro blogger ha inteso diffondere una immagine segnaletica.
In conclusione, la esibizione della presunta conversione fa arrabbiare i Cristiani, ma non accontenta i Musulmani.
Hamza Piccardo spera infatti di vestire i panni di Robespierre, con cui è accomunato dal rigore rivoluzionario.
Per quanto ancora il Sindaco avrà la testa sul collo?

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Mario Castellano  27/04/2023
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