La Comunità Islamica di Imperia è in questi giorni a rumore...
La Comunità Islamica di Imperia è in questi giorni a rumore, per via di una iniziativa assunta dalla sua componente fino ad ora apparentemente più marginale, cioè la pur folta colonia dei Bengalesi.
I quali, in uno scenario dominato dal confronto tra Arabi e Turchi, giunti al punto di dividersi le Moschee, erano rimasti fino ad ora confinati in una sorta di cono di ombra, quali terzi incomodi: se non addirittura quali parenti poveri.
In occasione della grande Festa del Fitr, conclusiva del Sacro Mese del Ramadan, i discorsi degli Imam – contrariamente a quanto avvenuto in passato – non erano stati neanche riassunti nella loro lingua, che pure vanta un grande poeta nella figura di Rabindanath Tagore.
Ora i Bengalesi hanno deciso di partire al contrattacco, munendosi di una propria guida spirituale, il cui arrivo tra noi è dato per imminente.
Lunedì siamo stati convocati, per una intervista in esclusiva, presso la abitazione di Mahmud, fratello di Islam, storico pilastro del Ristorante Braccioforte: costui è lo ultimo arrivato nello ambito della corporazione, che comprende cuochi, aiuto cuochi e lavapiatti.
Chi non è ancora assurto nello empireo della ristorazione, lo frequenta ugualmente in qualità di Travet della Rosa: ufficio particolarmente ingrato e faticoso, ma che permette di controllare costantemente i Pubblici Esercizi.
Il nuovo Sapiente della Dottrina Islamica appartiene – inutile aggiungerlo – alla corrente, o Scuola, dei Deobandi, tipica del Subcontinente Indiano.
Ciò permette ai connazionali di attingere ad una dottrina più vicina al loro modo di pensare: il Salafismo – benché non dichiarato – dello Imam dei Piani, così come la propensione del suo collega Hamza Piccardo per i Fratelli Musulmani, non potevano certamente soddisfarli.
Nei loro luoghi di origine, il conflitto con gli Induisti – disprezzati dagli Islamici in quanto ritenuti idolatri e non appartenente alla Gente del Libro (cioè Cristiani ed Israeliti) - ha portato i Musulmani locali ad un certo radicalismo, ma anche a mutuare alcuni costumi della religione avversa.
Che si affida allo insegnamento dei Guru, o Sadhu: uno dei quali è già saldamente impiantato ad Imperia.
Un sapiente musulmano del Diciottesimo Secolo tentò addirittura un sincretismo tra le due Fedi, col risultato di fondare il nuovo culto dei Sikh, presenti anche essi in Italia, dove hanno monopolizzato il mestiere del mungivacche.
Occupazione, questa, certamente disagiata – occorre infatti svegliarsi sempre alle tre di mattina - e dunque abbandonata dalle nostre genti per la troppa fatica.
I Deobandi si caratterizzano da un lato per la minore rigidità dogmatica rispetto alle correnti che prevalgono presso gli Arabi, ma sono molto esigenti in materia di precetti formali: specialmente quelli alimentari.
Tutto il contrario, dunque, di Mohammed Bensa, il quale è dogmatico nella Fede, ma claudicante nei costumi: le sue quotidiane apparizioni ai Sogni di Estate destano scalpore, dato che vi consuma pubblicamente bevande Haram.
Il sapiente bengalese, che è già stato informato della situazione in cui viene chiamato ad operare, ha dunque escluso nettamente una propria visita nella Moschea di via Serrati.
Se Bensa vorrà udire il suo insegnamento, dovrà recarsi presso di lui.
Ciò smentisce la calunnia, circolante tra i kafir (infedeli), secondo cui il Profeta (che la Pace e la Benedizione siano su di Lui) avrebbe detto: Se la montagna non va da Maometto, Maometto va dalla montagna.
Artefice della nuova presenza é il nostro amico Islam (Nomen, omen), che contende allo albanese Fatos la qualifica di Numero Due di Osvaldo Braccioforte Martini Tiragallo nel Ristorante omonimo.
Il rivale schipetaro non è certo un musulmano esemplare.
Un giorno ci incaricò di questo messaggio: Devi dire a Piccardo che mangio e bevo come porco!
Al che lo Imam di via Santa Lucia rispose sdegnato: Peggio per lui!
Il locale, non a caso, e preferito dal Sindaco: al punto che secondo alcuni lo avvicinamento alla Comunità Islamica sarebbe maturato con la complicità della sua cucina, tra una portata di Spaghetti coi Scampi ed un Pescio al Forno; benché innaffiati con Vermentino e Pigato, bevande Haram.

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Mario Castellano  25/5/2023
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