L’ambiente commerciale che si estende da piazza Maresca fino a piazza De Amicis ...
L’ambiente commerciale che si estende da piazza Maresca fino a piazza De Amicis è continuamente agitato dalle ricorrenti crisi isteriche da cui viene colta la signora Lella, popolare proprietaria del bar “Baraonda”.
L’ultima di queste ha visto la nota donna d’affari scagliarsi contro il malcapitato Antonio Marzocca, accusato addirittura di veneficio per averle inviato – per nostro inconsapevole tramite – delle “uove” (come si dice in “Braccese”) non più commestibili.
La signora Lella ha interpretato tale incauto comportamento addirittura come un “tentato omicidio”, arrivando a esprimere un’apologia della cacciata di Marzocca dal Mercato Coperto di piazza Doria.
Tale evento aveva visto a suo tempo l’intera comunità del quartiere stringersi intorno al noto agricoltore pugliese, vittima in precedenza di un misterioso attentato su cui indaga tuttora la Benemerita: ignoti malfattori avevano dato fuoco alla sua vettura, facendogli rischiare di morire arso vivo.
Marzocca riuscì per miracolo a sottrarsi alle fiamme che avvolgevano il veicolo.
Ora questo fronte si è improvvisamente diviso in due opposte fazioni, malgrado l’ostilità della signora Lella nei confronti di Marzocca sia un inutile “insaevire in mortuos”.
L’uomo è ormai ridotto infatti a un ectoplasma, che tre volte a settimana si aggira nei dintorni del suo antico luogo di lavoro in cerca di pane secco per le galline.
C’è chi afferma addirittura che si tratti di una presenza fantasmatica, simile a quella degli extraterrestri che si aggirano nella tenuta di Marzocca alle Terine.
La furia della signora Lella è però incontenibile, non potendosi più sfogare soltanto sul signor Sante – detto “Stante il Gigante” – cui è legata da un burrascoso rapporto sentimentale.
Sante è noto per la corporatura imponente e muscolosa, simile a quella di Mike Tyson, il quale venne prescelto come “partner” da Naomi Campbell per le sue doti sessuali.
L’uomo condivide con il famoso pugile anche il carattere irruento, ed invano il comandante Gaggino – accolto da tempo nei ranghi dei Templari – tenta di indurlo a coltivare la spiritualità propria di questo Ordine.
Gaggino, da parte sua, “beve come un Templare”, facendo onore all’antica espressione proverbiale.
A fianco di Marzocca si sono schierati tanto Sebastiano Marchisio quanto la popolare signora Franca, detta “Pulìn”, commessa della panetteria Blengini.
Più defilata la posizione del personale del bar “Madama Doré”, caratterizzato dalla inquietante presenza dei servizi segreti di Putin: tanto la polizia politica, denominata FSB, quanto il tenebroso e temutissimo GRU, cui sono affidate le azioni di destabilizzazione all’estero.
Tenta, come sempre, una volenterosa ed ardua mediazione tra le parti Osvaldo “Braccioforte” Martini Tiragallo.
L’isolamento in cui è venuta a trovarsi la signora Lella in seguito alle sue incaute accuse risulta comunque pressoché totale.
Si è infatti rotto anche da tempo il sodalizio d’affari con la signora Marta Bertossi (la quale si chiama in realtà Berthozy).
Costei, essendo una israelita osservante, si dice in procinto di compiere l’Aliyah, trasferendosi a Gerusalemme, dove intende esercitare il suo lavoro di cuoca in un locale del quartiere di Mea Shearim, popolato dagli ebrei ortodossi, in cui potrà finalmente preparare i cibi secondo le più strette regole della cucina kosher, senza più doversi adeguare ai gusti sacrileghi dei clienti goyim del bar Baraonda.
A spingere Marta Bertossi al ritorno nella Terra di Israele non sono state soltanto le intemperanze verbali della signora Lella, ma anche le continue provocazioni ordite contro il locale da musulmani estremisti, istigati da “Mohammed” Bensa.
Nella preparazione di cibi e bevande è subentrato il giovane Daniele, detto “il Barman con la barba”.
La situazione è sul punto di degenerare, dal momento che la titolare del bar si è anche scontrata con gli ambulanti senegalesi, con cui è scesa a durissimo alterco, invitandoli a ritornare in Africa.
Causa del contrasto è stato il prezzo delle bevande alcoliche, giudicato eccessivo da chi pure dovrebbe astenersene, trattandosi di alimenti haram.
Piazza Maresca rischia di divenire l’epicentro di uno scontro tra etnie e religioni dalle conseguenze incalcolabili.
La signora Lella, per evitare questo esito, viene unanimemente esortata a moderare le asperità del suo carattere.