Il Blog di Mario HERI DICEBAMUS

 Il Blog di Mario Le cronache da Hong Kong tacciono probabilmente su quale è il vero obiettivo dei manifestanti.

 Toccò ad uno spagnolo, l'aragonese Rodrigo Borja – il cui nome era stato tradotto con Borgia

 Un filo sembra legare tra loro gli avvenimenti – intervenuti l’uno di seguito all’altro, che hanno funestato Parigi e Trieste ...

 Lenin, riferendosi ai capitalisti occidentali, pronunziò la sua asserzione più famosa: “Ci venderanno anche la corda per impiccarli”.

 Eugenio Scalfari ha interrotto ieri la cadenza settimanale delle sue prediche, solitamente pronunziate di domenica ...

 Due atti di violenza hanno funestato la nostra vita, in coincidenza temporale casuale – ma non per questo priva di significato – tra l’uno e l’altro.

 In morte di Jacques Chirac, i giornali italiani hanno commesso – commemorando la figura dello statista francese – un curioso errore.

 Due notizie si sono sovrapposte nelle stesse ore ad agitare le cronache politiche dell’Europa: la Provincia Autonoma di Bolzano ha deciso di omettere dalla sua denominazione ufficiale il termine “Alto Adige”, lasciando soltanto quello di “Tirolo Meridionale” in italiano, o di “Sud Tirol” in tedesco.

 Del potere un tempo detenuto dalle grandi Monarchie europee rimangono solo alcune tracce di carattere onorifico e cerimoniale: fino al Concilio, il galero, cioè il cappello riservato Cardinali (anch’esso abolito, come pure la “cappa magna”, sostenuta dai “caudatari”) veniva loro imposto - anziché dal Papa – dai Capi di Stato della Spagna, della Francia e dell’Austria quando si trattava di loro sudditi.

 Leggendo i commenti di stampa alla sostituzione del Commendator Domenico Giani nella carica di Comandante della Gendarmeria Vaticana, si ricava l’impressione che la vicenda assomigli al trasferimento di un Vigile Urbano troppo zelante nel multare gli automobilisti per sosta vietata.

 1897, un giovane e brillante inviato speciale originario dell’Ungheria, Theodor Herzl, venne mandato da un giornale di Vienna a seguire il processo per spionaggio intentato a Parigi contro un ufficiale israelita dell’Esercito francese, il Capitano Dreyfus.

 Due piazze si sono confrontate nello stesso giorno in Europa: quella di Roma, riunita intorno a Salvini, e quella di Barcellona.

 Il collega Nuzzi ci ricorda lo zio Carlos del Perù, fratello maggiore di nostro nonno.

 La vicenda giudiziaria di “Mafia Capitale” è terminata con la sentenza della Corte di Cassazione che ripristina l’esito del giudizio di primo grado, inizialmente smentito dalla Corte di Appello.

 L’appuntamento con il nostro interlocutore non è fissato in uno di quei locali esclusivi e discreti che pure non mancano certamente nella zona centrale di Nizza, bensì in un “bistrot”

 Il fatto è avvenuto da molto tempo, quando è prevalsa la logica della spartizione territoriale, che porta inevitabilmente con sé la pulizia etnica: l’avere consegnato la Siria al suo regime alawita non poteva produrre un esito diverso dalla fuga di più di tre milioni di Sunniti verso la Turchia, più un altro milione che è riuscito fortunosamente a risalire la cosiddetta “rotta dei Balcani” fino ad approdare in Germania.

 Le dittature hanno due modi diversi di rapportarsi con la criminalità comune:

 Ha scritto il Professor Alberto Melloni su “La Repubblica”: “Quando la Chiesa pensa il suo fondamento fa più politica di quando crede di fare politica”.

 Il Premio Nobel argentino Prez Esquivel ha dovuto provare sulla propria pelle quanto sia vero il detto evangelico per cui “Nessuno è profeta in patria”.

 Gad Lerner così conclude con tacitiana eloquenza il suo articolo su “La Repubblica” di ieri: “Non so se il Partito Democratico resterà poco o a lungo al governo del nostro Paese.

 Don Gustavo Del Santo

 Su “La Repubblica” di ieri, Padre Enzo Bianchi ritorna ...

 Gli eventi delle ultime ore hanno un precedente nella storia repubblicana dell’Italia.

 Chi – come noi - ha già i capelli canuti, ricorda una polemica che si accese in Italia negli Anni Settanta, quando l’allora Segretario della Democrazia Cristiana, l’Onorevole Ciriaco De Mita, tentò di introdurre nel dibattito politico il principio del cosiddetto “Arco Costituzionale”.

 Un gruppo di Sacerdoti e di “esperti” (?) in Scienze Religiose ha attaccato pubblicamente il Papa perché – in occasione del Sinodo sull’Amazzonia – i seguaci delle religioni ancestrali degli Amerindi hanno celebrato un loro rito nei Giardini Vaticani.

 Quando si parla dei Gesuiti, si pensa sempre ad un linguaggio evasivo ed indiretto, volto proverbialmente a nascondere gli scopi realmente perseguiti dalla Compagnia.

 Le cronache da tutto il mondo registrano in queste settimane l’intensificazione di un fenomeno verificatosi già da qualche anno a questa parte: quello delle rivolte giovanili di piazza contro i Governi dei vari Paesi.

 Giovanni Ruffini, agli albori della cospirazione per l’unità d’Italia, intuì – con la perspicacia propria degli artisti – quale sarebbe stato il suo esito, cioè il massiccio insediamento dei Meridionali sulla nostra riviera.

 Verso la fine del Secolo Diciassettesimo, la Repubblica di Genova era ormai da tempo infeudata di fatto al Regno di Francia.

 Maurizio Molinari, nel suo libro “Assedio all’Occidente” (La Nave di Teseo Editore) giunge ad una conclusione che risulta al contempo sconsolata e inevitabile quanto paradossale.

 La notizia che ci viene comunicata poco prima di redigere questo articolo risulta particolarmente inquietante: è stata convocata a Ventimiglia una riunione di quanti

 I dati della cronaca, riguardante sia grandi eventi politici della Capitale, sia i più modesti accadimenti della grande provincia italiana, devono essere letti come altrettante tessere di un mosaico di cui si sta già profilando il disegno complessivo.

 La vicenda dell'adesione dell'Italia al cosiddetto “Fondo Europeo Salva – Stati”, per quanto risulti eclatante, non appartiene alla categoria dei fatti, quanto piuttosto a quella degli eventi.

 LETTERA APERTA A SUA SANTITA' IL PAPA

 Il Capitolo dell’Ordine dei Templari del Principato di Monaco si è celebrato solennemente il 7 dicembre scorso presso un albergo di Montecarlo.

 I tempi cambiano.

 Abbiamo già avuto occasione di scrivere come i giovani del movimento detto delle “Sardine” possano essere a giusta ragione considerati come i nostri figli anagrafici, se non addirittura come i nostri nipoti.

 Comunicato stampa Associazione Liguria Russia Sanremo Nice Côte d'Azur

 Pochi giorni or sono, abbiamo commentato un articolo scritto dal Professor Alberto Melloni per “La Repubblica”, nel quale il nostro illustre Collega commentava l’allontanamento dal Vaticano di tanti validi collaboratori del Papa, i quali si sono resi paradossalmente responsabili di avere collaborato troppo lealmente e troppo sagacemente con il Sommo Pontefice.

 “Ci sarà pure un Giudice a Berlino!”

 I più recenti studi di geo strategia, come l'ottimo saggio del Direttore de “La Stampa” Maurizio Molinari, constatano la condizione di isolamento in cui si trovano le democrazie liberali dell'Occidente.

 Il supplemento settimanale de “La Repubblica” ha pubblicato ieri un servizio dedicato al fenomeno della rinascita dei Cavalieri Templari.

 Il Papa si è rivolto personalmente in questa circostanza ai “Padri Scrittori” dicendo “grazie per l’aiuto che offrite anche a me”.

 Si dice che a una certa età i desideri finiscono e cominciano i ricordi.

 I nostri nonni ed i nostri genitori ricordavano con assoluta precisione i grandi giorni della storia nazionale, dove si trovavano e che cosa stavano facendo nel momento in cui l’Italia era entrata in guerra, così come nel momento in cui la guerra era finita.

 I nostri nonni ed i nostri genitori ricordavano con assoluta precisione i grandi giorni della storia nazionale, dove si trovavano e che cosa stavano facendo nel momento in cui l’Italia era entrata in guerra, così come nel momento in cui la guerra era finita.

 Qualche anno fa, Imperia ebbe un Sindaco che presiedeva il Consiglio Comunale in pantaloni corti.

 É ritornata purtroppo di attualità a Roma la “vexata quaestio” degli “urtisti”.

 C'è una immagine che molto meglio di ogni pettegolezzo contenuto nei libri di Marco Nuzzi riassume icasticamente le condizioni in cui versa oggi la Curia Romana.

 QUI CANE CON INTESTINO MARCIO DISTRUGGE E CAGA ACIDO NELLE PIANTE DEL COMUNE...

 Dal Commendator Luigi Ivo Bensa riceviamo e volentieri pubblichiamo.

 L'ex Senatore comunista Nedo Canetti è morto proprio mentre la Sinistra stava festeggiando la vittoria conseguita in Emilia.

 Quanto avevamo da dire in merito al risultato elettorale dell'Emilia – Romagna lo abbiamo già scritto nel nostro articolo anteriore.

 La notizia riguarda la Città Vecchia di Gerusalemme, quel fazzoletto di terra circondato dalle Mura di Solimano il Magnifico in cui si addensa la massima concentrazione di spiritualità esistente nel mondo

 L’Ordine dei Templari, o meglio l’Ordine dei “Pauperes Commilitones Christi Templique Salomonis” (V.E.O.S.P.S.S. - MCXVIII)

 Il contributo arrecato dalla provincia di Imperia alla causa nazionale della Lega è risultato di ben scarso rilievo.

 Per comprendere quanto è grave la situazione in cui versa oggi l'Italia, è sufficiente giustapporre tre notizie, succedutesi nell'arco di due giorni soltanto.

 Quando due uomini sono chiamati a collaborare, devono quasi sempre comporre le differenze dovute all'origine, alla cultura, al carattere e all'esperienza.

 Antonello Trombadori dopo avere accompagnato Palmiro Togliatti ad assistere al film che Luchino Visconti aveva tratto nel 1961 dal “Gattopardo” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, riferì che il “Migliore” ne era rimasto entusiasta, al punto di definire “un genio” il grande regista.

 L'apertura della campagna elettorale di Toti si è celebrata a Taggia alla presenza di soli tre Sindaci su sessantasette, quanti ne conta la provincia di Imperia: pochini.

 Raccontava Pitigrilli, scrittore prolifico e molto di moda nel periodo detto “d'entre les deux guerres”, che mentre i monaci ortodossi disputavano su argomenti quali l'ombelico di Adamo ed il sesso degli Angeli, i Turchi entravano in Costantinopoli.

 Sua Eminenza Monsignor Mario Jsmaele Castellano, già Arcivescovo di Siena, cui mi unisce il noto vincolo di parentela, riflesso nell’omonimia

 Mentre Renzi, agendo come guastatore dall'interno della maggioranza, tenta di far cadere il Governo – essendo comunque già riuscito a paralizzarlo – Salvini lancia il suo vero manifesto politico.

 I commentatori italiani, ed in genere europei, si sono sentiti delusi perché il Papa

 Ci giunge con ritardo la dolorosa notizia della morte prematura del Reverendo Sergio Ribet

 La notizia era così prevedibile che – come si dice tautologicamente nel gergo giornalistico - “non fa notizia: l'Onorevole Claudio Scajola, Sindaco di Imperia, è rientrato in Forza Italia.

 Per tutto il corso della guerra civile che insanguinò il Libano negli Anni Settanta, il suo Governo non si dimise, ma anzi continuò a nominare gli Ambasciatori e ad emanare atti amministrativi, senza apparentemente curarsi ne della tragedia in corso tutto attorno al palazzo in cui si svolgevano regolari sessioni del Consiglio dei Ministri, ne della farsa che vi veniva messa in scena con cadenza settimanale.

 Il tema dell'epidemia è ricorrente nella letteratura.

 Due fatti dominano l’attualità internazionale delle ultime ore ...

 La Costituzione della Repubblica Italiana, nella sua stesura originaria, nel definire le competenze legislative ed amministrative delle Regioni a Statuto Ordinario, poneva ad esse due limitazioni, l’una definita – sia pure con linguaggio non corretto da punto di vista giuridico – come “orizzontale” e l’altra come “verticale”.

 Il Presidente del Consiglio ha riunito i cosiddetti “Governatori” delle Regioni per discutere dell'emergenza sanitaria.

 L’alternativa davanti alla quale è posta l’Italia non poteva essere espressa con maggiore chiarezza e concisione di quanto ha detto ieri a “La Repubblica” Enrico Rossi, Presidente della Giunta Regionale della Toscana: “Ho apprezzato molto l’intenzione del Governo di coordinare le Regioni. Senza scavalcare le prerogative di nessuno, di fronte all’emergenza del coronavirus è stato messo in campo il tentativo di mostrare che può ancora esistere un sistema Paese coeso e responsabile”.

 I cognomi più diffusi nella nostra Città sono stati per secoli Berio ed Amoretti.

 Da tempo, nella nostra Città di Imperia, ci tocca purtroppo di assistere a dei “comizi volanti” improvvisati da elementi provocatori dell’estrema Destra, dediti ad un uso sistematico e spregiudicato di quelle che nel linguaggio corrente sono definite “fake news”, mentre i nostri vecchi le definivamo - meno elegantemente, ma più efficacemente – come “balle”.

 Il Professor Roberto Demattei approfitta anche dell'epidemia per attaccare il Papa.

 Il Professor Castagnino

 CONI – Delegazione di Imperia

 La parola “Sindaco” si traduce nelle diverse lingue europee con termini dall'etimologia completamente diversa.

 Non abbiamo nessuna intenzione di unirci al coro, ogni giorno più ampio e robusto, di quegli Italiani che – non sentendosi più tali – esultano per il male dei loro (ex?) compatrioti.

 Non abbiamo nessuna intenzione di unirci al coro, ogni giorno più ampio e robusto, di quegli Italiani che – non sentendosi più tali – esultano per il male dei loro (ex?) compatrioti.

 Mentre scriviamo, ancora non sappiamo se ed in quale misura il Governo recepirà le richieste avanzate dal “Governatore” leghista della Lombardia, il quale vorrebbe – se abbiamo capito bene – vietare anche la circolazione dei mezzi pubblici sull'intero territorio nazionale, come pure chiudere gli esercizi commerciali, salvo le rivendite di alimentari e le farmacie.

 Rassicuriamo in primo luogo i nostri affezionati lettori che fino a quando sarà possibile continueremo a testimoniare, a commentare e ad incoraggiarli.

 Iniziamo questo scritto con un breve resoconto di quanto avviene qui ad Imperia.

 Pochi giorni prima del fatidico 25 luglio del 1943, quando una congiura ordita dalla Casa Reale e da una parte dei gerarchi componenti il "Gran Consiglio del Fascismo" causasse la caduta di Mussolini, gli Alleati decisero di affrettare questo esito - del quale erano naturalmente informati - bombardando la città di Roma, che per tre anni era stata risparmiata in omaggio alla presenza del Papa.

 Il Dottor Cozzi, Procuratore della Repubblica di Genova, ha espresso una valutazione dal punto di vista giuridico delle misure disposte per il contrasto all'attuale pandemia mediante lo strumento di un Decreto del Presidente del Consiglio.

 Il Dottor Cozzi, Procuratore della Repubblica di Genova, ha espresso una valutazione dal punto di vista giuridico delle misure disposte per il contrasto all'attuale pandemia mediante lo strumento di un Decreto del Presidente del Consiglio.

 Il giornale elettronico “il Sussidiario” pubblica un articolo di Giulio Sapelli, in cui – come sempre avviene quando si crea un ingorgo di “dietrologie” e di elucubrazioni sulle società iniziatiche e sui cosiddetti “poteri occulti” – risulta molto difficile districarsi dato che questo scritto contiene certamente degli elementi di verità, mescolati però con informazioni di cui risulta difficile verificare l’attendibilità, occorre compiere uno sforzo per dipanare una matassa alquanto ingarbugliata.

 Fin dalla sua elezione, Bergoglio ci ha abituati ad ascoltare la Sua tipica scansione ternaria dei concetti, con cui è solito comunicare il proprio Magistero.

 Apprendiamo che l’Agenzia del farmaco ha autorizzato l’impiego in Italia del medicamento scoperto dai giapponesi per contrastare il virus all’origine dell’attuale epidemia.

 Nel pomeriggio di martedì scorso, abbiamo ricevuto la bozza di un Decreto del Presidente della Repubblica, che però in seguito non è stato promulgato.

 Nel pomeriggio di martedì scorso, abbiamo ricevuto la bozza di un Decreto del Presidente della Repubblica, che però in seguito non è stato promulgato.

 La prima nazione che conquistò l’indipendenza nel corso del XX secolo non fu un paese esotico, bensì collocato nella zona forse più tranquilla, ordinata e pacifica del mondo, cioè la Scandinavia.

 Il discorso pronunciato dal Papa in Piazza San Pietro al culmine dell’epidemia evoca naturalmente molte diverse immagini della scrittura: Elia salì da solo sulla montagna per “un lieve rumore di silenzio” che era la voce di Dio, e lo stesso fece Gesù Cristo nel deserto della Giudea.

 Nel pomeriggio di sabato scorso, i sindacati del personale della Polizia di Stato si sono rivolti al Presidente del Consiglio per avvisarlo che la situazione dell’ordine pubblico è ormai sul punto di sfuggire al controllo delle autorità preposte alla sua tutela.

 Nel pomeriggio di sabato scorso, i sindacati del personale della Polizia di Stato si sono rivolti al Presidente del Consiglio per avvisarlo che la situazione dell’ordine pubblico è ormai sul punto di sfuggire al controllo delle autorità preposte alla sua tutela.

 Si dice sovente che la prima vittima della guerra è la verità, ma certamente la sua seconda vittima è la logica.

 La storia è piena di atti rivoluzionari compiuti collettivamente, come pure di gesti individuali di ribellione, che hanno segnato la fine di un ordine costituito e l’inizio del processo con cui se ne è affermato uno nuovo.

 Le epoche come quella che stiamo vivendo si possono paragonare con l’inverno: la natura sembra morta, ma si prepara nascostamente a rifiorire.

 La conduttrice partenopea include tra i suoi innumerevoli “ex” tale Pizzimbone, già concessionario del servizio di nettezza urbana ad Imperia, i cui abitanti – considerandola una concittadina di adozione – l’hanno familiarmente soprannominata”la fidanzata di rumenta”, termine che nella lingua regionale designa per l’appunto la spazzatura.

 Le prediche quotidiane del Papa in Santa Marta costituiscono uno dei pochi mezzi che gli sono rimasti per diffondere il suo magistero.

 André Gide, nel suo famoso romanzo “I sotterranei del Vaticano”, immaginò Leone XIII detenuto nelle segrete di Castel Sant’Angelo.

 Ogni giorno, nell’edificio in cui abitiamo, si ripete il rito dello scambio tra il cibo crudo che consegniamo ad una famiglia di vicini mussulmani e quello cucinato, recapitato puntualmente nelle ore dei pasti.

 Nelle fasi di emergenza della vita di uno stato, occorre prestare una particolare attenzione alla possibilità che le misure restrittive delle libertà e dei diritti vengano imposte soltanto al fine di combattere il pericolo contingente e soltanto per il tempo necessario a raggiungere tale obiettivo.

 Quando sarà finita la guerra, le idee che oggi vengono espresse sommessamente, alimenteranno un dibattito ben più ampio.

 Daniel Ortega, capo supremo dei sandinisti e presidente del Nicaragua, da quando l’epidemia ha raggiunto il suo paese sembra essersi smaterializzato.

 Il Papa, nel corso del Triduo Pasquale, ha parlato in occasione della messa “in coena domini” del Giovedì Santo, ha lasciato la parola a Padre Raniero Cantalamessa, predicatore della Casa Pontificia, nel corso della funzione del Venerdì e l’ha ripresa dinnanzi alle poche persone che celebravano con lui la “Via Crucis” commentando l’istituzione dell’Eucarestia e del sacerdozio, Bergoglio ha preso spunto dalla lavanda dei piedi per identificare la missione degli ordinati con il dovere di servire il prossimo: non basta limitarsi ad amministrare i sacramenti, ma occorre provvedere a tutte le necessità – anche materiali – del prossimo.

 Ci tocca ormai di assistere ogni giorno ad una sempre più rapida distruzione dello stato di diritto.

 Pochi, anche tra gli appassionati del calcio, conoscono il motivo per cui la Gran Bretagna – diversamente da tutti gli altri paesi – ha ben quattro squadre nazionali, rappresentanti rispettivamente l’Inghilterra, la Scozia, il Galles e l’Irlanda del Nord.

 Pare che tutto il potere esecutivo e legislativo, nella vacanza di quello giudiziario, sia ormai concentrato a Palazzo Chigi, inteso anche come luogo fisico.

 Il nuovo presidente della Confindustria ha esordito nell’incarico denunciando che l’attuale governo si caratterizza per il suo “pregiudizio anti industriale”.

 Leone Tolstoi ha scritto che tutte le famiglie felici si assomigliano, ma ogni famiglia infelice lo è a modo suo.

 Il Papa ed il Patriarca di Costantinopoli hanno ricordato l’apologo su cui si erano trovati d’accordo a loro tempo i predecessori Paolo VI e Atenagora: bisognerebbe confinare su di un’isola tutti i teologi e lasciarceli a discutere tra di loro.

 Giungono da Roma notizie inquietanti: il governo ha deciso di applicare ai telefoni mobili una “app” che non è in grado di seguire i nostri spostamenti, ma comunque capace di registrare la vicinanza con altri apparecchi.

 Giunge notizia che anche la Regione Lombardia, dopo il Trentino Alto Adige (Sud Tirol), ha deciso di emettere propri titoli del debito pubblico, cui è stato immediatamente attribuito un “rating” superiore a quello dei buoni del tesoro italiani: i quali vedranno dunque diminuire i propri acquirenti.

 L’apocalisse non verrà a causa dell’epidemia, bensì per effetto della conseguente crisi economica e sociale.

 L’apocalisse non verrà a causa dell’epidemia, bensì per effDiverse novità si segnalano in ambito giuridico per quanto riguarda le misure adottate al fine di contrastare l’epidemia.etto della conseguente crisi economica e sociale.

 Il comitato parlamentare di vigilanza sui servizi (COPASIR) ha convocato per una audizione nella sua sede di San Macuto tanto il ministro della sanità Speranza quanto i responsabili della nostra “intelligence”.

 La Festa della Liberazione, per la prima volta dal 1945, non è stata celebrata.

 Il contenzioso che si è aperto drammaticamente tra la Conferenza Episcopale Italiana e il governo Conte in merito alla possibilità di celebrare riti religiosi con il concorso dei fedeli va ben oltre una semplice controversia su quali siano le misure più adeguate a combattere l’epidemia.

 Sui motivi per cui “il morbo infuria” – come scrisse il Fusinato a proposito di Venezia – soprattutto a Bergamo e a Brescia interviene con un suo articolo Stefania Piazzo, ricordando come nella zona di confine tra le due province si fossero manifestati tra la fine dell’anno scorso e l’inizio di quest’anno alcuni casi di meningite, in parte con esito fatale per le persone colpite.

 Da qualche giorno, i redattori de “La Repubblica”, ed in particolare i suoi commentatori, sono impegnati in una frettolosa correzione di rotta in riferimento alle scelte compiute da Conte.

 Corrado Augias, scrivendo su "La Repubblica", si dice stupito dal silenzio sceso sulla città di Roma a causa delle attuali restrizioni della circolazione, rifacendosi ad un passato remoto in cui l'Urbe non fu per qualche tempo rumorosa.

 Se ci rammarichiamo per il fatto che un grande giurista quale è il professor Gustavo Zagrebelsky, uomo di assoluta onestà intelettuale, non si pronunzi su un tema decisivo come il carattere di atti amministrativi proprio dei decreti del Presidente del Consiglio, per cui essi risultano nulli, quandoi si pretende di attribuire ad essi la qualifica di atti di tipo legislativo, l'intervento dell'ex presidente della Corte Costituzionale su "La Repubblica" del 30 aprile fornisce un importante argomento alla battaglia in difesa dello stato di diritto.

 Applichiamo ancora una volta la distinzione tomistica tra il fatto e l'evento per spiegare quantoi sta avvenendo in questo momento a Roma, o meglio a Palazzo Chigi e dintorni, dato che gli altri luoghi del potere (con l'unica, significativa eccezione di quelli situati sulla riva destra del Tevere) sono attualmente vuoti, nel senso letterale del termine.

 La vicenda esemplare dei cosiddetti "Villaggi Potemkin" si ripete regolarmente ogni volta che viene costituito un regime autoritario.

 Nelle prossime ore, il tribunale amministrativo della Calabria dovrà prendere una decisione da cui può dipendere il futuro dello stato di diritto in Italia.

 Due recenti decisioni adottate dal governo - apparentemente non collegate l'una con l'altra - rivelano come l'attuale tendenza a distruggere lo stato di diritto per sostituirlo con un regime autoritario non sia da mettere soltanto in rapporto con la necessità di imporre misure pofilattiche, ma risponda soprattutto ad una ben precisa ideologia con cui conformare la società italiana.

 Il Tassoni scrisse la parodia dei grandi poemi epici del Cinquecento, La Gerusalemme Liberata e L'Orlando Furioso, componendo la Secchia Rapita con cui rese celebre l'aspetto comico della secolare disputa tra bolognesi e modenesi, all'origine di guerre sanguinose nell'età comunale.

 Lo spettacolo offerto di recente dalle valli del Tirolo meridionale ricordava certi scenari della mitologia germanica, quali le notti di Valpurga.

 Si è detto che dopo l'epidemia i ricchi saranno più ricchi, e i poveri sempre più poveri.

 Gli economisti avvertono che il governo della repubblica sta mentendo agli italiani in merito alla esistenza dei fondi necessari per sopravvivere all'attuale crisi economica, anche se si comprende nel denaro disponibile quanto l'Europa offre in prestito mediante il cosiddetto "fondo salvastati".

 Sulla vicenda della dottoressa Romano non disponiamo di alcuna informazione diretta.

 Il professor Vittorio Sgarbi ha tracciato un parallelo tra quanto avvenne in occasione del rapimento di Aldo Moro e quanto è successo con la dottoressa Romano.

 Lettera aperta

 Durante l'occupazione nazista dell'Italia settentrionale, i nostri zii di Sanremo nascosero per venti mesi, fino alla Liberazione, nella loro casa di Corso Orazio Raimondo 43, a Sanremo, una signora israelita.

 Nei giorni scorsi, è apparsa sui giornali la notizia della morte della penultima componente dei cosiddetti "monument men", cioè dell'unità militare degli alleati che durante la guerra si occupavano di salvare o recuperare i beni artistici e culturali in pericolo o trafugati dai nazisti.

 La prima ed essenziale caratteristica di ogni atto legislativo consiste nella sua pubblicità.

 Se un lavoratore dipendente si ammala essendo stato contagiato dal virus che ha causato l'attuale epidemia, può beneficiare delle prestazioni garantite dall'INAIL.

 Se un lavoratore dipendente si ammala essendo stato contagiato dal virus che ha causato l'attuale epidemia, può beneficiare delle prestazioni garantite dall'INAIL.

 È apparso su "La Repubblica" di lunedì 18 maggio, un articolo di Bernard Henry Lévy, nel quale il brillante "maitre à penser" francese chiama gli intellattuali dell'Occidente alla resistenza contro l'invadenza politica, culturale, economica e - "ça va sans dire" - militare cinese, nel nome del fatto che il grande Paese asiatico è una "potenza senza Dio".

 Nessuno può credere ragionevolmente che l'ambasciatore della Cina in Israele sia morto per cause naturali. Ciò detto, aggiungiamo che altrettanto ragionevolmente non si saprà mai con certezza chi lo abbia ucciso. Possiamo dunque avanzare delle ipotesi sui motivi.

 L'articolo redatto da Mikhail Gorbaciov in occasione del centenario della nascita di San Giovanni Paolo II, pubblicato su “L'Osservatore Romano”, non costituisce un semplice omaggio di circostanza, ma tuttavia non rivela nessun retroscena sui rapporti intercorsi tra questi due personaggi.

 Il più recente sondaggio rivela che ben il novantacinque per cento degli italiani non ha fiducia nelle istituzioni, mentre solo il rimanente cinque per cento dichiara di mantenerla.

 In seguito alla emanazione delle norme profilattiche volte a contenere l'attuale epidemia, si è determinata una duplice impossibilità di svolgere le elezioni per il rinnovo degli organi rappresentativi degli Enti Pubblici tanto territoriali quanto non territoriali il cui mandato è attualmente scaduto ovvero si trova in scadenza.

 In attesa di assistere agli scontri di piazza, che ormai vengono annunziati, come se si trattasse di spettacoli teatrali o di eventi sportivi, per il due giugno, quando avverrà la nuova marcia su Roma delle destre, e poi per il sei giugno, allorchè scenderanno in campo le "curve" degli stadi nella loro nuova veste di partito politico, abbiamo già osservato la replica di una antica tradizione dello stato unitario: la rissa nell'emiciclo del Parlamento, con il suo pittoresco contorno di insulti.

 Un nostro caro amico francese venne a suo tempo prescelto personalmente dal generale De Gaulle per guidare, nella sua città di Nizza, il "Servizio di Azione Civica".

 Un nostro cugino, reduce della campagna elettorale del 1948, ci diceva sempre che se avesse vinto il "Fronte Popolare", tutti i fascisti sarebbero stati lanciati, con in testa la bandiera nazionale, alla riconquista di Trieste.

 Lettera aperta a sua Eminenza il Cardinale Pietro Parolin.

 Chi vi si cimenta fa dunque la figura del famoso bambino della favola, il quale disse incautamente che il re era nudo.

 Tre diverse notizie, giunte contemporanenamente fino a noi, si possono comporre come tessere di un mosaico, disegnando il quadro della situazione.

 Il noto dissidente cinese Ai Weiwei, nella sua intervista apparsa su "La Repubblica" del 1° giugno 2020, esprime una valutazione in merito all'atteggiamento assunto dall'Occidente - ed in particolare dall'Europa - nei riguardi del suo Paese di origine, insieme con una previsione sul futuro dei nostri rapporti con la Cina.

 Normalmente, il fatto precede l'evento, ed a volte tra l'uno e l'altro trascorre così tanto tempo che quando si produce il secondo ci si è già dimenticati del primo.

 Si dice che il poeta latino Ovidio venne allontanato da Roma ed esiliato a Tomis, sul Mar Nero, semplicemente perchè - appartenendo alla cerchia delle amicizie di Augusto - era stato involontario testimone dei facili costumi della sorella dell'Imperatore.

 Mentre scriviamo, le notizie da Roma e dalle altre città d'Italia dove si stanno svolgendo le manifestazioni indette contro il governo ci giungono frammentarie, lasciando intuire un oscuramento della informazione.

 La conversazione con il giovane e brillante Padre Domenicano mette presto in luce l'antica dicotomia all'origine della tradizionale rivalità tra la Gregoriana e l'Angelicum.

 Dopo la giornata del digiuno, che ha visto la destra - ed in particolare quella nuova, guidata dal generale Pappalardo - infrangere doppiamente la legge con le sue manifestazioni, non autorizzate dalla questura e comunque svolte senza rispettare le norme profilattiche vigenti, il settore governativo aveva perso dei punti nella sua contesa con l'opposizione, di cui si poteva denunziare l'uscita dall'ambito della legittimità.

 Le manifestazioni del due di giugno, in attesa della replica programmata per sabato sei ad opera delle “curve” degli stadi, hanno prodotto a Roma una scia di incidenti, non registrati dai mezzi di comunicazione.

 Le manifestazioni del due di giugno, in attesa della replica programmata per sabato sei ad opera delle “curve” degli stadi, hanno prodotto a Roma una scia di incidenti, non registrati dai mezzi di comunicazione.

 Federico Rampini rivisita, con il suo ultimo saggio su "Oriente e Occidente", edito da Feltrinelli, l'eterna questione dei loro rapporti, inquadrandola nel contesto dell'attuale incipiente guerra fredda, che vede contrapposta la potenza egemone dell'Ovest, gli Stati Uniti d'America, e la potenza egemone dell'Est, vale a dire la Cina.

 Nel 1831, la Polonia, incoraggiata dalla vittoria del popolo di Parigi, che con le "trois glorieuses" aveva cacciato Carlo X ed instaurato la "monarchia borghese" di Luigi Filippo, insorse a sua volta contro il dominio della Russia.

 Mussolini, dopo aver accantonato le tendenze sovversive e socialisteggianti proprie del fascismo delle origini, affidò la gestione dell'economia a degli esponenti della scuola liberale classica.

 L'appuntamento con i due dirigenti dell'opposizione non legalitaria all'attuale governo è fissato in un quartiere periferico di Genova, una periferia devastata dalla crisi dell'industria ben prima dello scoppio dell'epidemia, dove rimangono a testimoniare un passato glorioso e fervido tanto i capannoni abbandonati delle fabbriche quanto le sedi storiche di una sinistra che esiste ormai soltanto nelle memorie degli anziani.

 Noi eravamo uniti con lei dall'altro suo grande interesse culturale, quello per l'America Latina.

 I fautori del colonialismo nelle Americhe sono soliti ricorrere ad una comparazione che in apparenza li esonera dall'accusa di essere dei razzisti.

 La notizia ha circolato dapprima come indiscrezione, sussurrata nei soliti ambienti dei bene informati, ma dopo qualche ora è stata confermata dalle edizioni elettroniche dei grandi giornali: la Procura di Milano sta indagando su Renzi, Gentiloni e Conte per reati contro la sicurezza dello Stato, avendo stipulato accordi segreti con la Cina che la mettono in pericolo.

 Il paragone tra gli "stati generali" convocati da Luigi XVI nel fatidico "ottantanove" francese e quelli riuniti a Roma da Conte viene talmente abusato che non possiamo più aggiungere nulla al riguardo, almeno sul piano delle note di costume.

 Monsignor Vincenzo Paglia ha rilasciato una lunga intervista ad Antonio Gnoli de "La Repubblica" pubblicata nell'edizione di sabato 13 giugno.

 Monsignor Vincenzo Paglia ha rilasciato una lunga intervista ad Antonio Gnoli de "La Repubblica" pubblicata nell'edizione di sabato 13 giugno.

 In merito al “trasferimento” del Papa Emerito dal Vaticano alla nativa Baviera, i riferimenti ai più diversi precedenti storici si sprecano.

 Non siamo naturalmente in grado di valutare se sia vera o falsa la notizia di un finanziamento erogato dal governo del Venezuela al movimento "pentastellato".

 Andrzej Zybertowicz, consigliere per la cultura del presidente della Polonia, ha concesso un’intervista a “La Repubblica” apparsa sull’edizione di sabato 20 giugno.

 In seguito alla pubblicazione di un nostro precedente articolo, alcuni lettori ci hanno chiesto più dettagli in merito alle profezie sul papato.

 “Giuseppi” (sic) Conte, quale “avvocato del popolo”, dovrebbe venire sottoposto a procedimento penale per il reato di patrocinio infedele. Egli agisce infatti deliberatamente, nell’esercizio delle sue funzioni, contro gli interessi dei soggetti affidati alla sua tutela.

 Tempo fa, prima della rivelazione dell’accordo tra il Vaticano e la Cina, ci recammo come ogni mattina a San Pietro.

 Si dice che Henry Kissinger, nel negoziare con Aldo Moro...

 In un nostro precedente scritto, redatto a commento della decisione, adottata da Bergoglio in seguito alle raccomandazioni della comunità scientifica internazionale, nonché alle sollecitazioni da tempo esercitate sul Vaticano da parte di tutti gli ambienti israelitici, di aprire ai ricercatori gli archivi vaticani relativi al pontificato di Pacelli, avevamo previsto che nell’ambito dell’ebraismo si sarebbe promossa una sistematica esplorazione dei documenti resi pubblici ad opera dei più qualificati studiosi della materia.

 Domizio Cipriani, Gran Maestro dei Templari del Principato di Monaco – “ça va sans dire” – grande cultore delle scienze esoteriche, si accinge ad aggiungere alle sue già numerose pubblicazioni altri due libri, l’uno intitolato “Le preghiere alchemiche ed ermetiche dei Rosa-Croce” e l’altro “I templari e gli esseni, un filo invisibile, una memoria vivente”.

 Domizio Cipriani, Gran Maestro dei Templari del Principato di Monaco – “ça va sans dire” – grande cultore delle scienze esoteriche, si accinge ad aggiungere alle sue già numerose pubblicazioni altri due libri, l’uno intitolato “Le preghiere alchemiche ed ermetiche dei Rosa-Croce” e l’altro “I templari e glLa furia iconoclasta che si sta abbattendo – in forma di abbattimento e di imbrattamento di statue – sta ormai debordando da ogni limite: si è cominciato con i mercanti di schiavi (e fin qui “nulla quaestio”), poi si è proseguito con gli esploratori ed i partecipanti alle guerre coloniali (Cristoforo Colombo e Indro Montanelli), quindi ci si è rivolti contro chi aveva profferito espressioni razziste (Winston Churchill e Andrew Jackson), ma ora vengono coinvolti anche personaggi come Miguel de Cervantes colpito attraverso la figura di Don Chisciotte, e addirittura Gesù Cristo. i esseni, un filo invisibile, una memoria vivente”.

 Uno dei motivi per cui – a quanto pare – Ratzinger, dopo avere valicato il Brennero diretto a settentrione, ha dovuto – rovesciando la famosa espressione di Armando Diaz – “ridiscendere in disordine e senza speranza le valli che aveva salito con orgogliosa sicurezza”, consiste nel fatto che la sua presenza nei luoghi di origine aveva causato reazioni inconformi nella chiesa tedesca.

 Non è usuale che un alto ufficiale delle forze armate degli Stati Uniti si pronunzi pubblicamente su temi politici, a maggior ragione se sono riferiti alla situazione di un paese straniero.

 Uno dei principi fondamentali stabiliti dalle norme sul pubblico impiego consiste nel fatto che ad ogni dipendente viene attribuito il diritto – prima ancora del dovere – di prestare la propria attività lavorativa.

 Per capire le ragioni in base alle quali il progetto di unità dell’Europa ha tralignato dall’obiettivo fondamentale, che consisteva nel perseguire l’indipendenza del nostro continente, ritengo sia opportuno compiere una comparazione tra due ben precisi momenti storici nei quali alcuni nostri concittadini si sono trovati davanti alla scelta riguardante il modo di concepirlo, cioè in sostanza la loro idea dell’Europa.

 Hong Kong siamo tutti noi.

 Il professor Massimo Cacciari, nel suo brillante articolo di fondo comparso su “La Repubblica” di venerdì 3 luglio, sostiene una tesi che per chi – come l’ex sindaco di Venezia – proviene dalle fila dell’operaismo a lungo professato da certa sinistra italiana, suona singolare: il maggiore pericolo per la democrazia non è causato dal venir meno – a causa dell’attuale crisi economica – della vecchia classe lavoratrice (un tempo si sarebbe detto del proletariato), bensì dalla sparizione del ceto medio; che – annota Cacciari – “crolla nella distribuzione del reddito e nelle sue attese di promozione sociale”.

 Il professor Massimo Cacciari, nel suo brillante articolo di fondo comparso su “La Repubblica” di venerdì 3 luglio, sostiene una tesi che per chi – come l’ex sindaco di Venezia – proviene dalle fila dell’operaismo a lungo professato da certa sinistra italiana, suona singolare: il maggiore pericolo per la democrazia non è causato dal venir meno – a causa dell’attuale crisi economica – della vecchia classe lavoratrice (un tempo si sarebbe detto del proletariato), bensì dalla sparizione del ceto medio; che – annota Cacciari – “crolla nella distribuzione del reddito e neNel mondo esistono innumerevoli luoghi di culto della religione israelita, ma quello che verrà solennemente consacrato sabato 18 luglio a Ventimiglia risulta assolutamente unico, essendo gestito soltanto da gentili.lle sue attese di promozione sociale”.

 Il professor Massimo Cacciari, nel suo brillante articolo di fondo comparso su “La Repubblica” di venerdì 3 luglio, sostiene una tesi che per chi – come l’ex sindaco di Venezia – proviene dalle fila dell’operaismo a lungo professato da certa sinistra italiana, suona singolare: il maggiore pericolo per la democrazia non è causato dal venir meno – a causa dell’attuale crisi economica – della vecchia classe lavoratrice (un tempo si sarebbe detto del proletariato), bensì dalla sparizione del ceto medio; che – annota Cacciari – “crolla nella distribuzione del reddito e neNel mondo esistono innumerevoli luoghi di culto della religione israelita, ma quello che verrà solennemente consacrato sabato 18 luglio a Ventimiglia risulta assolutamente unico, essendo gesDue notizie, giunte per caso contemporaneamente, illuminano lo stato dei rapporti tra le varie componenti territoriali dello stato italiano.tito soltanto da gentili.lle sue attese di promozione sociale”.

 Se un giovane dicesse che vuole abbracciare la carriera militare perché gli piace passare tutta la vita sull’attenti, le persone più mature coglierebbero una incongruenza nelle sue motivazioni.

 Giuseppe Conte ha dato due annunci: uno da Roma, riguardante la richiesta di estendere lo stato di emergenza per l’epidemia dalla fine di luglio alla fine dell’anno, l’altro da Venezia, in merito al fatto che si riserva di ristabilire anche tutte le limitazioni dei diritti personali dei cittadini, già in vigore nei mesi scorsi.

 Abbiamo ascoltato con attenzione particolare, alle sette del mattino di domenica, su “Radio Radicale”, la consueta rubrica curata dal nostro amico Giuseppe Di Leo, sperando che registrasse qualche reazione del Vaticano alla restituzione di Santa Sofia al culto islamico. La Santa Sede tace.

 “Vaso di coccio tra vasi di ferro”.

 In un nostro precedente articolo, abbiamo scritto – facendo ricorso ad una espressione tipica del paese di adozione – che la presidente Casellati si era “lavata la faccia”. Quella faccia doveva essere molto sporca, al punto che l’avvocato di fiducia di Berlusconi (uno dei molti) ha deciso di lavarsela di nuovo.

 La divisione nella chiesa cattolica non è causata da motivi di ordine dottrinale, ma trae origine dalle scelte strategiche compiute dalla Santa Sede, che è ormai schierata irreversibilmente con il Meridione del mondo.

 Una cara amica ci ha sollecitato ad esprimere la nostra opinione in merito al contenuto dell’articolo pubblicato sul suo “blog” dal collega Marco Tosatti con il titolo “Vaticano II: continuità o rottura, comunque fallimentare”.

 Domani, 18 luglio, in ora successiva al tramonto, per non interferire con il riposo sabbatico, ci ritroveremo a Ventimiglia per l’inaugurazione di una nuova sede, destinata tanto al culto israelitico quanto all’orientamento ed alla assistenza per quanti, provenendo dalle comunità ebraiche d’oltre confine o dirigendosi verso di esse, dovranno sostare sul confine.

 La Liguria costituisce l’osservatorio migliore per valutare quali sono i rapporti che intercorrono – tanto a Genova quanto a Roma – tra i “pentastellati” e i democratici.

 Abbiamo passato tutta la notte alternando il sonno con l’ascolto dei bollettini radiofonici che riferivano le notizie da Bruxelles.

 Il professor Fusaro conosce molto bene la disciplina che insegna, occupando con pieno merito una cattedra universitaria: la filosofia, e più in particolare la filosofia politica.

 Si racconta che i legionari, accompagnando Giulio Cesare di ritorno dalla Gallia, gridassero: “viri romani, servate uxores, calvum adducimus moechum!”, uomini romani, fate attenzione alle mogli, portiamo il donnaiolo calvo! (Cesare era pelato, per cui faceva sempre il “riporto”).

 I traffici sul confine di Ventimiglia costituiscono da sempre, con il loro colore e con la loro aneddotica, una delle componenti del folclore dell’estremo Ponente Ligure.

 Chiappori, sindaco di Diano Marina, è ufficialmente candidato alla presidenza della Regione Liguria.

 Nel gioco del calcio vige la cosiddetta “legge dell’ex”, in base alla quale un giocatore già appartenente ad una squadra, quando si trova a competere contro di essa, tiene molto a segnare una rete, e spesso ci riesce.

 La realtà che emerge dall’esito del vertice europeo di Bruxelles consiste nel fatto del dominio incontrastato esercitato dalla Germania sul nostro continente.

 Noi non sappiamo se i collaboratori del Dalai Lama gli trasmettono quotidianamente una rassegna della stampa internazionale, né tanto meno se essa include dei giornali italiani.

 Qualche anno fa, le autorità della laica Repubblica Francese, per volontà dell’allora presidente Chirac, promossero la costruzione di una moschea a Verdun, in memoria dei componenti delle truppe coloniali caduti nella Prima Guerra Mondiale. Da allora, nessuno si è ricordato di loro.

 Il nostro rapporto con il convento dei domenicani di Taggia risale agli anni Cinquanta, quando la presenza di alcuni religiosi di grande cultura e di eguale prestigio aveva fatto un centro della vita spirituale e della vicenda intellettuale dell’estremo Ponente Ligure.

 Riceviamo da un amico russo una lunga e bellissima lettera, nella quale – prendendo spunto dalle reazioni suscitate in ambito cristiano in seguito alla restituzione di Santa Sofia al culto islamico – egli rileva una differenza sostanziale tra quelle che si sono manifestate nella ortodossia e quelle proprie invece del cattolicesimo, o – più in generale – dell’Occidente.

 Il nostro amico Gianni Donaudi è riuscito a compiere l’ennesimo miracolo, dando alle stampe ancora un numero di “Emozioni”, una delle migliori e più originali pubblicazioni periodiche dello “underground” italiano.

 Il nostro amico Gianni Donaudi è riuscito a compiere l’ennesimo miracolo, dando alle stampe ancora un numero di “Emozioni”, una delle migliori e più originali pubblicazioni periodiche dello “underground” italiano.

 Se Conte fosse veramente un uomo di sinistra, o quanto meno un autentico democratico, come lo viene qualificando disinvoltamente padre Eugenio Scalfari nelle sue prediche domenicali, dovrebbe preoccuparsi, dal momento che il professor Cacciari, massimo esponente del pensiero progressista, mette in dubbio le sue credenziali. Tanto più che l’ex sindaco di Venezia lo fa esprimendosi su “L’Espresso”: segno che la verità risulta difficile da nascondere, e negarla è come “nascondere il sole con un dito” (così si dice nel nostro paese di adozione).

 Sabato scorso, Berlino è stata teatro di una grande manifestazione, cui hanno partecipato secondo i promotori un milione di persone, e secondo la polizia soltanto ventimila. Questa abissale disparità nella misurazione rivela che la discordia tra il governo ed i suoi oppositori è ormai giunta alla guerra psicologica.

 Nei giorni scorsi, avevamo riferito del fatto che Chiappori, sindaco di Diano Marina e leghista della prima ora, si era presentato alle elezioni regionali della Liguria su di una linea di rivendicazione autonomistica radicale. Chiappori ed i suoi seguaci non postulano apertamente la secessione, ma richiedono per Genova lo statuto speciale. A questo riguardo, si deve notare che a suo tempo, come ugualmente ci era toccato di commentare dal capoluogo, il Consiglio Regionale aveva unanimemente richiesto al governo un ampliamento delle materie riservate alla competenza di questo ente locale.

 Se una epidemia determina l’adozione di misure che non hanno alcun carattere sanitario, ma comportano limitazioni delle libertà dei diritti dei cittadini prive di ogni rapporto con le necessità profilattiche, ciò significa che la diffusione di una malattia contagiosa non esiste, oppure è stata esagerata, in modo da usarla quale pretesto, precisamente al fine di distruggere lo stato di diritto.

 Il Presidente del Consiglio ha finalmente reso pubblico il contenuto dei verbali delle riunioni celebrate dal Comitato Tecnico-Scientifico espressamente istituito – come abbiamo notato in un nostro precedente articolo – per disporre le misure necessarie al contrasto dell’attuale epidemia.

 Un magnante ucraino, con residenza nel Principato di Monaco e cittadinanza dell’isola di Grenada (nei Caraibi), ha comprato – la cifra pagata non è nota, ma deve trattarsi di una somma enorme, tanto più che il precedente proprietario era una immobiliare – l’isola della Gallinara, una delle tre poste davanti alla costa della Liguria: le altre sono l’isola di Bergeggi e l’isola del Tino.

 Quanto sta avvenendo in Spagna dimostra come le vicende di questo paese siano vincolate con le nostre: non soltanto per via del trattato di Castel Cambrese, né in quanto l’avvento nel 1442 di Alfonso di Aragona sul trono di Napoli determinò la nota influenza del costume spagnolesco sull’Italia meridionale.

 Il giovane frate, partito dalla nostra città dopo avervi esercitato il suo ministero nel clero secolare, è ora assegnato ad un convento che fa parte integrante di una prestigiosa università, cui presta non soltanto l’assistenza spirituale per docenti e discenti, ma anche il collegamento con l’ambito delle scienze religiose.

 Padre Livio Fanzaga sta propagandando dalla sua radio un libro, scritto da uno studioso di medicina, in cui si accredita la tesi secondo la quale l’attuale epidemia sarebbe stata provocata dai cinesi come una forma di guerra batteriologica contro l’Occidente, o quanto meno la sua diffusione costituirebbe il risultato di un errore compiuto dai militari dell’ “esercito popolare di liberazione” nel predisporre le armi necessarie a combattere tale conflitto.

 L’annunzio da parte del sindaco di Roma della sua ricandidatura segna un’altra tappa nel “descensus averni” cui è destinato il partito ex comunista.

 L’annunzio da parte del sindaco di Roma della sua ricandidatura segna un’altra tappa nel “descensus averni” cui è destinato il partito ex comunista.

 La città di Managua, capitale del Nicaragua, nostro paese di adozione, ha come santo patrono San Michele, ma non lo festeggia.

 Il nostro amico, collega e concittadino Marco Ansaldo, originario di Camogli, è già entrato con pieno merito nella confidenza del nuovo arcivescovo di Genova, padre Tasca, come già lo è stato con il predecessore, monsignor Bagnasco.

 Il governo è intento a magnificarsi, come se non bastasse l’adulazione dei giornalisti, veramente degna del “Min.Cul.Pop.” del “ventennio”, per avere partorito il decreto detto “di agosto”.

 A chi deve rendere conto uno studioso, non importa quale sia la sua disciplina, quale autorità è incaricata di valutare la veridicità delle sue scoperte e la serietà delle sue ricerche? Unicamente l’autorità scientifica.

 La dottoressa Luciana Lamorgese, privando i nostri giovani del loro passatempo preferito, cioè la frequentazione dei locali notturni, li chiama ad una mobilitazione nel nome del bene comune.

 La notizia più importante non è che la Procura della Repubblica di Roma abbia promosso un procedimento penale contro Conte ed una pletora dei suoi ministri; né che tra i reati per cui costoro vengono processati vi sia l’attentato alla Costituzione: il che significa che è attualmente in atto un tentativo di colpo di stato.

 Adriano Sofri ha scritto un articolo che sembra uscito dalla penna di un professore positivista dell’Ottocento, in cui si coglie più o meno questo ragionamento: i cattolici, a cominciare dal papa, sono dediti ad ogni sorta di superstizione ridicola, che può sfociare in due risultati. O il progresso farà giustizia di tutte queste manifestazioni di credulità e di arretratezza culturale, oppure la loro persistenza è destinata a generare forme di fanatismo tali da mettere in pericolo la convivenza civile, ed in particolare l’incolumità dei non credenti.

 Cara Anna, ti racconto un mio viaggio a Nizza.

 Il vecchio Winston Churchill, lasciate tutte le altre cariche pubbliche, mantenne soltanto, finché visse, quella di componente del Consiglio della Corona, di cui fanno parte alcuni ex primi ministri ed altri personaggi già rivestiti di altissime responsabilità istituzionali.

 Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ha rigettato l’istanza di sospensione presentata dall’associazione che riunisce i gestori di discoteche, riguardate dal provvedimento con cui ne è stata disposta la chiusura. Rimane naturalmente ancora da esprimere la valutazione della giurisdizione amministrativa sul merito, riguardante cioè la legittimità o l’illegittimità dell’atto impugnato.

 Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ha rigettato l’istanza di sospensione presentata dall’associazione che riunisce i gestori di discoteche, riguardate dal provvedimento con cui ne è stata disposta la chiusura. Rimane naturalmente ancora da esprimere la valutazione della giurisdizione amministrativa sul merito, riguardante cioè la legittimità o l’illegittimità dell’atto impugnato.

 Noi non abbiamo conosciuto personalmente ”Steve” Bannon, ma non sono mancati i contatti indiretti: la sua figura aleggiava come una presenza fantasmatica nella sala stampa della Santa Sede, dove venivano puntualmente riferite e commentate le trame di questo personaggio sinistro e misterioso.

 La dottoressa Luciana Lamorgese, avendo alle spalle una lunga e gloriosa carriera nell’alta amministrazione pubblica, dovrebbe conoscere bene il ramo del diritto che costituisce per i funzionari dello stato lo strumento quotidiano del loro lavoro.

 I partiti della opposizione di destra hanno richiesto formalmente al governo italiano di prendere posizione in favore dell’opposizione bielorussa, conformandosi con la posizione assunta dall’Unione Europea, che considera falso il risultato elettorale proclamato in quel paese.

 Abbiamo conosciuto di persona Arrigo Levi solo quando, avendo ricevuto un riconoscimento da parte dell’Amministrazione Provinciale di Imperia, tenne a Sanremo un “lectio magistralis” sull’Europa, in cui spiegò lucidamente – fondandosi sulla sua cultura cosmopolita – le radici dell’avversione tanto da parte dei dirigenti britannici come da parte del generale De Gaulle, nei riguardi del processo unitario.

 Succede a volte che anche i più brillanti analisti, capaci di cogliere ogni aspetto della situazione presente di una zona del mondo, non riescano però ad inquadrarla correttamente nei suoi precedenti storici.

 Una delle istituzioni con cui i “vaticanisti” devono loro malgrado familiarizzarsi è il cosiddetto “embargo”, che funziona in questo modo: alcuni documenti possono essere visionati, ma fino ad una certa ora è vietato diffonderne il contenuto.

 Monsignor Pedro Casaldaliga y Pla ha avuto un funerale nel Mato Grosso, e ne avrà un altro a Barcellona in quanto catalano, era indipendentista.

 Il “Dio che atterra e suscita” ci ha concesso di assistere in questa vita alla fine del “partito trasversale”, detto anche “superpartito”, che dalla fine della Seconda Guerra Mondiale – anzi fin dalla costituzione del Comitato di Liberazione Nazionale – succedendosi alla sua guida tre diverse generazioni di dirigenti della destra e della “sinistra” – aveva dominato le vicende politiche di Imperia, e successivamente – grazie ad un contagio partito dal Ponente – della Liguria.

 La Messa in latino, o per meglio dire la Messa secondo il “vetus ordo” preconciliare, diversa da quella celebrata attualmente in questa lingua quando vi assistono dei fedeli di diversa espressione, è ospitata ad Imperia nella chiesa dell’Annunziata di piazza Ulisse Calvi, detta anche “la chiesa dei frati”, che vanta una lunga storia di contrapposizione rispetto a quella parrocchiale di San Giovanni Battista.

 La decisione del tribunale amministrativo della Sicilia con cui è stata disposta la sospensione dell’esecuzione dell’atto emanato dal “governatore” Musumeci ed impugnato dal governo nazionale, che ordinava il trasferimento per motivi di profilassi dei migranti attualmente ospitati nell’isola verso strutture situate in altre Regioni, crea un problema giuridico di ardua soluzione: o lo si accetta come un cambiamento irreparabile nell’orientamento della giurisprudenza, tale che la futura attività giurisdizionale debba necessariamente conformarsi con esso, oppure il tribunale ha inteso disporre un trattamento eccezionale di favore nei confronti del governo.

 Il primo viaggio di stato compiuto da un papa nell’era moderna costituì un evento così memorabile da ispirare un’opera letteraria: “Il pellegrino apostolico”, di Vincenzo Monti. Il quale era peraltro il poeta della corte pontificia, di cui esaltò nella “Basvilliana” l’opposizione alla Rivoluzione Francese.

 I seguaci dell’antica religione, precedente alla cristianizzazione, sono ancora chiamati con il termine spregiativo usato quando già la popolazione delle città risultò composta completamente da convertiti: “pagani” significa letteralmente “abitanti dei villaggi”.

 Può succedere che un giornale ospiti, nella sua pagina dei commenti, l’espressione di opinioni divergenti.

 Sabato cinque settembre, si confronteranno a Roma due Italie: quella del governo e quella dell’opposizione.

 Una regola del giornalismo dice: “non” fa notizia ”il cane che morde l’uomo, ma l’uomo che morde il cane”.

 Essendoci recati ad assolvere il precetto festivo, per la seconda volta, presso la chiesa dell’Annunziata di Imperia Oneglia, dove la Messa domenicale viene celebrata secondo il “vetus ordo”, siamo stati pregati cortesemente dal dottor Pavan Bresciano, che promuove da tempo queste funzioni, di dedicare un articolo alle persone abitualmente presenti. Non è però corretto intervistare chi non lo richieda, oppure ne sia richiesto, trattandosi di una personalità pubblica.

 Un argomento che la saggistica dovrebbe approfondire per spiegare in quale modo la Cina “comunista” stia realizzando il disegno, concepito da Lenin, di conquistare l’Europa passando per l’Africa, è quello riguardante le differenze tra il vecchio colonialismo europeo ed il nuovo colonialismo praticato dalla potenza emergente dell’Asia.

 Si trattava di uno degli ultimi personaggi tipici della nostra città, anche se di recente aveva spostato il centro della sua azione prima su Sanremo, poi su Genova, dove alcuni compaesani erano stati stupiti di averlo incontrato, e ancora più di averne constatato l’inserimento nell’ambiente “underground”, grazie alle sue doti camaleontiche di factotum.

 Nel 1944, molti abitanti dell’Italia occupata dovevano andare in giro portando con sé due lasciapassare, di cui uno rilasciato dai tedeschi e l’altro dai partigiani, facendo attenzione a non confonderli.

 Il periodico “Sputnik”, edito in italiano dalla Russia, ha chiesto di intervistare Giacomo Chiappori, sindaco di Diano Marina, leghista dissidente e candidato alla presidenza della Regione Liguria formalmente per gli autonomisti, in pratica per gli indipendentisti.

 Il cardinale Segretario di Stato, Sua Eminenza Pietro Parolin, ha ordinato in una sola celebrazione ben ventisei nuovi sacerdoti italiani, tutti appartenenti all’Opus Dei.

 La prima testimonianza della presenza della nostra famiglia in questa Città risale al 1388, quando tale Giacomo Languasco venne inviato a Genova, presso il Doge Antoniotto Andorno, per richiedere una attenuazione dei tributi dovuti alla “Dominante”.

 La linea imposta dal Gruppo Editoriale Gedi, anche se vi sono ancora dei giornalisti capaci di difendere la propria indipendenza e la propria professionalità, in grado dunque di andare controcorrente, è ben precisa: visto che Conte è il nuovo Cavour (Scalfari “dixit”), i democratici devono sostenerlo disciplinatamente; “perinde ac cadaver”, come direbbe padre Bergoglio S.J. al “fondatore” quando va a confessarsi.

 I quattro assassini di Colleferro, i quali meditano sulle loro malefatte in prigione, devono essersi sentiti particolarmente frustrati udendo che Salvini li definiva “vigliacchi”, auspicando per giunta una loro condanna all’ergastolo.

 Un amico ci segnala che circola ancora insistentemente, nell’universo della pubblicistica tradizionalista, un articolo redatto dall’ineffabile Roberto de Mattei a commento della dichiarazione congiunta firmata ad Abu Dhabi dal papa insieme con l’imam di Al Azhar, Ahmed Al-Tayyib, il quattro febbraio dell’anno scorso.

 Il passaggio di proprietà de “La Repubblica” dall’ingegnere De Benedetti alla Fiat ha segnato, come era inevitabile, un cambiamento nella sua linea politica: difficile, in verità, da percepire, in quanto non tocca tanto le vicende italiane, quanto piuttosto le questioni internazionali.

 “La Repubblica” non ha dato notizia, almeno nella sua edizione nazionale, della ripetizione del miracolo di San Gennaro.

 Si avvicina un altro anniversario della breccia di Porta Pia, portando con sé la constatazione del fatto che le altre grandi date, successive a quella del 1870 e iscritte nelle memorie nazionali, hanno determinato nuove contrapposizioni e nuove ferite, ugualmente difficili da rimarginare.

 Il paese basco comprendeva in origine anche la Navarra, dove si parla la lingua detta “euskara” come in tutte le altre province, divise dal confine tra la Spagna e la Mancia.

 Due distinti episodi, avvenuti nell’arco di poche ore, danno la misura di come lo scontro tra le opposte fazioni si stia radicalizzando su entrambe le sponde del Tevere: il cardinale Becciu, già estromesso dalla Segreteria di Stato, conclude ingloriosamente la sua carriera ecclesiastica, travolto da uno scandalo causato da chi evidentemente crede che sia ancora tempo di piccole furbizie e ruberie.

 L’amico dottor Domizio Cipriani, italiano residente da moltissimi anni nel Principato di Monaco, che ha guadagnato – grazie al suo impegno tanto nel campo finanziario internazionale quanto nelle attività svolte quale mecenate filantropo – l’accesso al ristretto ed elitario “milieu” della famiglia regnante dei Grimaldi, sottopone alla nostra attenzione il testo della convenzione stipulata tra l’Ordine dei Templari del Principato, di cui egli è Gran Maestro, ed una università italiana.

 Siamo l’unico giornale europeo in grado di commentare quanto nella giornata del due ottobre ha dichiarato pubblicamente a Buenos Aires il dottor Jorge Sonnante a proposito del Papa e della situazione in Vaticano.

 Il Sindaco di Imperia, ringalluzzito dalla vittoria elettorale del suo amico — nemico Toti, nonché del nipote ("parenti serpenti"), ne ha fatto un'altra delle sue: per vessare ulteriormente i pochi superstiti commercianti del mercato coperto di piazza Doria - ormai ridotti ad esigua schiera, pallido ricordo dei tempi the furono - li ha fatti multare per avere lasciato i loro furgoni nel vicino parcheggio, riservato alle auto (possibilmente di colore blu).

 Confinati come siamo, per volontà del collega Alvaro Martino, nella nostra remota provincia di confine, possiamo soltanto osservare da lontano quanto avviene laddove si esercita il potere.

 E' una fortuna arrestarsi all'analisi della nuova Enciclica del Papa con alcuni giorni di ritardo rispetto alla sua pubblicazione, in quanto possiamo così partire da una constatazione molto preoccupante: la principale emittente cattolica italiana – non essendo tale la Radio Vaticana – non ha ancora fatto riferimento al suo contenuto mentre tutti i mezzi di comunicazione che fanno capo - direttamente o indirettamente – alla Chiesa si prodigano nel commentare questo documento, da Erba si percepisce soltanto un silenzio assordante.

 In questo angolo di provincia, occorre prestare attenzione a quanto succede per cogliere le grandi tendenze che si manifestano a livello nazionale ed internazionale.

 La conversazione con il nostro vecchio amico, veterano di tante battaglie politiche, spazia dalle recenti esperienze personali e dalle informazioni che se ne possono trarre ad una valutazione della situazione dell’Italia e del mondo.

 Ci dispiace constatare,da parte di uno studioso serio e di un uomo brillante quale è il professor Diego Fusaro, una evidente mancanza di onestà intellettuale, palesata dalla sua analisi della recente Enciclica.

 Mentre scriviamo, la radio annunzia le nuove misure “profilattiche”, introdotte mediante un altro decreto del Presidente del Consiglio.

 “Lady Becciu” è attesa nelle segrete del Vaticano.

 Abbiamo analizzato la lista dei finanziatori del “partito” di Toti, cioè – più prosaicamente – di quanti hanno pagato la sua dispendiosa campagna elettorale.

 La Repubblica” ha inopinatamente deciso di sostenere la candidatura di Carlo Calenda a sindaco di Roma.

 I dirigenti del gruppo editoriale che faceva capo all’ingegner De Benedetti devono essersi resi conto dell’infortunio in cui erano caduti all’epoca in cui si consumava il dramma della Catalogna, con un governo eletto dal popolo destituito a causa di un asserito atto illegittimo, ed i suoi dirigenti arrestati o costretti all’esilio.

 Chi – come anche noi – ha militato nel movimento dei lavoratori, si è sentito rivolgere infinite volte dai compagni più anziani la frase: “vedrai il nostro governo?”. Il “nostro” governo è venuto, ma non lo vediamo.

 Si moltiplicano, su tutti i mezzi di comunicazione, le analisi di tipo filosofico sulla epidemia.

 Quando si stipula una alleanza, si deve tenere conto delle esigenze proprie di coloro con cui essa viene stabilita.

 Il cardinale Müller, ancora scottato per la perdita del posto di Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, è sceso in campo contro il Papa sulla questione delle unioni civili tra gli omosessuali, aggiungendo la sua voce a quella del collega Burke.

 La notizia più grave delle ultime ore non è quella che riguarda la rovina – decretata dal governo – di alcune categorie economiche, né quella della guerriglia urbana di Roma e di Napoli, in cui si rivela la preparazione militare di quanti la mettono in atto, bensì la domanda, rivolta da Mattarella ai vertici militari, in merito a quale atteggiamento essi intendano assumere nel caso di una insurrezione interna.

 L’indipendenza dell’Algeria non venne riconosciuta dai socialisti di Guy Mollet, né tanto meno dai comunisti di Maurice Thorez, bensì da un generale reazionario quale era Charles De Gaulle.

 Spiace constatare come anche gli studiosi più seri – tra cui si annovera indubbiamente Bernard-Henry Lévy, presi dalla loro “vis polemica” – cadano a volte nell’errore consistente nell’attribuire a quanti pensano diversamente delle idee mai da costoro espresse o concepite.

 È veramente un peccato che sia già morto Mario Monicelli, che avrebbe saputo trarre dalla vicenda tragicomica della mancata manifestazione di Milano un film degno di “Vogliamo i colonnelli”.

 Evgenij Primakov è il presidente del centro culturale russo di Roma, che opera di fatto come una ambasciata parallela, procurando alle autorità del suo Paese quei contatti e quei rapporti informali necessari per estenderne l’influenza. Il ruolo di Primakov è infatti precisamente quello di un “agente di influenza”.

 Tra le reazioni alla strage di Nizza, ve ne sono due in particolare che rivelano lo “zeit geist” dell’Occidente.

 Conte ha affermato in Parlamento che non sappiamo quali saranno le caratteristiche della nuova Italia, ma certamente sarà molto diversa dall’attuale.

 Negli Atti degli Apostoli, troviamo il racconto della competizione tra San Pietro e Simon Mago. Probabilmente, costui era superiore – sul piano della conoscenza umana, e più precisamente nel campo della sapienza esoterica – rispetto al povero pescatore di Galilea, e contava sulle risorse intellettuali che per l’appunto gli permettevano di praticare la magia.

 Il Ristorante “Braccioforte”, già “Osteria della Marina” (della quale si conserva gelosamente l’insegna, come venerata reliquia delle sue origini, risalenti al 1892), è sempre stato al centro delle vicende storiche della città di Oneglia, fin da quando era scenario delle concioni del giovane Mussolini, redattore del giornale socialista “La Lima”, la cui sede si trovava anch’essa sotto i portici di Calata Cuneo.

 L’America si è svegliata, come avevamo previsto, con due presidenti.

 Molti commentatori europei, ed in particolare italiani, si sono stupiti perché una parte notevole degli operai americani ha votato – come era già successo nel 2016 – per Trump.

 Per comprendere i motivi dell’ostilità dimostrata dalla più diffusa radio cattolica d’Italia nei riguardi del nuovo presidente degli Stati Uniti, non è necessario riconsiderare le posizioni assunte in tema di aborto e di unioni omosessuali da Biden e da Kamala Harris. Basta guardare la foto di gruppo del cosiddetto “ticket”.

 L’Istituto Storico della Resistenza di Imperia ha pubblicato un libro che inaugura un nuovo genere letterario: la commemorazione della commemorazione.

 Monsignor Viganò ha inviato ai fedeli una nuova enciclica, in cui traccia un parallelo tra l’elezione di Biden w quella di Bergoglio: frutto entrambe, a suo dire, di altrettanti brogli.

 “Deh peregrini, che pensosi andate, forse di cosa che non v’è presente”.

 Le notizie del giorno vengono l’una da Napoli e l’altra dalla Germania.

 I giornali hanno dato ampio spazio al “congresso” celebrato dal Movimento “pentastellato”, compiendo un’operazione intellettuale che si sarebbe definita un tempo come “cavare sangue da una rapa”.

 “Avvenire” ha espresso il dissenso della Chiesa italiana nei confronti delle posizioni assunte in merito all’epidemia da padre Livio Fanzaga.

 Il Comune di Imperia, insieme con quelli di Cuneo e di Nizza, ha deciso di riprendere l’assegnazione del “Flamalgal”, il premio annuale assegnato alle personalità della cultura che hanno meglio rappresentato l’identità comune delle nostre genti, unite dalle Alpi Marittime.

 La nostra città, di sera, assomiglia sempre più a quella del 1944.

 La costituzione di nuove entità, di nuovi soggetti transfrontalieri, espressione di identità non soltanto sacrificate nel processo di costruzione degli Stati nazionali, ma per di più divise tra essi e coinvolte nelle loro contrapposizioni malgrado tutti i rapporti culturali, economici e perfino familiari intessuti a disopra dei confini, deve uscire finalmente dall’ambito dell’utopia e dei contatti occasionali. Occorre però che questi soggetti assumano una loro espressione giuridica e istituzionale.

 La costituzione di nuove entità, di nuovi soggetti transfrontalieri, espressione di identità non soltanto sacrificate nel processo di costruzione degli Stati nazionali, ma per di più divise tra essi e coinvolte nelle loro contrapposizioni malgrado tutti i rapporti culturali, economici e perfino familiari intessuti a disopra dei confini, deve uscire finalmente dall’ambito dell’utopia e dei contatti occasionali. Occorre però che questi soggetti assumano una loro espressione giuridica e istituzionale.

 Quando il Papa Benedetto XVI si recò a visitare la comunità israelitica di Roma presso il suo “Tempio Maggiore”, rimanemmo impressionati dalla insistenza con cui il Rabbino Capo, dottor Riccardo Samuele Disegni, si riferì al silenzio osservato allorché, nell’ottobre del 1943 venne compiuto dai nazisti il rastrellamento nel ghetto, cui fece seguito la deportazione e lo sterminio di buona parte della comunità ebraica.

 Il trasferimento dell’accademia della nostra lingua braccese dalla tradizionale sede del ristorante “Braccioforte” all’edicola dei giornali di Milvia, sita in piazza San Giovanni, pur trattandosi di una misura temporanea, dovuta all’emergenza dell’epidemia, reca con sé diversi significati.

 Le notizie più dettagliate e puntuali sulla battaglia legale ingaggiata da Trump per mantenersi alla presidenza, diretta con indubbia abilità da Rudolph Giuliani, vengono diffuse anche in Europa da una emittente televisiva di Nuova York, che trasmette nelle principali lingue straniere, tra cui anche l’italiano. Questo mezzo di comunicazione sociale non dispone di una sede fisica nel nostro Paese, ma ne ha una in Francia.

 La televisione nazionale della Germania, che trasmette da Berlino – cioè dalle terre della Riforma Protestante – ha dedicato un ampio servizio al Principato di Seborga.

 I giornali hanno dedicato alla morte di Maradona più pagine che a quella del Papa, cioè all’evento cui è destinata tradizionalmente la più ampia copertura.

 La professoressa Paola Severino, che fu ottimo ministro della Giustizia, interviene su “La Repubblica” del primo dicembre sulla “vexata quaestio” del rapporto tra lo Stato e le Regioni. Spiace constatare un dissenso pressoché totale con una studiosa di tale prestigio, la cui conoscenza del diritto pubblico si è certamente corroborata con l’esercizio del governo.

 Tre notizie dei giorni scorsi ci aiutano a spiegare l’atteggiamento del Governo italiano nei riguardi di quanto avviene al di fuori dei nostri confini.

 Lettera aperta a un Monsignore del Vaticano.

 Valéry Giscard D’Estaing è morto, e padre Fanzaga non ha perso l’occasione per criticare la sua memoria nel nome del tradizionalismo cattolico.

 Lo stuolo di prelati della Chiesa di Oriente, guidati dal futuro cardinale Bessarione, giunti al Concilio di Firenze per stipulare la riunificazione con quella di Occidente, date le precarie condizioni in cui versava l’Impero Bizantino, ormai prossimo a cadere nelle mani dei turchi, vennero mantenuti a spese del Papa e dei vescovi italiani.

 Mata Hari perse la vita perché non si era accorta, potendo mantenere durante la guerra un livello di vita agiato, e soprattutto trovandosi inserita in una sorta di nicchia, in cui non la raggiungeva l’eco delle cannonate e la disperazione della strage consumata fino alle porte di Parigi, che la “Belle Epoque” era definitivamente tramontata. Vale la pena ricordare che durante gli ultimi decenni dell’Ottocento e all’inizio del nuovo secolo nessuno aveva usato questa espressione. Essa venne coniata più tardi, a causa della nostalgia del tempo di pace.

 Il gruppo di fedeli cattolici di New Orleans che per fare giungere fino al Papa il proprio appello per ottenere giustizia in un asserito caso di pedofilia del clero (l’ennesimo negli Stati Uniti) ha acquistato una pagina de “La Repubblica” risulta certamente bene informato sulle abitudini di Bergoglio, il quale consulta ogni giorno tale quotidiano, privilegiandolo nella “mazzetta” regolarmente recapitata a Santa Marta dalla segreteria personale.

 Sull’ultimo numero de “L’Espresso”, Renzo Guolo critica la nuova legge, che la Francia sta per emanare, con cui si conferisce al locale “Consiglio del Culto Islamico” il potere di designare i suoi ministri del culto. Poiché però non esiste Oltralpe una facoltà teologica, presso la quale gli “imam” si possano laureare, il Consiglio dovrà inviare i candidati in altri Paesi, dove esistono queste istituzioni accademiche.

 La Francia si affaccia sul Mediterraneo con due città: Marsiglia e Nizza. Il capoluogo della Provenza, famoso per il suo "milieu" e per il "réservé", che ha acceso le fantasie letterarie connesse con la figura immaginaria del Conte di Montecristo, guarda - più che verso il meridione - in direzione del levante, pieno com'è non soltanto di italiani e di spagnoli, ma anche di arabi, di greci e di armeni. Nizza, invece, era legata alle memorie della "Belle Epoque", all'incontro con i mari caldi e con le spiagge assolate dei primi turisti, provenienti dalle brume del nord.

 Vladimiro Ilic Ulianov, detto Lenin, potè realizzare la rivoluzione russa sulla base di una conoscenza molto accurata della realtà economica e sociale del Paese, acquisita applicando al suo studio i canoni del pensiero marxista.

 Sull’ultimo numero de “L’Espresso”, Renzo Guolo critica la nuova legge, che la Francia sta per emanare, con cui si conferisce al locale “Consiglio del Culto Islamico” il potere di designare i suoi ministri del culto. Poiché però non esiste Oltralpe una facoltà teologica, presso la quale gli “imam” si possano laureare, il Consiglio dovrà inviare i candidati in altri Paesi, dove esistono queste istituzioni accademiche.

 Se ancora ci fosse stato bisogno di una prova della "terzomondizzazione" dell'Italia, la coppia apulo-partenopea composta da Conte e Di Maio l'ha offerta alle diplomazie ed alla opinione pubblica internazionale con la sua spettacolare trasferta a Bengasi.

 Il miracolo di San Gennaro non si è ripetuto, e la plebe napoletana ne ha tratto inevitabilmente dei presagi infausti.

 Le esportazioni provenienti dall'Italia e dagli altri Paesi dell'Europa continentale dirette verso la Gran Bretagna sono salve. Lo "status" di questa nazione, dal punto di vsita dei rapporti commerciali, sarà uguale a quello della Svizzera, della Norvegia e dell'Islanda, cioè di quanti non hanno voluto partecipare al processo di unità politica del continente.

 Si moltiplicano sui "massmedia", e specialmente su internet, le voci di quanti prendono spunto dall'accordo tra la Santa Sede e la Cina sulla nomina dei vescovi per attaccare il Papa, e con lui l'intera dirigenza del Vaticano.

 Il processo per la responsabilità civile relativo al crollo del ponte "Morandi" di Genova è giunto alla sentenza di prima istanza, nella quale si stabilisce che il disastro è stato causato dalla carenza di manutenzione ordinaria, notoriamente a carico del titolare della concessione, mentre la responsabilità per la manutenzione straordinaria spetta al proprietario, vale a dire allo Stato.

 Quando le ricorrenze religiose impongono al Papa di pronunziare diversi discorsi nel volgere di pochi giorni, Bergoglio è solito sceglierne uno per esprimere la sua ispirazione ideale ed i suoi intenti programmatici, limitandosi negli altri casi ad espressioni di circostanza.

 Quando Maria Teresa Anfossi, insieme con un gruppo di amici, animati dallo spirito cosmopolita che soffia su Ventimiglia attraverso il confine con la Francia, decisero di promuovere nella loro città un centro di cultura ebraica, all'insegna dell'associazione Italia-Israele, forse l'unico al mondo diretto, gestito e animato unicamente da gentili (non esiste infatti "in loco" nessuna presenza di israeliti), l'iniziativa venne considerata come un'idea originale, destinata tutt'al più ad ospitare qualche conferenza erudita, o qualche presentazione di nuovi libri. Tali eventi si sono comunque svolti regolarmente, con un ottimo successo di pubblico. Il che non era comunque scontato, non essendo sempre gli argomenti trattati di facile comprensione per un pubblico pur sempre provinciale, benchè tradizionalmente aperto all'attualità internazionale. Per non parlare dell'opera di assistenza svolta con discrezione ma con efficacia in favore di chi doveva attraversare il confine, nell'una e nell'altra direzione.

 Il trenta dicembre dell'anno 2020 doveva segnare, nelle sue intenzioni, il trionfo di Renzi. E' stato invece la sua Waterloo. Così finiscono i Napoleoni da manicomio. I quali, inebriati dalla loro identificazione con l'imperatore, non calcolano mai i rapporti di forze. In realtà, non li aveva calcolati nemmeno il "corso magno", ma almeno la sua rovina fu gloriosa, mentre quella del "rottamatore" risulta soltanto penosa. Gli rimangono la villa nella campagna toscana e la lussuosa "garçonnière" affacciata su Piazza della Signoria. Se questi sono i suoi nemici, Conte può dormire tranquillo.

 Mentre scriviamo, non è ancora possibile valutare quale sia la vera natura della intimazione rivolta da Renzi a Conte per il tramite della Bellanova, di cui le biografie ufficiali dicono trattarsi di una bracciante. Questa prosperosa popolana meridionale possiede certamente il cosiddetto "physique du role", il che dovrebbe dare al suo gesto una patina di autenticità. Era infatti da tempo immemorabile che i lavoratori manuali non accedevano ai vertici della sinistra. Poichè però proprio non si capisce che cosa c'entrino i renziani con la sinistra, si può ragionevolmente sospettare che la ministra venga usata come uno specchietto per le allodole.

 Il Papa ha deciso, con un suo "motu proprio", di trasferire alla amministrazione del patrimonio della Sede Apostolica, guidata da monsignor Nunzio Galantino, uomo di sua assoluta fiducia, la gestione dei fondi fino ad ora affidati alla Segreteria di Stato.

 "La Repubblica" del 28 dicembre riporta l'aneddoto, riferito a Konrad Adenauer, secondo cui il cancelliere, quqando attraversava l'Elba, che divide la Germania Occidentale da quella Orientale, diceva di essere entrato nell'Asia. Questo, naturalmente, non gli faceva piacere. Dalle finestre della sua casa, affacciata sul Reno, si poteva vedere la Francia.

 La famosa scena della "Scuola di Atene", dipinta da Raffaello nelle sue stanze del Vaticano, in cui Platone indica il cielo della trascendenza, e Aristotele addita la terra, in cui risiede l'immanenza, potrebbe essere adottata come rappresentazione della situazione attuale della Chiesa. Che per la prima volta nella sua storia - salvo il breve periodo di pochi mesi trascorso tra la rinunzia di Celestino V e la sua morte (procurata, secondo alcuni, dal successore Bonifacio VIII), ha due diversi pontefici: non già, come avvenuto più volte, un papa ed un antipapa. In questo caso, infatti, si dava una reciproca negazione della altrui legittimità, e ciascuno asseriva di essere il vero capo visibile della Chiesa.

 Probabilmente, il tentativo, esperito da Conte, di costituire una dittatura personale si può considerare fallito. Con le dimissioni delle due ministre renziane, la crisi di Governo è aperta, anche se per formalizzarla il Presidente del Consiglio volesse - come è sua facoltà - provocare un dibattito ed un voto del Parlamento. E' tuttavia escluso che qualche transfuga, comprato da Casalino supplisca ai voti venuti meno alla maggioranza. Il già potentissimo Tigellino di Conte si è ormai ridotto a fare il sensale in quel parco buoi cui il suo padrone ha ridotto le Camere. Se anche fossero stati comprati dei senatori, l'obbligo costituzionale delle dimissioni sarebbe valso comunque, non esistendo più la maggioranza sulla quale il Governo si era costituito.

 Il professor Galli Della Loggia è intervenuto con un articolo sul "Corriere della Sera" nel dibattito riguardante l'attuale pontificato. Lo scritto dell'illustre studioso contiene due distinte affermazioni, l'una delle quali smentisce implicitamente l'altra.

 Il prossimo venti gennaio, quando Biden si insedierà alla Casa Bianca, assisteremo ad una restaurazione. Non già nel senso che venga ripristinato un vecchio ordine reazionario, ma in quanto qualcuno si illuderà di assistere alla rinascita di una America ormai inesistente, fin da quando Trump ha infranto la regola della "correttezza politica" in base alla quale i due partiti tradizionali condividevano lo stesso sistema istituzionale e sociale, disputando soltanto sulle misure necessarie per migliorarlo.

 I "socialmedia" americani hanno oscurato Trump, e con lui tutti i suoi seguaci.

 La rottura, ormai consumata, tra i democratici ed i renziani esprime un dissidio ideologico profondo ed insanabile come quello che a suo tempo contrappose i fascisti e gli antifascisti, i socialcomunisti ed i fautori dell'Occidente. Zingaretti taccia di irresponsabilità i suoi ex compagni di partito in quanto - a suo dire - essi aggravano la crisi economica scoraggiando gli investimenti in Italia con la destabilizzazione indotta dalla crisi di governo.

 Tra le tante leggende "metropolitane" di Roma, vi è quella detta della "maledizione del Quirinale". La sua origine risale al Venti Settembre. Che il palazzo di "Montecavallo" fosse già ipotecato dai piemontesi, era così risaputo da indurre le autorità del Vaticano a svuotarlo di tutto quanto poteva essere portato via. Nei giorni che trascorsero tra la fine disastrosa di Napoleone III a Sedan e l'apertura della Breccia di Porta Pia, una processione di carri trasportò tutti gli arredi della reggia pontificia nei sacri palazzi di Oltretevere.

 Per quanto possa sembrare strano, la notizia che meglio fa "pendant" a quella della rottura della maggioranza da cui era sostenuto il Governo italiano, e che innesca una crisi istituzionale già da molto tempo in incubazione, viene dal Texas: lo "Stato della stella solitaria", l'unico dell'Unione che cita espressamente nella propria costituzione il diritto alla secessione, ha iniziato la procedura per dare attuazione a questa facoltà: "cuius regio, eius religio". Al tempo dei nostri studi di storia, questa massima - codificata ed attuata con il Trattato di Westfalia - ci veniva additata dai vecchi maestri come "summum jus, summa iniuria". I professori dei nostri tempi, anche se nati nel nuovo secolo, avevano respirato l'Ottocento, e per loro tutto quanto poteva mettere in discussione l'unità nazionale suonava come una bestemmia. Sarebbe però bastato riflettere sulle conseguenze della pace stipulata nel 1648 per capire come la realizzazione di quel motto avesse rappresentato un male minore rispetto ai reciproci massacri perpetrati tra cattolici e protestanti, specialmente in Germania. Se oggi le due fedi vi convivono senza problemi, è perchè con il tempo si sono affermate delle identità diverse da quella religiosa.

 Quando finalmente - in un futuro tanto difficile da prevedere quanto inevitabile in prospettiva storica - avremo nella Chiesa cattolica le donne insignite del Sacramento dell'Ordine nel grado presbiteriale, la decisione, annunziata dal Papa, di accoglierle negli Ordini minori dell'Ostiariato e dell'Accolitato verrà ricordata come un antefatto fondamentale.

 I "socialmedia" americani hanno oscurato Trump, e con lui tutti i suoi seguaci.

 In uno Stato di diritto, il diritto viene tenuto tautologicamente nella massima considerazione. Ciò vale a maggior ragione per la "patria del diritto", quale si vanta di essere l'Italia. Proprio per questo, addolora e stupisce constatare come soltanto venga sfacciatamente violata la stessa Costituzione, ma come tale situazione non sia denunziata neanche dalla opposizione: la quale, in ogni democrazia, ha precisamente il compito di vigilare sul rispetto delle regole che dovrebbero essere condivise.

 Il cardinale Crescenzio Sepe è uomo molto legato alle sue radici a Carinaro, paese dell'agro aversano che gli ha dato i natali, ha finanziato il restauro della chiesa parrocchiale, dove campeggia una lapide marmorea che va dal pavimento fino alla volta, dedicata a ricordare la munificenza dell'illustre concittadino.

  Il giornalista è stato colpito dal triste spettacolo dei furgoni della polizia francese che riportano indietro quanti vengono intercettati e respinti. La situazione è tuttavia comparabile con quella del contrabbando di droga: giunge notizia dei carichi requisiti, ma non di quelli immessi nel mercato.

 La tragedia si è mescolata con la farsa, nel giorno in cui si sono celebrati i funerali della democrazia italiana: della quale, in realtà, rimaneva ormai soltanto un "flatus vitae", fin da quando essa aveva trovato in Conte non tanto il suo uccisore, quanto piuttosto - come sempre avviene in questi casi - il suo becchino.

 Gli intellettuali napoletani che avevano costituito nel 1799 la "Repubblica partenopea" finirono giustiziati sommariamente dai "lazzari", cioè da quegli stessi popolani di cui si proponevano di migliorare la condizione sociale.

 Monsignor Viganò è ritornato alla carica, sviluppando un ragionamento che - come si diceva un tempo - non fa una grinza: poichè Trump è stato defenestrato mediante un broglio elettorale, anche Bergoglio è stato designato con lo stesso sistema. Poichè però intanto si è riunito il conclave in quanto il suo predecessore si era dimesso, anche questo avvenimento è stato frutto di un complotto ordito dalla "deep church" (definizione coniata in analogia con il "deep state").

 Monsignor Viganò è ritornato alla carica, sviluppando un ragionamento che - come si diceva un tempo - non fa una grinza: poichè Trump è stato defenestrato mediante un broglio elettorale, anche Bergoglio è stato designato con lo stesso sistema. Poichè però intanto si è riunito il conclave in quanto il suo predecessore si era dimesso, anche questo avvenimento è stato frutto di un complotto ordito dalla "deep church" (definizione coniata in analogia con il "deep state").

 I giornali dedicano pagine e pagine alla crisi di governo. Chi - come noi - è più anziano, ricorda bene situazioni analoghe negli anni del primo centro-sinistra. Le tensioni, in quel tempo, si producevano tra le due anime della coalizione, una delle quali - composta dai socialisti e dai democristiani di sinistra - propugnava delle riforme più radicali, mentre l'altra si opponeva. La destra agiva dal canto suo come una corrente esterna di questa tendenza presente nella coalizione, e attraverso il terrorismo economico tentava - con successo - di sabotare l'unico tentativo serio di riformare l'Italia seguendo un disegno omogeneo e coerente: quello proprio della sinistra liberaldemocratica e cattolica. La battaglia decisiva fu sulla legge edilizia, ed il fatto di non essere riusciti a svincolare in linea di principio il diritto di edificare da quello di proprietà sul suolo ebbe come conseguenza non soltanto la distruzione del paesaggio italiano, ma soprattutto uno sviluppo urbanistico che prescindeva dalla corrispondente e necessaria espansione dei servizi sociali. L'errore commesso dai dirigenti comunisti fu quello di opporsi "in toto" a quel tentativo riformista. Se i seguaci di Togliatti avessero agito - analogamente alla destra - come corrente esterna della maggioranza, equilibrando la spinta conservatrice che veniva dalla parte opposta, i risultati di quella stagione sarebbero stati meno deludenti.

 I giornali dedicano pagine e pagine alla crisi di governo. Chi - come noi - è più anziano, ricorda bene situazioni analoghe negli anni del primo centro-sinistra. Le tensioni, in quel tempo, si producevano tra le due anime della coalizione, una delle quali - composta dai socialisti e dai democristiani di sinistra - propugnava delle riforme più radicali, mentre l'altra si opponeva. La destra agiva dal canto suo come una corrente esterna di questa tendenza presente nella coalizione, e attraverso il terrorismo economico tentava - con successo - di sabotare l'unico tentativo serio di riformare l'Italia seguendo un disegno omogeneo e coerente: quello proprio della sinistra liberaldemocratica e cattolica. La battaglia decisiva fu sulla legge edilizia, ed il fatto di non essere riusciti a svincolare in linea di principio il diritto di edificare da quello di proprietà sul suolo ebbe come conseguenza non soltanto la distruzione del paesaggio italiano, ma soprattutto uno sviluppo urbanistico che prescindeva dalla corrispondente e necessaria espansione dei servizi sociali. L'errore commesso dai dirigenti comunisti fu quello di opporsi "in toto" a quel tentativo riformista. Se i seguaci di Togliatti avessero agito - analogamente alla destra - come corrente esterna della maggioranza, equilibrando la spinta conservatrice che veniva dalla parte opposta, i risultati di quella stagione sarebbero stati meno deludenti.

 Nessuno, più di chi ha vissuto lungamente all'estero, in situazioni di grande pericolo e disagio, sa che cosa significa la dignità e l'onore del proprio Paese, e può dunque capire il dolore causato dal vederlo ridotto al rango di una semicolonia della Cina, prostituito per giunta a personaggi del livello di un Conte, di un Casalino, di un Arcuri o di un Benotti.

 Il grande Andrea Doria venne insignito dalla Repubblica di Genova - i cui cittadini sono altrettanto parchi nell'esprimersi quanto lo sono (proverbialmente) nell'amministrare le loro risorse economiche - con il titolo onorifico di "padre della patria". Il motivo di tale riconoscimento consistette nel fatto che "l'Ammiraglio" (questo era l'altro suo titolo) aveva preservato l'indipendenza del nostro glorioso stato regionale nel corso del Cinquecento, secolo in cui l'Italia passò dal predominio francese a quello spagnolo. Anche se, in realtà, la "Dominante" transitò da un sostanziale vassallaggio ad un altro. L'indipendenza venne comunque mantenuta, e questo non era per nulla scontato, come dimostra il fatto che il ducato di Milano la perse, entrando a far parte dei domini della corona di Spagna.

 Noi non abbiamo mai conosciuto personalmente il professor Mario Draghi, ma vi è un elemento della sua biografia che ce lo fa sentire vicino.

 Il professor Alberto Melloni ha riferito su "La Repubblica", formulando il suo commento, in merito al provvedimento disciplinare inflitto a padre Enzo Bianchi, il quale è stato trasferito a San Gimignano, dove la sua nuova residenza non potrà manifestare nessun riferimento, nè alla denominazione, nè addirittura alla segnaletica, al monastero di Bose. L'ex priore subisce dunque una sorta esproprio del marchio di origine, che gli apparterrebbe se non fosse vincolato dal voto di povertà.

 Carlo Azeglio Ciampi, quando ospitava al Quirinale un Capo di Stato estero, aveva l'abitudine di accompagnarlo sul "torrino", dove sventola la bandiera nazionale quando il Presidente della Repubblica si trova in sede. Dopo avere fatto contemplare il panorama, che pare sia migliore di quello offerto a chi si affaccia sul Pincio o sul Gianicolo, indicava la cupola di San Pietro e diceva al collega che dalla sua sede ufficiale non si poteva certamente scorgere il territorio di uno Stato estero (salvo nel caso del Principato di Monaco), nè tanto meno una capitale straniera. La conclusione consisteva in un implicito riconoscimento della difficoltà del ruolo conferito al nostro Presidente della Repubblica. Qualcuno misura questa difficoltà in base alla cosiddetta "larghezza del Tevere".

 Siamo rimasti gradevolmente sorpresi udendo dalla viva voce di padre Fanzaga un panegirico di Mario Draghi. Il Presidente del Consiglio incaricato lo merita d'altronde pienamente, e Dio ci perdonerà la vanità di sentirci modestamente coinvolti in questo insperato apprezzamento. Abbiamo più o meno l'età del nuovo Presidente del Consiglio, cui ci uniscono alcuni tratti biografici.

 C'è un proverbio anglosassone che certamente il professor Draghi conosce, avendo assimilato la cultura di quel mondo: "tu non puoi ritornare a casa". In effetti, quando si ritorna, la casa può essere ancora la stessa, ma nel tempo in cui non vi abbiamo abitato, siamo cambiati noi.

 La Catalogna ha votato per l'indipendenza. Il principio di autodeterminazione è un istituto giuridico introdotto nel diritto internazionale con la carta delle Nazioni Unite, approvata nel 1945, quando i rappresentanti di quarantanove Stati indipendenti (oggi sono diventati duecentosette), riuniti a San Francisco si proposero di evitare che in futuro la libertà dei popoli, calpestata durante la guerra dal fascismo italiano, dal nazismo tedesco e dal militarismo giapponese, venisse ancora negata.

 Riferiamo il contenuto di due distinte conversazioni con altrettanti amici personali, rappresentanti della Generalità di Catalogna ed impegnati nella causa della sua indipendenza, con i quali abbiamo avuto l'onore di condividere i momenti convulsi del referendum popolare per l'autodeterminazione. Non possiamo rivelare l'identità di questi dirigenti, e questo dà la misura della grave situazione in cui si trovano i patrioti della grande regione iberica, cui li uniscono tanti vincoli storici e culturali, nonchè la comunanza - in prospettiva storica - delle aspirazioni.

 Il Boccaccio raccontò la storia di Abraam Giudeo, il quale si convertì al cristianesimo avendo constatato come soltanto l'aiuto divino potesse salvare la Chiesa dalla corruzione del Vaticano. Se questo israelita ritornasse oggi a Roma, constaterebbe che l'assistenza dello Spirito Santo supplisce alla debbenaggine degli alti prelati.

 Ritorniamo ancora una volta sull'argomento del discorso tenuto da Draghi davanti alle Camere, e sull'analisi che ne ha fatto il professor Cacciari su "La Stampa".

 Eugenio Scalfari continua ad intrattenere i lettori con la sua ricerca di Dio. Ci auguriamo, e gli auguriamo, di trovarLo. Il problema consiste nel fatto che sta procedendo - a nostro modesto avviso - nella direzione sbagliata. Il "fondatore" pensa di trovare la prova dell'esistenza di Dio nelle scienze sperimentali, ed in particolare nella fisica quantistica.

 Durante la guerra, l'una o l'altra famiglia venivano avvertite della morte di un loro congiunto. Ora sembra di essere ritornati a quei tempi: non passa giorno senza che si sappia di qualche suicidio, causato dalla disperazione dovuta alla situazione sociale. La differenza con il passato consiste nel fatto che allora i caduti venivano onorati, divenendo - a prescindere dall'esito del conflitto - dei vincitori, accolti nel panteon delle glorie nazionali e locali. Sui monumenti, eretti dovunque in Europa, si possono ancora leggere - ad imperitura memoria - i loro nomi. Di quanti oggi si uccidono, viene occultato il gesto, e perfino il ricordo, trattandosi comunque di persone considerate emarginate e perdenti. Se nei loro confronti è doverosa l'umana pietà e comprensione, non possono comunque essere considerate un esempio da imitare. Tutti, infatti, abbiamo il dovere di vivere.

 Abbiamo disturbato il nostro vicino di casa musulmano, come sempre, per farci aggiustare il telefono cellulare. Il fratello minore ci ha detto che stava pregando, insieme con tutti gli altri componenti della famiglia già in età adulta, per il "magrib", cioè l'orazione del tramonto. Ci domandiamo quante siano le famiglie cristiane che si riuniscono per pregare in casa. Anche quelle che vanno a Messa insieme sono ormai molto rare. Non rimaneva dunque che congratularci con il nostro amico per la sua coerenza: ogni credente - almeno in teoria - dovrebbe essere anche praticante. Ci ha risposto che a scuola, nella sua classe, ci sono trenta giovani, di cui soltanto due - entrambi musulmani - dichiarano di credere nell'esistenza di Dio. Gli abbiamo domandato se per caso non confondesse gli atei con i non praticanti, ma ci ha informati che era stata svolta una apposita inchiesta di opinione, da cui è uscito precisamente il risultato da lui riferito.

 L'ambasciatore Attanasio è stato commemorato dal giornale elettronico musulmano "Al Nur" (che significa "La Luce"), edito in italiano, questo periodico, di cui si dice sia vicino ai "fratelli musulmani". Il nostro diplomatico, volendo contrarre matrimonio in Marocco con una signora di religione islamica, ha pronunziato la "shaada", cioè la professione di fede, abbracciando pubblicamente quella della sua consorte. Altrimenti, Attanasio avrebbe dovuto celebrare un matrimonio civile presso il Consolato di cui era titolare, oppure sposarsi in Italia con il rito religioso cattolico. Ciò, come ben sappiamo per esperienza personale, non richiede quale condizione la conversione del coniuge acattolico. La signora Attanasio esigeva verosimilmente che l'unione risultasse valida dal punto di vista della propria fede, ma l'ambasciatore in tanto poteva celebrare il matrimonio con il rito islamico solo dopo essersi preventivamente e pubblicamente convertito. A questo punto, però, Attanasio non poteva più essere considerato un cristiano. Nessuno, naturalmente, è autorizzato a sindacare le scelte personali che rientrano nell'ambito della libertà di coscienza, nè a metterne in discussione le motivazioni. Ci domandiamo però come i religiosi amici di Attanasio potessero continuare a considerarlo in comunione con la Chiesa, e come il suo funerale abbia potuto essere celebrato secondo il rito cattolico.

 Ci dedicheremo oggi finalmente a valutare l'esito della crisi di governo e l'avvento di Draghi quali ripercuotono e sono considerati nella nostra regione di confine, dove l'Italia si attenua, mentre dall'altra parte si attenua la Francia.

 Facendosi - a suo dire - portavoce di una parte dei cattolici "progressisti" - il pur bravo collega "vaticanista" Matzuzzi critica "da sinistra" il Papa per un suo asserito metodo "autoritario" nel governo della Chiesa, che costituirebbe - sempre a detta dell'illustre commentatore - una conseguenza della formazione gesuitica di Bergoglio.

 "Avvenire" dedica ampi servizi, dal contenuto naturalmente encomiastico, al cardinale Ruini, in occasione del suo novantesimo genetliaco. Ci uniamo agli auguri formulati in questa fausta ricorrenza all'illustre porporato. Quanto però non condividiamo, e lo diciamo con tutta franchezza, è la completa omissione dei motivi di dissenso rispetto alla gestione, lungamente affidata a Ruini, dell'episcopato italiano.

 Nel 1782, il Papa Pio VI Baschi - rompendo una consuetudine ormai secolare - intraprese un viaggio fuori dall'Italia, recandosi a Vienna, dove si era aperto un contenzioso con Giuseppe II, detto "l'imperatore sacrestano" in quanto aveva regolato anche il numero delle candele che si potevano accendere sull'altare. In realtà, l'Asburgo si dimostrava parsimonioso in quanto doveva pagare il conto.

 Eugenio Scalfari si ostina ad equiparare Draghi e Conte: è come se dicesse di essere ad tempo tifoso della Roma e della Lazio. Nel caso specifico, non può valere il verdiano "questo e quello per me pari sono": l'Italia deve decidere se sta con l'Occidente o con la Cina, se intende essere un Paese dell'Europa o del Terzomondo.

 Draghi ha incontrato i vescovi italiani, e naturalmente da questo confronto è emersa la concorde volontà di unire la comunità nazionale nella causa comune della lotta contro l'epidemia. Questo esito era naturalmente scontato, ma ci domandiamo ora quali siano le implicazioni giuridiche e politiche di questo "idem sentire", tanto esibito quanto indubbiamente sincero. Se infatti tale atteggiamento risultasse indotto soltanto dall'attuale stato di necessità, l'Italia perderebbe una grande occasione, forse l'ultima, in cui possiamo ancora stabilire una autentica pace civile.

 Draghi ha incontrato i vescovi italiani, e naturalmente da questo confronto è emersa la concorde volontà di unire la comunità nazionale nella causa comune della lotta contro l'epidemia. Questo esito era naturalmente scontato, ma ci domandiamo ora quali siano le implicazioni giuridiche e politiche di questo "idem sentire", tanto esibito quanto indubbiamente sincero. Se infatti tale atteggiamento risultasse indotto soltanto dall'attuale stato di necessità, l'Italia perderebbe una grande occasione, forse l'ultima, in cui possiamo ancora stabilire una autentica pace civile.

 Mentre la questura di Torino, indagando sui disordini del ventisei ottobre, scopre che i negozi del centro sono stati depredati da bande di giovani di origine magrebina, decisi ad emulare i loro coetanei delle "banlieues" francesi, giunge notizia dal Veneto della costituzione di "ronde" composte da estremisti di destra dediti a picchiare gli "extracomunitari". Si intravede, in entrambe le situazioni, una tendenza alla radicalizzazione dell'identitarismo.

 Mario Draghi conosce molto bene la cultura anglosassone, e dunque è ben conscio dell'importanza e del significato del discorso in cui Winston Churchill, all'inizio della guerra, promise ai suoi connazionali "lacrime, sangue e sudore". Il Presidente del Consiglio si è dunque certamente domandato per quale ragione gli inglesi seguirono disciplinatamente il loro primo ministro. La risposta a questa domanda è ovvia: tutti avevano coscienza della missione affidata in quel momento al loro Paese, che consisteva nel farsi carico della causa della democrazia e della libertà dei popoli. Churchill non ebbe dunque bisogno di fare riferimento a quale sarebbe stata la Gran Bretagna, ed a quale sarebbe stata l'Europa dopo la guerra. I popoli guardavano infatti all'Inghilterra sperando nella liberazione.

 La bandiera nazionale venne ammainata sul suo palazzo di Laeken, ed il Presidente del Senato - in base alla costituzione - assunse temporaneamente le prerogative attribuite al sovrano. Nessuno, però, asserì che il re avesse abdicato.

 L'anniversario dell'unità nazionale costituisce una solennità inventata di sana pianta, dal momento che non esiste nel calendario una data di nascita dello Stato italiano, generato da una gestazione iniziata con l'emanazione dello Statuto albertino e giunta a compimento con la Breccia di Porta Pia. In questo clima fintamente festivo - essendovi in realtà ben poco di cui rallegrarsi - si inserisce una nota stridente, taciuta "per carità di patria" dai mezzi di informazione.

 Durante la seconda guerra mondiale, dopo che la Germania nazista aveva lanciato contro la Russia la cosiddetta "Operazione Barbarossa" i tedeschi si proposero di costituire nei suoi territori occupati un governo collaborazionista, come avevano già fatto in alcuni dei Paesi già invasi. Alcuni emissari del Governo di Berlino vennero inviati a tal fine a prendere contatto con gli esuli monarchici, residenti in gran parte nella zona di confine tra Francia e Italia, da Nizza a Sanremo.

 Quando si incontra per la prima volta una persona, succede a volte di notare nel suo comportamento dei dettagli che possono rivelare la sua indole e le sue intenzioni. L'osservatore esperto ed acuto li annota con cura, in attesa che una conoscenza più approfondita porti a ridimensionarli, oppure li faccia considerare effettivamente significativi.

 Abbiamo avuto a suo tempo occasione di commentare la vicenda della abbazia di Trisulti. L'uso dell'edificio sacro, in quanto bene demaniale, era stato concesso - in seguito alla stipula di una apposita convenzione con lo Stato - alla fondazione presieduta da Steve Bannon; il noto dirigente tradizionalista americano si proponeva di trasformare il monastero in una scuola di formazione per studenti universitari.

 Lo "Star Hotel" di Brignole è situato a Genova dove Piazza della Vittoria incrocia la strada che conduce verso Albaro e le delegazioni del Levante, mentre poco più in là inizia via Buenos Aires, che risale il Bisagno verso Staglieno e Marassi. In questo luogo si incontrano dunque i quartieri centrali, quelli eleganti e quelli operai, offrendo una sintesi topografica della città marinara.

 Un ignoto articolista, militante nella fitta schiera dei tradizionalisti, ha trovato un nuovo argomento a sostegno della tesi secondo cui Ratzinger è sempre il Papa regnante, mentre Bergoglio è in realtà un usurpatore. Anche il fatto che l'Emerito risieda in Vaticano proverebbe la illegittimità della successione: indubbiamente, se Umberto di Savoia avesse continuato ad abitare al Quirinale dopo il referendum istituzionale, questa circostanza sarebbe stata usata da Edilio Rusconi e dagli altri monarchici come prova del fatto che l'Italia era ancora una monarchia.

 "Sopportiamo con rassegnazione il colmo di quei mali che al loro primo apparire ci avevano fatto imbestialire". Con questa sua sentenza, Alessandro Manzoni, commentando la passività con cui i milanesi avevano tollerato il culmine della carestia, dopo che alle sue prime avvisaglie si era dato l'assalto ai forni, esprime una verità valida per ogni tempo e per ogni luogo.

 Nelle sue apparizioni televisive, il professor Crepet, illustre studioso di psicologia sociale, afferma che l'Italia - una volta superata l'emergenza dell'epidemia - sia incamminata verso una guerra civile, causata dalla crisi sociale indotta dalla disocuppazione di massa e dall'impoverimento cui sono avviati anche quanti possono ancora proseguire le loro attività lavorative.

 Quanto più indigna, nella squallida vicenda dell'ufficiale fellone colto mentre vendeva agli spioni russi i segreti della difesa italiana e delle alleanze, è in primo luogo l'esaltazione del traditore da parte di sua moglie, la quale - anzichè vergognarsi e chiedere scusa a nome del marito - si esibisce in una indecorosa apologia di reato.

  Onorevole Claudio Scajola

 Le celebrazioni indette dallo Stato risultano decisamente sottotono, non soltanto a causa dell'epidemia. Ancora una volta, la Chiesa - universale, e non soltanto italiana - dimostra la sua netta superiorità, non soltanto sul piano culturale, ma anche su quello della preservazione dei valori civili che sono alla base della nostra convivenza.

 Un collega indubbiamente molto preparato e di indubbia onestà intellettuale, quale è Salvatore Bechis, direttore de "Il Tempo" di Roma, critica

 I rapporti di Oneglia con la lontana Cina si perdono in un passato circonfuso di leggenda: al punto che risulta difficile accertare se veramente sono esistiti.

 L'articolo con cui Ezio Mauro, su "La Repubblica" del sei aprile, analizza la politica estera della Russia, contiene due affermazioni che ci permettiamo di non condividere. In primo luogo, l'autore afferma che gli occidentali sbagliano ritenendo la Russia declassata irrimediabilmente al rango di una potenza regionale in quanto essi non tengono conto di come la sua dimensione imperiale non sia "una sovrastruttura dello stalinismo, ma un elemento della natura russa, qualcosa di insopprimibile in quanto eterno". Mauro identifica inoltre l'ispirazione dell'attuale politica estera russa "con la teorizzazione putiniana dell'autoritarismo come cultura politica e istituzionale figlia perfetta dei tempi, dopo la stagione esausta della democrazia".

 La violenza è nuovamente esplosa nell'Irlanda del Nord. La cosiddetta "isola di smeraldo" costituisce una sorta di barometro o di termomentro dell'Europa Occidentale, di cui segnala le burrasche o le malattie. Che sono entrambe fenomeni stagionali.

 Mediante un apposito decreto-legge, cioè con un atto di tipo legislativo, il Governo ha introdotto l'obbligo di vaccinazione contro il "covid 19" per tutti i sanitari. Nei prossimi giorni, le diverse Regioni disporranno dei controlli. "Chi si sarà vaccinato - intima un dirigente di questo settore della Liguria - potrà continuare a lavorare, gli altri o si vaccineranno o verranno sospesi dal servizio oppure assegnati ad altre mansioni, tolti dall'assistenza ai pazienti, con uno stipendio anche inferiore". Se questo signore conosce la medicina come dimostra di conoscere il diritto amministrativo, si può prevedere che l'epidemia faccia strage. Costui intende dire che nei confronti dei renitenti alla vaccinazione verranno adottate delle sanzioni disciplinari. Qui sorge un primo problema. Le sanzioni disciplinari, infatti, sono adottate da un organo apposito, osservando il procedimento stabilito dalle leggi che regolano il pubblico impiego. Tali leggi dispongono, in primo luogo, gli obblighi cui costoro sono assoggettati.

 Il Ministro Speranza ha scritto un libro per dimostrare che l'anteriore Governo aveva assunto il compito di promuovere in Italia un esperimento di ingegneria sociale ispirato al socialismo, modificando profondamente i rapporti tra le classi. Rimane sospeso il giudizio sull'attuale Esecutivo, nel quale tuttavia Speranza partecipa al "gabinetto ristretto".

 Mentre il Parlamento italiano - chiedendo la scarcerazione di un oppositore, già studente universitario a Bologna - bolla come dittatore il generale Sisi, dopo che Draghi ha scomunicato analogamente Erdogan, Conte, assunta la guida dei "pentastellati" grazie alla investitura di Letta, proclama che il suo nuovo partito (di cui diviene capo senza essere iscritto, caso unico nella storia) non è "nè di destra, nè di sinistra". Il che significa, molto semplicemente, che è di destra.

 "Faro di Roma" sta attaccando Draghi ed il suo Governo in modo forsennato. Risulta chiaro che i suoi redattori preferivano di gran lunga Conte, dato il ruolo - informale, ma molto influente - attribuito dal precedente Esecutivo a Mario Benotti. C'è evidentemente qualcuno, sulla sponda destra del Tevere, che ha deciso di dare man forte all'opera di destabilizzazione dell'attuale assetto politico italiano, assecondando l'azione della piazza.

 Tra quanto sta avvenendo oggi e quanto successe nel 1968 esiste non soltanto una analogia, ma anche una sorta di "fil rouge". Il Concilio, ed i documenti del magistero papale che lo avevano preceduto e seguito proponevano con forza il tema della giustizia sociale e dei diritti dei popoli. La generazione dei giovani di allora fece propri questi obiettivi.

 L'ambasciata degli Stati Uniti ha sconsigliato i propri concittadini dal compiere viaggi in Italia, motivando tale precauzione tanto con l'epidemia quanto con un asserito pericolo di attentati terroristici. Se si trattasse di una minaccia proveniente dagli islamisti, ciò significherebbe che è intervenuto un cambiamento radicale nella situazione geostrategica, rimasta sostanzialmente immutata da quando i cosiddetti "jihadisti" hanno sostituito nella pratica degli attentati in Europa i nazionalisti palestinesi. Le cui pistole sono ormai arrugginite come le giunture delle loro gambe. Gli islamisti hanno fatto scorrere il sangue in Francia, in Spagna, in Gran Bretagna, in Belgio, in Olanda, in Germania, in Austria e perfino in Danimarca, risparmiando però sempre l'Italia. Non possiamo sapere se ciò sia stato stabilito in base a qualche accordo segreto, o se più semplicemente i soldati della "guerra santa" contro l'Occidente preferiscano usare il nostro territorio come "santuario", o quanto meno come un corridoio di transito tra il "dar al islam" ed il "dar al harb".

 In Inghilterra, non esiste la cronaca giudiziaria come la intendiamo noi. Quando i giornali danno notizia di un processo, pubblicano i nomi del giudice, delle parti, dei loro rappresentanti ed il dispositivo della sentenza. Se soltanto venissero riassunte le arringhe e le requisitorie, o venisse esposto il dibattimento, si incorrerebbe infatti nel reato di "contempt of court", letteralmente "disprezzo della corte", essendo considerata una simile informazione come tentativo di influenzare il giudice.

 In Inghilterra, non esiste la cronaca giudiziaria come la intendiamo noi. Quando i giornali danno notizia di un processo, pubblicano i nomi del giudice, delle parti, dei loro rappresentanti ed il dispositivo della sentenza. Se soltanto venissero riassunte le arringhe e le requisitorie, o venisse esposto il dibattimento, si incorrerebbe infatti nel reato di "contempt of court", letteralmente "disprezzo della corte", essendo considerata una simile informazione come tentativo di influenzare il giudice.

 Il rischio di guerra per l'Italia è connesso con l'evoluzione della situazione in Ucraina, che si sta aggravando rapidamente, come il contenzioso tra la Russia e l'Occidente in merito alla detenzione di Navalny. A tutto questo, si aggiunge anche il tentativo di uccidere Lukashenko, di cui le autorità di Mosca hanno accusato gli ucraini. Stranamente, non vi è alcuna traccia di quest'ultima notizia sui giornali italiani, mentre invece - per la prima volta da molto tempo - i notiziari radiofonici hanno rotto il loro silenzio sulla politica estera per riferire sulle condizioni di salute di Navalny.

 I giornali italiani, nell'esaltare l'azione diplomatica estera svolta dal Governo Draghi, danno per scontata l'estradizione dei terroristi arrestati in Francia. In realtà, questo risultato non si può considerare assolutamente acquisito, e dubitiamo che lo si possa ottenere. Per evitare l'estradizione, basterà infatti alla difesa dei nostri connazionali convincere i giudici d'oltralpe del fatto che sulle sentenze di condanna e rese dal sistema giudiziario italiano ha influito una motivazione politica.

 Due importanti notizie hanno animato nei giorni scorsi la vita della nostra città di Imperia Oneglia. La prima, clamorosa, è quella della conversione all'Islam del Commendator Luigi Ivo Bensa, il quale ha assunto il nome musulmano di Mohammed Bensa.

 La destra italiana esulta per la vittoria di quella spagnola nella regione di Madrid, tanto più in quanto si annunziava una coalizione con i neofranchisti: si ripete così, nella Penisola Iberica, quanto avvenne da noi allorchè Berlusconi sdoganò Fini. La sinistra non ha tenuto invece lo stesso atteggiamento quando in Catalogna hanno prevalso i suoi omologhi locali. Il motivo di tale reticenza consiste nel fatto che a Barcellona il settore progressista, di radice repubblicana e antifranchista, è in prevalenza indipendentista.

 Riferisce il Libro dei Re che Elia salì sulla montagna per sentire la voce di Dio. Il Signore non manifestò tuttavia nè "in vento", nè "in commotione", nè "in igne", bensì con "una lieve voce di silenzio". Così si esprime la Bibbia, con una apparente contraddizione in termini.

 Tre nodi stanno venendo al pettine quasi contemporaneamente, mettendo in luce l'esaurimento della cultura politica liberaldemocratica, che è stata egemone nell'Occidente a partire dall'Ottantanove francese, ispirando in seguito tutte le rivoluzioni borghesi dell'Ottocento. Il Novecento ha visto poi l'insorgere delle ideologie totalitarie, accomunate dalla negazione delle libertà civili, dette per l'appunto "borghesi".

 "L'Espresso" nacque negli Anni Cinquanta per iniziativa di un gruppo di intellettuali appartenenti alla sinistra non comunista, i quali si proponevano di contrastare la degenerazione clericale del governo democristiano, e nel contempo di stimolare una revisione ideologica nel partito comunista, tale da rendere in prospettiva possibile in Italia l'avvento della democrazia della alternanza. Di questa consorteria non faceva parte, pur essendo ad essa affine, il professor Federico Caffè, appartenente ad un altro cenacolo di ex appartenenti al Partito d'Azione, quello raccolto intorno a Ferruccio Parri.

 Sul disegno di legge detto "Zan" (dal nome del primo firmatario, altrimenti sconosciuto), la Conferenza Episcopale Italiana ha saggiamente deciso di non erigere nessuna barricata, lasciando questo compito al gruppo di invasati tradizionalisti che sproloquiano sulla radio di padre Fanzaga. Non sappiamo se si unirà con questa comitiva anche Alvaro Martino, ma occorrerà prima spiegargli di che cosa si tratta: il colmo, per un giornalista, è di venire informato dagli altri.

 Il cosiddetto “bullismo” non costituisce un fenomeno del tutto nuovo.

 Nel 1967, la guerra detta "dei sei giorni" coincise con la mobilitazione della sinistra occidentale - non soltanto comunista - per la causa del Vietnam. Il conflitto nel Medio Oriente si collacava in un contesto politico e culturale completamente diverso: non si trattava infatti di un episodio della lotta di liberazione dal colonialismo, bensì del momento culminante dello scontro tra due opposti nazionalismi, quello arabo e quello ebraico. Non a caso l'uomo che aveva mobilitato le masse - non soltanto egiziane - era Nasser, cioè il personaggio che del nazionalismo arabo riassumeva in sè tutte le caratteristiche. Nella sua figura confluivano infatti l'ostilità nei confronti dell'Occidente, insieme con una vaga aspirazione al socialismo: ambedue queste tendenze contribuivano ad orientare la sua politica estera verso l'alleanza con l'Unione Sovietica.

 Bernard Henry Lévy, nel suo articolo apparso su "La Repubblica" del 13 maggio scorso, coglie una contraddizione da cui la sinistra non riesce a liberarsi, come dimostrano le sue manifestazioni per i morti palestinesi - che quanto meno non vengono uccisi per il fatto stesso di essere musulmani - ma non trova nulla da obiettare per il trattamento inflitto, soltanto a motivo della loro religione, agli Uiguri in Cina ed ai Rohingya in Birmania.

  STATISTICHE MONDIALI DEL BULLISMO 2020/2021

 Si moltiplicano i progetti di una nuova Costituzione italiana, diffusi attraverso "internet". Abbiamo constatato come quanti li redigono dimostrino in genere di conoscere il linguaggio giuridico, che deve essere sempre usato con proprietà di termini nella stesura di un testo di legge. Questo difetto può tuttavia essere sanato agevolmente, sottoponendolo alla revisione di un esperto del ramo. Più gravi, ed irrimediabili, risultano invece le lacune nel merito.

 La democrazia è noiosa, mentre la dittatura è divertente. Le istituzioni rappresentative, infatti, vivono di "routine", tanto elettorale quanto amministrativa. Dove invece al popolo non è permesso di esprimersi, si pone il problema di distrarlo, inscenando continuamente degli spettacoli. Si va dal "panem et circenses" del Bsso Impero Romano alle "feste, forche e farina" dei Borboni.

 Le autorità italiane stanno praticando la censura preventiva - che costituisce naturalmente una pratica costituzionalmente illegittima - nei riguardi di ogni informazione o commento sull'epidemia che manifesti qualsiasi dissenso rispetto alla verità ufficiale. Quale sia però questa verità, non è mai stato chiarito, per un motivo molto semplice: qualora la si dichiarasse, verrebbe varcato anche formalmente il confine posto tra l'ideologia di Stato ed il dissenso, di cui in una dittatura dichiarata è vietata la manifestazione. Nelle semidittature, invece, la verità di regime non viene codificata formalmente, però esiste. Di conseguenza, la linea di confine tra il lecito e l'illecito, in materia di informazione e di espressione del pensiero - pur esistendo - non viene formalmente tracciata. Della sua esistenza, ci si accorge dunque solo quando la si supera, e si incorre di conseguenza in una sanzione. Neanche la sanzione, però, è codificata in una norma. Nel nostro caso, essa consiste - per ora - soltanto nella censura, cioè nella possibilità di comunicare quanto è avvenuto, nonchè le proprie opinioni al riguardo.

 Il professor Alberto Melloni, intervenendo su "La Repubblica" in merito alla convocazione di un Sinodo della Chiesa italiana, esprime i propri dubbi sull'esito dell'iniziativa.

 Il Parlamento italiano è in procinto di approvare una legge che concede incentivi economici agli agricoltori se usano fertilizzanti naturali. Fin qui, nulla da eccepire: i deputati ed i senatori si propongono di lottare contro l'inquinamento.

 Cambia lo stile di chi le redige e le pronunzia, più analitico e più sistematico quello di Monsignor Bagnasco, più sintetico e a tratti quasi lirico quello di Monsignor Bassetti, ma le relazioni del Presidente della Conferenza Episcopale dinanzi all'assemblea plenaria dei vescovi italiani, tanto più da quando non si ascoltano più le relazioni dei segretari dei grandi partiti nelle sessioni dei rispettivi organi dirigenti, esprimono l'unica documentata ed eloquente rappresentazione della condizione sociale e culturale dell'Italia: la Chiesa, essendo ormai anche formalmente commissariata la sua rappresentanza politica, è rimasta l'unico soggetto che mantiene unita - per quanto è ancora possibile - la nazione.

 I lavori dell'Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Italiana hanno riproposto all'attenzione di tutta la comunità dei credenti una realtà ed un problema. La realtà, che già si intravedeva da molto tempo, ma risulta palese da quando il Governo della Repubblica è più espressione della rappresentanza politica, consiste nell'essere rimasta la Chiesa l'unico collante della nazione. Il problema consiste nel come adempiere a tale funzione. Prima di cercare una soluzione - adempiendo ad un obbligo morale imposto tanto dalla loro missione quanto dall'essere cittadini leali e preoccupati del bene comune - i vescovi si sono certamente domandati come si è arrivati a questo punto. Non sappiamo che cosa essi pensino al riguardo.

 Qualche anno fa, venne smascherato a Napoli un signore che andava in giro vestito nell'uniforme di alto ufficiale della Guardia di Finanza. Costui, però, non approfittava della qualifica e del grado che simulava per esigere denaro dai commercianti evasori fiscali, come era successo in altri casi: si limitava infatti a fare dei "cazziatoni" ai militi del Corpo che incontrava per la strada con la divisa in disordine. Sulla linea Roma-Napoli, operava un falso ispettore delle ferrovie, che faceva lo stesso con i conduttori ed i capitreno: anche in questo caso, senza lucrare un centesimo. Si trattava, in entrambi i casi, di individui che volevano soltanto darsi importanza.

 Scrive la palestinese Mariam Barghouti sull'ultimo numero de "L'Espresso" che "il colonialismo strangola ogni parte della tua vita, e finisce con il seppellirti". Il lirismo della espressione non riesce a nascondere l'anacronismo politico. Qualsiasi cosa si pensi del conflitto nel Medio Oriente, risulta comunque chiaro che il colonialismo non c'entra assolutamente per nulla. Questa epoca della storia è infatti ormai definitivamente conclusa, e nessuno - neanche nei nostri Paesi dell'Europa occidentale, che in passato avevano dominato il resto del mondo - nutre alcun rimpianto per quel tempo.

 La Santa Sede, in quanto soggetto di diritto internazionale, si mantenne neutrale nel corso delle due guerre mondiali. La sua neutralità fu tuttavia militare, e non certo politica. In particolare, tra il 1914 ed il 1918, il tentativo esperito da Benedetto XV di fare cessare le ostilità non fu dettato soltanto dalla esigenza morale di interrompere quella che il Papa aveva definito la "inutile strage". Della Chiesa si era infatti reso perfettamente conto del fatto che i due schieramenti contrapposti combattevano l'uno nel nome del principio della sovranità popolare, l'altro nel nome del principio, con esso inconciliabile, di legittimità, cioè di un potere conferito da Dio alle monarchie imperiali.

 Il migliore contrappunto alla visione di Roma, quale abbiamo potuto contemplarla dopo una lunga assenza, risalente a prima dell'epidemia, viene offerto dall'ascolto della rubrica sul Vaticano di Giuseppe Di Leo, trasmessa da "Radio Radicale", in cui si dimostra come un osservatore laico possa essudare l'atteggiamento anticlericale ereditato dalle sue radici ideologiche in base ad una constatatzione risultante dall'osservazione attenta del momento storico vissuto dall'Italia e dall'Occidente.

 Un attacco sferrato da misteriosi pirati informatici ha bloccato i siti dei massimi soggetti economici ed istituzionali dell'Occidente. Nel mondo si combattono attualmente innumerevoli conflitti, ma i più prossimi a noi - non tanto forse dal punto di vista geografico (la Libia, si trova proprio di fronte alla Sicilia) - quanto piuttosto dal punto di vista delle culture politiche coinvolte, sono quelli che rendono di nuovo incandescente il confine tra l'Europa occidentale e l'Europa orientale. Questa frontiera, che fino al 1989 si trovava sull'Elba, è stata progressivamente spostata fino sul Don, ma si è anche trasformata da una sorta di cicatrice - quale era il Muro di Berlino - in una ferita aperta e sanguinante. Tra la Russia e l'Ucraina si spara, mentre tra la Bielorussia, la Polonia ed i Paesi Baltici si combatte a colpi di rapimenti e di dirottamenti.

 Caro Sindaco,

 Di Gabrele Boscetto è doveroso ricordare in primo luogo come egli non abbia mai completamente rescisso i legami con la radice politica giovanile, ispirata ad un liberalismo dalle forti venature radicali.

 Se non si può affermare che il mondo sia cambiato per effetto del viaggio compiuto da Biden in Europa, gli avvenimenti dell'altra settimana hanno messo in evidenza i risultati dell'evoluzione della situazione internazionale successiva alla caduta del Muro di Berlino. Non si possono certamente annettere con disinvoltura al campo delle democrazie liberali dell'Occidente tutti quanti i regimi post comunisti sorti nell'Europa orientale, ripetendo l'errore commesso nel corso della "guerra fredda", quando anche i peggiori dittatori dell'America Latina venivano arruolati disinvoltamente nel "campo della libertà".

 I regni assediati, e sul punto di cadere nelle mani dei loro nemici, erano molto spesso anche dilaniati da lotte intestite, che li indebolivano ulteriormente, accelerando la loro decadenza. Alla corte di Bisanzio, mentre le truppe di Maometto II "Bajazet" già schiumeggiavano sotto le mura della "Città Regina", si continuava ad ordire congiure di palazzo. Chi le promuoveva, non poteva più aspirare ad alcun potere effettivo, e tale comportamento confermava la validità del detto secondo cui "Deus quos perdere vult dementat".

 Quali cattolici liberali, abbiamo sempre difeso la potestà dello Stato di regolare i rapporti tra le persone senza tenere conto del precetto specifico di una confessione religiosa.

 “L’Osservatore Romano” compie centosessanta anni, e rivaleggia per longevità con “La Civiltà Cattolica”, la quale – se non andiamo errati - è il periodico italiano che esce ininterrottamente da più tempo.

 "E' caro agli dei chi muore giovane"

 La stabilità delle istituzioni repubblicane viene messa in gioco non tanto a causa della rissa da angiporto scoppiata tra i due ex compari, Grillo e Conte, quanto piuttosto per il maldestro tentativo di porre sotto controllo il primo partito d'Italia, o almeno quello che detiene la maggioranza relativa in entrambe le Camere. La sopravvivenza del governo Draghi doveva in qualche modo venire salvaguardata, e gli strateghi che muovono le fila del gioco parlamentare, per raggiungere tale obiettivo, hanno prospettato a Conte di assumere la guida del Movimento Cinque Stelle. Se l'operazione fosse riuscita, si sarebbe tolto a Grillo il suo potere di ricatto sull'Esecutivo, placando nel contempo il risentimento nutrito dal cosiddetto "avvocato del popolo". Il quale - nella sua megalomania - si considera un grande statista, privato del potere da una rivolta di palazzo.

 Le visite a Roma dei Segretari di Stato americani hanno seguito nel dopoguerra due diversi copioni: quando il ministro degli esteri italiano era un "oltranzista" atlantico, detto anche un "bulgaro della NATO", appartenente ad una genia che ebbe quale capostipite Gaetano Martino e proseguì con Giuseppe Saragat, ogni incontro si concludeva con l'immancabile riaffermazione della "completa identità di vedute", che significava l'accettazione supina del punto di vista dell'interlocutore d'oltre Atlantico. Quando invece gli facevano da contraltare uomini come Fanfani, Moro o Nenni, si instaurava immancabilmente una dialettica: che tra Moro e Kissinger sfociò in una aperta incomprensione e diffidenza. In realtà, se si eccettua la Germania, Paese tuttora assoggettato ad occupazione militare da parte dei vincitori occidentali della guerra, la nostra è la nazione più assoggettata - tanto per la sua posizione geografica, quanto soprattutto per appartenere anch'essa al campo dei perdenti - ai vincoli della Alleanza Atlantica. Non è inoltre un segreto per nessuno che dobbiamo ancora rimborsare gli aiuti del "Piano Marshall".

 Se il disegno di legge Zan verrà approvato "tel quel" dal Senato, prima o poi assisteremo al triste spettacolo di un sacerdote processato per avere detto dal pulpito che l'omosessualità costituisce un peccato dal punto di vista della morale cattolica. Qualora invece il disegno di legge venga affossato - non vi è infatti alcun dubbio che la mancata approvazione a Palazzo Madama produca questa conseguenza - appena verrà consumato un gesto di intolleranza nei confronti di un omosessuale, uscirà fuori qualche Fedez che ne darà la colpa all'asserita mancanza di tutela giuridica per questa categoria di persone.

 Abbiamo visitato molti anni or sono la Fondazione Hanns Seidel di Monaco di Baviera, che fin dal suo nome dichiara la propria radice: in tedesco, infatti, Hans si scrive con una sola "n", mentre nella lingua regionale della Baviera ce ne sono due. Il Muro di Berlino era caduto da poco, e la "stifftung" fondata dal presidente Strauss lanciava a centinaia i propri inviati verso i Paesi dell'Europa orientale, dove - conoscendo in molti casi le lingue locali - si dedicavano soprattutto a costruire le rispettive amministrazioni pubbliche, con il duplice obiettivo di adeguarne la normativa ai canoni occidentali, e soprattutto di formare il personale.

 Quanto è avvenuto nei giorni scorsi nel Tigray, una delle regioni dell'Etiopia abitate da etnia diverse rispetto a quella dominante degli Amhara e per questo in ribellione contro il gioverno centrale fin dai tempi del "Negus", risulta difficile da capire per chi non abbia dimestichezza con la geostrategia. In primo luogo, per il fatto stesso di trovarsi al centro dell'attenzione da parte dei grandi mezzi di comunicazione internazionali. I quali hanno sposato con entusiasmo la causa - pur giusta - della autodeterminazione dei Tigrini, biasimando - altrettanto giustamente - i crimini commessi dall'esercito regolare etiope ed illustrando i motivi, certamente fondati, della sollevazione.

 Quanto è avvenuto nei giorni scorsi nel Tigray, una delle regioni dell'Etiopia abitate da etnia diverse rispetto a quella dominante degli Amhara e per questo in ribellione contro il gioverno centrale fin dai tempi del "Negus", risulta difficile da capire per chi non abbia dimestichezza con la geostrategia. In primo luogo, per il fatto stesso di trovarsi al centro dell'attenzione da parte dei grandi mezzi di comunicazione internazionali. I quali hanno sposato con entusiasmo la causa - pur giusta - della autodeterminazione dei Tigrini, biasimando - altrettanto giustamente - i crimini commessi dall'esercito regolare etiope ed illustrando i motivi, certamente fondati, della sollevazione.

 Domenica sera, prima di assistere alla Messa secondo il “Vetus Ordo”,

 Nel mondo ci sono, oltre ai cento novanta tre Stati membri della Organizzazione delle Nazioni Unite, sul cui riconoscimento da parte della comunità internazionale non vi è discussione, altre ventisei entità, in merito alla cui natura giuridica è aperta la discussione.

 LETTERA APERTA A GIOVANNI DURANTE

 LETTERA APERTA A GIOVANNI DURANTE

 Tre diversi fatti si sono prodotti in questo fine settimana, senza una apparente connessione reciproca.

 Sabato ventiquattro luglio, si manifesta in ottanta città d'Italia, non solo e non tanto per protesta contro il "green pass", ma soprattutto per chiedere le dimissioni di Draghi. Martedì prossimo, "io apro" chiama tutti quanti non solamente a riunirsi davanti a Montecitorio, bensì ad entrarvi con la forza. Nel primo caso, si tratta di manifestazioni autorizzate, ma con una finalità eversiva: in uno Stato di diritto, i Governi cadono nelle urne o in Parlamento, e non certamente in piazza. Nel secondo caso, si annunzia apertamente l'intenzione di commettere un reato. Nello stesso tempo, però, gli organi di informazione governativi trattano come "assassini" quanti obiettano all'obbligo - peraltro soltanto asserito - di vaccinarsi. Questo significa praticamente criminalizzare una opinione.

 La signora Tiziana Ameglio in Ascheri, nostra carissima amica e molto meritevole collaboratrice, ci pone un quesito giuridico al quale volentieri rispondiamo pubblicamente, essendo ben consci di come il nostro parere possa risultare utile anche ad altre persone.

 L'Azienda Sanitaria numero 1 della Liguria eccelle non soltanto per la sua ignoranza dei principi più elementari del diritto pubblico, ma anche per la pervicacia nell'esibirla.

 Il professor Massimo Cacciari, di cui abbiamo apprezzato l'interruzione dei rapporti editoriali con il Gruppo editoriale de "La Repubblica" - segno che l'illustre studioso è un collaboratore, ma non un collaborazionista - si è espresso molto chiaramente su di un punto decisivo, tale da poter dire "hic Rhodus, hic salta": la discriminazione stabilita "ope legis" tra i cittadini che accettano o rifiutano le varie misure profilattiche, segna, se non la fine, quanto meno una gravissima menomazione dello Stato di diritto in Italia.

 Il professor Massimo Cacciari, di cui abbiamo apprezzato l'interruzione dei rapporti editoriali con il Gruppo editoriale de "La Repubblica" - segno che l'illustre studioso è un collaboratore, ma non un collaborazionista - si è espresso molto chiaramente su di un punto decisivo, tale da poter dire "hic Rhodus, hic salta": la discriminazione stabilita "ope legis" tra i cittadini che accettano o rifiutano le varie misure profilattiche, segna, se non la fine, quanto meno una gravissima menomazione dello Stato di diritto in Italia.

 Quando non si conosce una materia, è bene tacere ...

 Quando non si conosce una materia, è bene tacere ...

 LETTERA APERTA AL DOTTOR ANTONIO MARFELLA

 Dopo un esame delle nuove disposizioni in materia di “green pass”, compiuto con maggiore accuratezza rispetto a quello effettuato in base alle anticipazioni di stampa, non pare vi sia molto da aggiungere a quanto già scritto in precedenza su tale argomento.

 Abbiamo udito l'ultimo intervento del professor Diego Fusaro, il quale afferma essere tutt'altro che un semplice "ballon d'essai" la prospettiva non soltanto della nomina del generale Figliuolo alla carica di Presidente del Consiglio qualora Draghi non fosse più in grado di condurre la barca del Governo tra i flutti del Parlamento, ma addirittura della costituzione di un Governo "tout court" militare. In realtà, il pericolo di un naufragio dell'attuale Esecutivo non esiste: per farlo rimanere a galla, basta e avanza il ricatto implicito nella perdita dello stipendio di deputato o senatore per una massa di disperati senza arte nè parte.

 Agli inquilini (notoriamente morosi) del "nazareno" non fa piacere che vi siano dei dirigenti democratici ancora capaci di vincere le elezioni. Renzi, che nutriva una gelosia morbosa nei riguardi di costoro, li emarginava sistematicamente, temendo che potessero minacciare la sua "leadership". Una volta il "rottamatore" giunse a calpestare le più elementari norme della buona educazione e del cosiddetto "galateo istituzionale", rifiutando di ricevere a Palazzo Chigi il presidente Emiliano, giunto a Roma per incontrarlo.

 Il Decreto Legge contenente le norme in materia di “green pas” è stato emanatolo il 23 luglio scorso.

 Nella sua bella rubrica della domenica mattina su “Radio Radicale”, Giuseppe Di Leo ha riferito l’analisi prodotta su “Le Figaro” da un noto “maitre à penser” d’Oltralpe in merito alla crisi culturale e spirituale dell’Occidente.

 Il fatto che oggi commentiamo ha due illustri precedenti nella storia di Roma. Il primo fu quando Caligola nominò senatore il suo cavallo. L'altro avvenne allorchè, poco dopo la firma dei Patti Lateranensi, il cardinale vicario presiedette un grande ballo, in cui venne celebrata la riconciliazione tra la nobiltà "nera", e quella bianca dell'Urbe, cioè tra i fautori del Papa e quelli dei Savoia.

 La caduta di Kabul produrrà delle conseguenze politiche analoghe a quelle che ebbe a suo tempo la caduta di Saigon. Allora fu la sinistra comunista a capitalizzare la vittoria dei "vietcong", ed ora sarà l'Islam radicale a trarre beneficio dal trionfo dei "talebani".

 In tutto quanto il mondo islamico, non si è levata una sola voce per esprimere la pur minima riserva sui propositi dei “Talebani”: neanche da parte degli ambienti ritenuti più “laici” e moderati.

 Premesso che siamo profani della scienza medica, il testo da noi riprodotto, non destinato soltanto agli specialisti, afferma chiaramente come anche la cosiddetta "terapia monoclonale" risulti efficace - in base alla valutazione compiuta dalla competente autorità sanitaria - per combattere il "Covid 19". Se ne deduce che quanti sono stati sottoposti con esito positivo a questa terapia vengono considerati immuni dalla malattia. Citiamo testualmente al riguardo il documento emanato dall'ufficio registri di monitoraggio del ministero della sanità: "Si informano gli utenti dei registri farmaci sottoposti al monitoraggio che, a seguito della pubblicazione della determinazione Aifa numero 911 nella Gazzetta Ufficiale numero 187 del 6 agosto 2021, a partire dal 7 agosto 2021 è possibile utilizzare anche l'anticorpo monoclonale sotrovimab, per la seguente indicazione terapeutica: trattamento della malattia da coronavirus 2019 (Covid 19)".

 Avevamo già dovuto segnalare con sconforto come l’Amministrazione Sanitaria di diverse Regioni avesse disposto illegittimamente la sospensione dal servizio dei medici e paramedici che rifiutavano di vaccinarsi.

 Bernard-Henry Lévy, in un articolo apparso su "L Repubblica" a commento della caduta di Kabul, ammonisce i cittadini dei Paesi dell'Europa orientale, nonchè quelli di Formosa, dal rischio di fare la stessa fine degli afgani.

 Abbiamo letto con molta attenzione l'intervista rilasciata lunedì scorso a "La Repubblica" dal sindaco Nardella di Firenze, il quale si pone alla guida tanto della società civile della sua città quanto dei colleghi di tutta Italia nell'opera di accoglienza e di assistenza in favore dei profughi afgani.

 Alcuni giornali hanno parlato - con le consuete finalità sensazionalistiche - di una "polemica" che si sarebbe aperta tra alcuni rabbini ed il Papa. In realtà, tra la religione israelitica e quella cristiana è già passato il tempo delle polemiche, ed è iniziato quello delle sollecitazioni dialettiche, degli stimoli alla riflessione su di una fede che - come ricorda giustamente il professor Alberto Melloni su "La Repubblica" di venerdì scorso - ebbe origine quando "una minoranza interna al giudaismo diventò religione dell'impero".

 Subito dopo la vittoria nella guerra civile contro i "bianchi", seguita alla rivoluzione di ottobre, i bolscevichi organizzarono a Baku un grande congresso dei popoli asiatici, tutti quanti ridotti a quell'epoca in una condizione coloniale o semicoloniale.

 Quando il Dalai Lama dovette lasciare nel 1959 il suo Paese, iniziando un esilio che dura ancora oggi, egli perse il Tibet, ma guadagnò il mondo. "Sua Santità", o meglio "Sua Essenza" - come viene chiamato dai seguaci - si propose allora di mantenere viva la causa della sopravvivenza e della indipendenza, ma per raggiungere questo obiettivo - proiettato in un futuro che appariva via via sempre più remoto - occorrevano grandi risorse economiche.

 Quando il Dalai Lama dovette lasciare nel 1959 il suo Paese, iniziando un esilio che dura ancora oggi, egli perse il Tibet, ma guadagnò il mondo. "Sua Santità", o meglio "Sua Essenza" - come viene chiamato dai seguaci - si propose allora di mantenere viva la causa della sopravvivenza e della indipendenza, ma per raggiungere questo obiettivo - proiettato in un futuro che appariva via via sempre più remoto - occorrevano grandi risorse economiche.

 Monsignor Angelo Giuseppe Roncalli, quando - durante la guerra - era pro-nunzio apostolico a Costantinopoli, venne avvertito dell'arrivo in porto di una nave con centinaia di bambini israeliti che fuggivano dall'Europa, diretti verso l'allora mandato britannico della Palestina. Il solo modo per permettere loro di proseguire il viaggio e di mettersi in salvo consisteva nel farli passare per cristiani. Roncalli dovette così passare notti intere a redigere di suo pugno dei documenti falsi, che certificavano il battesimo e la cresima dei bambini.

 Un nostro gentile lettore ci segnala che l'intelletto non è - contrariamente a quanto da noi affermato - il penultimo grado del cammino iniziatico, precedente - a partire dal basso - il Verbo, bensì ne costituisce il vertice: tale convinzione si basa sul fatto che la parola presuppone l'elaborazione del pensiero da essa espresso. Noi pur ringraziando per la cortese segnalazione, rimaniamo del nostro parere.

 La salita di San Martino, luogo pittoresco nel suo primo tratto, che si inerpica tra il muro di cinta di villa Agnesi-Vita e la siepe della proprietà ex Calvauna, costituisce la risposta di Oneglia alle Logge di Santa Chiara, essendo preferita dalla nostra "jeunesse dorée" per i suoi appuntamenti romantici, ma è anche bazzicata da brigate di giovani alcolisti: i quali hanno la cattiva abitudine di lasciare il cammino lastricato di bottiglie e di lattine vuote.

 Il movimento indipendentista siciliano, del quale abbiamo avuto occasione di commentare il convegno di studi celebrato alcune settimane or sono, ha ora prodotto un documento analitico e programmatico, consultabile su internet. Il che ci permette - avendolo letto - di esprimerne una valutazione.

 L'intervento di Massimo Cacciari su "La Stampa" di venerdì scorso in merito alla ventilata obbligatorietà del "green pass" offre una quantità di spunti, di carattere giuridico.

 La propaganda fascista, come quella di tutte le dittature, si esibiva continuamente nell'insulto e nella diffamazione per gli oppositori. Quando si trattava di persone prestigiose, in considerazione dei loro meriti culturali o patriottici, le offese erano ancora più gravi, cadendo sovente nella volgarità: l'obiettivo consisteva infatti nel distruggere il loro prestigio. Ciò permetteva a tanti mediocri, assunti o quanto meno foraggiati dal "Min.Cul.Pop" (Ministero della Cultura Popolare) di compensare la propria inferiorità intellettuale. A volte costoro, risultando incapaci anche di esprimersi, trascrivevano semplicemente le cosiddette "veline" redatte dai funzionari addetti alla propaganda. Questa genia di pennivendoli affonda le sue radici nella storia d'Italia.

 Incontriamo il nostro amico italiano residente all'estero al di qua del confine, dove ci raggiunge per fare insieme un punto della situazione. In passato, abbiamo contattato con lui e per lui alcune autorità straniere, il che ci ha permesso di ampliare non soltanto il raggio delle nostre conoscenze, ma anche le fonti da cui raccogliere le informazioni necessarie per elaborare le comuni valutazioni.

 La ricerca storiografica dovrebbe essere considerata come l'espressione di una scienza. Questo, però, non vale nelle situazioni di conflitto, dove i suoi risultati possono essere utilizzati per affermare delle istanze politiche. Che d'altronde condizionano anche altre discipline, e in primo luogo quelle linguistiche. Laddove la contrapposizione giunge all'estremo come avviene nel Medio Oriente - perfino l'archeologia viene assoggettata alla ricerca degli argomenti che possano dare ragione all'una o all'altra delle parti in causa.

 Quanto accaduto era prevedibile. Da un lato, si affiorava l'incapacità di contenere l'opposizione alla vaccinazione obbligatoria nei limiti dell'azione politica legale, dall'altra risultava evidente il tentativo - da parte del potere - di criminalizzare non soltanto chi viola le norme dell'ordinamento giuridico, ma anche chi - pur matenendosi strettamente nei loro limiti - esprime il proprio dissenso dall'operato delle autorità e dai suoi criteri ispiratori.

 Il "Guardian", autorevole quotidiano liberale inglese, noto per le sue battaglie progressiste, ha mandato un suo giornalista in giro per le città di provincia dell'Italia settentrionale. Il nostro collega ha visitato Udine, una località che solitamente è meta degli inviati della stampa estera, traendone l'impressione che il capoluogo del Friuli non sia "italiano" (così ha scritto testualmente), nè per cultura, nè per stile di vita, e nemmeno per la sua architettura (malgrado risenta più della influenza veneziana che di quella asburgica). La città risente comunque del clima mitteleuropeo.

 Esistono diverse possibili letture dell'accordo stipulato tra gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e l'Australia per fornire a quest'ultimo Paese dei sommergibili atomici di fabbricazione americana.

 La stampa italiana - guidata da "La Repubblica" - si compiace nel constatare la discrepanza tra il Papa ed Orban, che risulta in effetti evidente, tale che nessuno dei due - quando anche volesse nasconderla - sarebbe in grado di farlo.

 E' capitato a molte persone di sbagliare clamorosamente una previsione, specie per essersi fidate del solito "monsignore del Vaticano". Il quale a Roma viene sempre citato, anche se più a sproposito che a proposito. Tale riferimento conferisce tuttavia autorità a quanto si dice, per quanto si tratti spesso di scemenze. Se infatti si afferma: "sul Monte Soratte sono sbarcati gli extraterrestri", si può essere presi per dei mentecatti. Se invece si proclama: "un monsignore del Vaticano (di cui non si riferisce però mai il nome, nè la qualifica) mi ha detto che sul Monte Soratte sono sbarcati gli extraterrestri", ciò conferisce un'aura di autorevolezza alla fandonia.

 Ritornano periodicamente in circolazione i testi relativi ad una asserita continuazione del pontificato di Ratzinger. Gli argomenti addotti a sostegno di questa tesi cambiano, per cui risulta interessante valutare la loro evoluzione.

 "La Repubblica" di sabato scorso ha dedicato alle varie iniziative promosse - direttamente o indirettamente - dal Governo Draghi per propagandare il lancio della "green economy" più pagine di quelle riempite per annunziare la morte del Papa. Tale è il paragone iperbolico con cui si misura l'attenzione prestata dai periodici ad un evento epocale. In questo caso, però, è lecito insinuare il sospetto che si tratti di "pubblicità redazionale". Che costituisce l'espediente escogitato sia per eludere il pagamento delle imposte su quanto corrisposto ai periodici dalle ditte il cui prodotto viene reclamizzato, sia per corrispondere ai giornalisti un compenso "in nero", un "fuori busta" su cui il fisco non percepisce alcun tributo. Se poi è lo stesso Stato a fare ricorso a simili espedienti, l'elusione fiscale risulta perfetta.

 Puigdemont è stato arrestato ad Alghero, e la decisione sulla richiesta di estradizione avanzata dalla Spagna pone all'Italia diversi problemi, di ordine tanto giuridico quanto politico.

 Ricordo di Adriano Amoretti.

 Abbiamo consultato attentamente il documento con cui cento giuristi di Napoli, avvocati, magistrati ed ausiliari giudiziari, hanno denunziato l'illegittimità costituzionale delle misure con cui si è reso quasi obbligatorio - generalizzando l'onere di esibirlo - il cosiddetto "green pass".

 I nostri vecchi raccontavano come durante la guerra si ascoltava Radio Londra. Questa emittente, con i suoi programmi in italiano, svolgeva in quel tempo diverse funzioni, supplendo alla mancanza di una informazione indipendente dal regime e libera nel valutare gli eventi. In primo luogo, il gruppo di esuli antifascisti riuniti presso la redazione italiana della "BBC" comunicava ai connazionali rimasti in patria, e più tardi nella parte del territorio italiano ancora occupato dai nazisti, che cosa stava succedendo realmente nel mondo. In secondo luogo, veniva demistificata la propaganda fascista, anticipando il libero dibattito tra le diverse istanze politiche e culturali che si sarebbe aperto dopo la guerra. In terzo luogo, Radio Londra incoraggiava gli italiani ad insorgere ed a resistere, enfatizzando certamente il loro apporto alla causa degli alleati, ma anche dimostrando come un popolo possa trovare in sè stesso le ragioni e le energie necessarie per emanciparsi.

 Il generale Charles De Gaulle era credente e praticante. In privato, per questo, quando doveva assistere alla Messa in qualità di Capo dello Stato, non faceva la comunione, comportandosi come se chi ricopriva questa carica fosse stato non credente, o seguace di una fede diversa da quella cattolica.

 Il cardinale Sarah attacca il Papa, dalla tribuna della casa editrice Cantagalli di Siena, già usata da quel padre Serafino Maria Lanzetta noto per la sua irriducibile opposizione a padre Fidenzio Volpi: il quale è morto, mentre Lanzetta vive e veste panni.

 Il giornalista Gianluca Di Feo dedica un articolo "di colore", sul numero di venerdì scorso de "La Repubblica", ai mercenari russi della "Wagner", definita una "compagnia di ventura". Ufficialmente, si tratta di una brigata, impegnata in Siria ed in vari altri teatri di guerra in Africa. In Libia, i suoi componenti erano alleati del capo della Cirenaica, il generale Haftar, cui va riconosciuto quanto meno di essere veramente un generale, mentre il "colonnello" Gheddafi non era un colonnello. Per Haftar, gli uomini della "Wagner" (non vorremmo questa denominazione sia dovuta al fatto che il grande musicista era un antisemita dichiarato), stavano per conquistare Tripoli, essendo però costretti ad arretrare in base alla tripartizione di quel Paese, vigente fino alla conquista italiana e ristabilita dopo la caduta di Gheddafi: che ha prodotto - "mutatis mutandis" - lo stesso effetto della morte di Tito, ciascuno essendo andato per i fatti suoi. Mentre però la Tripolitania si affidava ai turchi, vogliosi di riprenderla fin dal 1912, la Cirenaica si annetteva di fatto all'Egitto, che a sua volta ne affidava la difesa alla Russia.

 "La vittoria sarà di chi la vuole". Questo motto, iscritto sulla tolda di una nostra nave da guerra, costituisce il migliore commento al risultato elettorale di Diano Marina, soprattutto se si aggiunge il corollario per cui la vittoria non sarà di chi non la vuole. Il generale Bellacicco è riuscito a collezionare due rovinose disfatte in due mesi. Se però a Kabul c'era l'attenuante di giocare in trasferta, nella sua città di origine - dove conosce vita, morte e miracoli di ciascuno degli abitanti, forte delle informazioni accumulate dal padre, storico maresciallo dei carabinieri - non può invocare nessuna scusa.

 Massimo Cacciari, intervistato su "La Stampa" di martedì scorso, parla dell'astensionismo che ha caratterizzato il voto amministrativo, osservando giustamente come questo fenomeno sia dovuto alla assoluta irrilevanza dei sindaci, i quali non contano più nulla. Le questioni decisive per la vita dei cittadini, cioè le misure profilattiche, l'inflazione e la disoccupazione, si decidono infatti a livello nazionale. Poichè questo è indubbio, se ne deduce che alle politiche si dovrebbe registrare una ben più alta affluenza alle urne. C'è invece da scommettere che anche in quella circostanza si registrerà una diserzione di massa dalle urne. Il motivo è semplice: anche il Parlamento non conta più nulla, e decide soltanto il Governo. Arriviamo dunque alla conclusione: le elezioni sono ormai ridotte ad una pura finzione, dissimulando l'instaurazione di una dittatura di fatto.

 Il nostro amico ci ha condotto più volte a visitare ed a conoscere un certo ambiente culturale, sociale e politico "underground", quel substrato della società che nei momenti di crisi, quando si produce un rivolgimento dei ceti e delle idee ritenuti consolidati, quando non contano più le convenzioni e le gerarchie accademiche, sale inevitabilmente alla superficie.

 Padre Livio Fanzaga ha dato diffusione, con ampio risalto, ad un articolo del professor Roberto de Mattei (di cui ricordiamo la viscerale avversione al compianto padre Fidenzio Volpi), nel quale si propone di promuovere il processo per la canonizzazione di Marcantonio Bragadin, scorticato vivo dai turchi nel 1571 a Famagosta.

 Un editoriale apparso su "La Repubblica" di domenica scorsa afferma che siamo ormai giunti ad una di quelle svolte storiche in cui si deve decidere da che parte stare, essendo divenute impossibili le mediazioni. Se questa asserzione risulta esatta, ciò significa che a Roma è iniziata una guerra civile, che l'assalto a Palazzo Chigi costituisce la ripetizione del bombardamento di Fort Sumter. Il nostro Paese viene così comparato, almeno implicitamente, con la Spagna del 1936, divenendo il teatro di un conflitto il cui significato supera i confini della nazione in cui è scoppiato. A Madrid si affrontarono per la prima volta i fascisti e gli antifascisti, ed in seguito il loro scontro si sarebbe esteso a tutta l'Europa. A questo punto, basta etichettare come fascisti i dimostranti di Roma per affermare che si ripete la vicenda conclusa nel 1945 con la vittoria della democrazia sul totalitarismo.

 La protesta si spegne, anche più rapidamente del previsto. E' bastato scagliare i fascisti contro la sede del sindacato (allontanandoli da Palazzo Chigi) per criminalizzare in un colpo solo tanto i manifestanti violenti e responsabili di reati (fin qui tutto bene) quanto quelli pacifici e legalitari, che chiedono il permesso alla questura e si mantengono "statici" (in tutti i sensi). Manca soltanto la repressione di chi semplicemente si esprime in dissenso dal pensiero scientifico ufficiale.

 Dopo la caduta del comunismo, che ha riguardato l'intera Europa orientale, ed in particolare tutta la penisola balcanica, portando alla dissoluzione della Jugoslavia, le scosse telluriche di assestamento si sono estese verso occidente. L'Austria ha potuto entrare nell'Unione Europea, il che era stato in precedenza espressamente proibito dall'Unione Sovietica, ritenendolo incompatibile con il suo "status" di neutralità - non soltanto militare, ma anche politica - stabilito dal "trattato di Stato" stipulato tra le potenze vincitrici della guerra.

 Haiti ha un rapporto concorrenziale con il nostro Paese di adozione, il Nicaragua, che è colpito dalla sfortuna di essere ultimo in tutte le statistiche ed in tutti gli indici redatti per misurare la povertà dell'America Latina. La repubblica caraibica lo supera infatti ampiamente nella misura della disperazione. Per cui i nicaraguensi si consolano inventando barzellette sugli haitiani, come quella che li dipinge come incapaci di usare i cessi. In realtà, questa nazione fu il primo Stato indipendente popolato da genti di origine africana, e precedette nella emancipazione dal dominio europeo tutte le repubbliche dell'America Latina.

 Lettera aperta al Signor Presidente del Consiglio

 Qualcuno si era domandato per quale motivo lo sgombero dei portuali di Trieste sia avvenuto usando la forza in una giornata elettorale (tra l'altro favorendo il candidato della destra), e soprattutto quando mancavano ormai poche ore prima che questi lavoratori si ritirassero spontaneamente. La risposta è venuta dalla lontana Cina. Questo Paese impiega lo scalo ex asburgico per scaricare le navi che richiedono un maggiore pescaggio, quale non si trova negli approdi dell'Europa settentrionale.

 La mia più importante esperienza professionale è legata al periodo di sedici anni che ho trascorso a partire dal 1989, nel Nicaragua, Paese che considero come la patria di adozione. Il rapporto con questa nazione venne stabilito per via di due ricerche concomitanti. Da parte mia, desideravo compiere una esperienza di studio e di lavoro in America Latina, cioè nella parte del mondo cosiddetto "in sviluppo" per me più accessibile, già conoscendo perfettamente la lingua spagnola; da parte sua l'allora presidente della Corte Suprema di Giustizia, il professor Alejandro Serrano Caldera, essendo stato in precedenza ambasciatore in Francia, stava ricercando un giurista specializzato nel diritto pubblico disposto a farsi carico della formazione del personale amministrativo e della elaborazione della legislazione in questa materia, di cui il Nicaragua era carente.

 Il Governo ha fallito nell'impresa - certamente disperata - di trovare un acquirente privato per il Monte dei Paschi di Siena, una istituzione bancaria tra le più antiche e gloriose d'Italia, le cui origini risalgono - come quelle dei monti di pietà - all'economia preindustriale: "paschi" significa "pascoli". I pastori passavano per Siena due volta all'anno: in settembre, quando andavano a svernare in Maremma, ed in primavera, ritornando sull'Appennino. In questa circostanza, restituivano il denaro che avevano ricevuto in prestito con i proventi dell'accrescimento delle greggi.

 La nota più dolente tra quante risuonano dopo la bocciatura del disegno di legge Zan (un ex leghista dedito al culto del "dio Po", il che spiega la sua avversione nei riguardi delle religioni monoteistiche), riguarda le condizioni in cui è ridotta la "sinistra". A tale parte politica quanto è accaduto al Senato appare ben più grave che se avesse perso le elezioni amministrative: a "La Repubblica" mancava soltanto l'edizione listata a lutto, come fa "L'Osservatore Romano" quando muore il Papa.

 Lo spettacolo inscenato nell'aula del Senato dalla destra fa da "pendant" alle manifestazioni di cordoglio cui si è abbandonata la sinistra "radical chic" in seguito alla bocciatura del disegno di legge Zan: entrambe queste parti politiche hanno perduto la percezione di quanto avviene nel Paese reale. La destra non tiene conto di un dato che risulta dall'aritmetica: l'esito della votazione è stato causato dalla defezione dei renziani. Il cui capo non può certamente battere cassa nè dal principe ereditario dell'Arabia Saudita, nè da Putin e nello stesso tempo sostenere la causa degli omosessuali, poco stimati tanto a Riad quanto a Mosca. Soprattutto, però, il "rottamatore" si è reso conto di un dato della realtà che Letta, accecato dal suo astratto ideologismo, non può percepire: la società italiana, mentre lo Stato unitario cade per la terza volta sotto la croce, come Gesù Cristo sul Calvario, avendo trovato nella epidemia la sua nuova Caporetto, o il suo nuovo otto settembre, fa ricorso per mangiare alle mense della Charitas. Il che comporta la necessità di dare retta alle (giuste) esigenze della Chiesa. Le quali risultano oggi ben più modeste e ragionevoli tanto di quelle prospettate nel 1929 - quando la religione cattolica divenne quella "ufficiale" dello Stato - quanto di quelle avanzate nel 1948, allorchè la repubblica si trasformò in un regime clericale.

 La vice questore Schillirò è stata intervistata da un canale televisivo accessibile su internet: si tratta di uno dei numerosi mezzi di comunicazione cui sempre più si fa ricorso in Italia per sapere che cosa succede effettivamente. Quelli "ufficiali" diffondono ormai soltanto propaganda: per mascherare l'insuccesso del vertice di Roma, si è diffusa la cronaca sociale sullo "shopping" delle prime signore e sul menu della cena al Quirinale.

 Tutti quanti ci domandiamo se ci sarà una guerra tra il Nord ed il Sud del mondo. La Chiesa è stata la prima, con la sua lungimiranza, a porsi tale quesito, ed avendo scorto un pericolo incombente - che risulta tale, beninteso, in termini storici - ha addirittura anticipato la successione nella propria guida, eleggendo un Papa venuto per l'appunto "dalla fine del mondo". Questa espressione non fu coniata da Bergoglio, il quale la riprese da San Francesco Saverio, tra i primi ad accorgersi che il destino del mondo si sarebbe deciso fuori dall'Europa.

 Lettre ouverte à Monsieur le Premier Ministre

 Lettera aperta ad un organizzatore della manifestazione di Sanremo.

 La notizia riguarda due personaggi del "generone" romano - naturalmente "de sinistra" - come certifica la barba d'ordinanza, cresciuta fluente da quando il ministro Franceschini è approdato nell'Urbe; l'ex democristiano ferrarese ha chiamato a dirigere una fondazione che fa capo ai beni culturali la moglie di Sassoli: il quale, essendo piazzato a Strasburgo quale Presidente del Parlamento Europeo, non versa certamente in difficoltà economiche. Anche la seconda moglie di Franceschini (la prima è stata ripudiata, nel migliore stile togliattiano, essendo ritenuta - come si suole dire - "poco rappresentativa", e dunque impresentabile in società) gode di una posizione di adeguato prestigio, e - naturalmente - di altrettanto adeguata remunerazione a spese del contribuente.

 L'undici novembre è il giorno della festa di San Martino, noto per avere condiviso col povero il suo mantello, ed in Francia si commemora l'armistizio del 1918. Non sappiamo se tali coincidenze siano casuali, oppure se siano state scelte dai giudici della Corte Costituzionale per pubblicare la loro sentenza numero 213, che risulta comunque ispirata da una logica spartitoria e - per l'appunto - armistiziale.

 La scelta del Presidente della Repubblica, laddove non viene rimessa al corpo elettorale, pone i "grandi elettori" davanti alla responsabilità di individuare la persona che per il suo prestigio risulta più adatta a svolgere le funzioni attribuite al massimo organo "di garanzia", cioè in sostanza il ruolo dell'arbitro, incaricato di vigilare sul rispetto della Costituzione da parte degli altri soggetti incaricati di esercitare il potere di imperio dello Stato.

 Il vicariato dell'Urbe, non sappiamo se per incarico del vescovo di Roma, il quale deve giustamente pensare più alle faccende della Chiesa universale che alla ordinaria amministrazione del Laterano - ha bandito il ricorso al "vetus ordo" per tutte le celebrazioni dei sacramenti e dei sacramentali, compresa la confessione, salvo naturalmente la Messa. A quanto risulta, anche prima del concilio ci si confessava in lingua volgare. Il nuovo divieto vale dunque verosimilmente per la formula dell'assoluzione.

 La scelta del Presidente della Repubblica, laddove non viene rimessa al corpo elettorale, pone i "grandi elettori" davanti alla responsabilità di individuare la persona che per il suo prestigio risulta più adatta a svolgere le funzioni attribuite al massimo organo "di garanzia", cioè in sostanza il ruolo dell'arbitro, incaricato di vigilare sul rispetto della Costituzione da parte degli altri soggetti incaricati di esercitare il potere di imperio dello Stato.

 Roma attende l'arrivo di Macron, che verrà incoronato - novello Carlo Magno - con la solenne firma di un trattato detto pomposamente "del Quirinale". In attesa che "La Repubblica" ci faccia conoscere il menu del pranzo (o della cena) ufficiale (ormai i colleghi di via Cristoforo Colombo si dedicano alla gastronomia), vale la pena cercare di indovinare che cosa sarà scritto in questo importante atto di diritto internazionale.

 Le vicende del calcio vengono commentate al bar dalla gran parte dei nostri connazionali. E' invece poco usuale udire delle persone che discutono su quelle degli sport detti "archeologici". Ci ha dunque stupito ascoltare un amico discutere sulla contesa che dilania il piccolo ambiente autoreferenziale della politica imperiese. In cui è da tempo in corso una sorta di guerra civile tra i "bassotti", divisi nel partito dello zio ed il partito del nipote. Che non si può definire "nepotista", in quanto tale termine designa una pratica in auge presso i Papi del Rinascimento, volta a favorire il parente più giovane. Nel nostro caso, invece, "l'ossigenato" (come viene soprannominato per il costume di tingersi i capelli) viene fieramente avversato dal congiunto più anziano, più che mai deciso a vendere cara la pelle.

 Le vicende del calcio vengono commentate al bar dalla gran parte dei nostri connazionali. E' invece poco usuale udire delle persone che discutono su quelle degli sport detti "archeologici". Ci ha dunque stupito ascoltare un amico discutere sulla contesa che dilania il piccolo ambiente autoreferenziale della politica imperiese. In cui è da tempo in corso una sorta di guerra civile tra i "bassotti", divisi nel partito dello zio ed il partito del nipote. Che non si può definire "nepotista", in quanto tale termine designa una pratica in auge presso i Papi del Rinascimento, volta a favorire il parente più giovane. Nel nostro caso, invece, "l'ossigenato" (come viene soprannominato per il costume di tingersi i capelli) viene fieramente avversato dal congiunto più anziano, più che mai deciso a vendere cara la pelle.

 Tra i maestri che ricordiamo con più affetto e riconoscenza, quello di maggiore statura morale ed intellettuale è stato certamente il dottor Giovanni Battista "Titta" Novaro, cui toccò presiedere la Provincia di Imperia nel momento tragico del rapimento e dell'uccisione di Aldo Moro. Poco dopo, il dottor Novaro sarebbe morto anch'egli durante il suo mandato, stroncato dalla fatica e dall'impegno profuso per il bene comune. Prima di quei giorni terribili, avevamo pregustato, incontrandoci molto sovente per via dei nostri rispettivi incarichi, il momento in cui Moro avrebbe cooptato nel Governo il partito comunista, così permettendo all'Italia di raggiungere quell'equilibrio che il nostro Paese non ha più trovato. Per questo, ritenemmo entrambi che le lettere inviate da Moro quando era tenuto in ostaggio, in cui egli ammoniva su quanto sarebbe accaduto, non fossero apocrife, nè coartate.

 La piazza di Oneglia su cui si affaccia la casa natale di Edmondo De Amicis, è stata teatro di un evento memorabile: l'incontro che ha suggellato la storica pacificazione tra Toti e Scajola. I due ne hanno voluto sottolineare la trascendentale importanza compiendo insieme un gesto altamente simbolico, quale l'accensione delle luminarie natalizie: segno, questo, che il sindaco non ha neanche un tombino da inaugurare. Per l'occasione è stato comunque eretto un palco, il che ha indotto alcuni maliziosi ad insinuare un rapporto con la statura fisica del primo cittadino, detto non a caso popolarmente il "bassotto".

 Le dittature tendono a ridurre, nel nome del centralismo, le autonomie locali; tendono a limitare la libertà religiosa, per controllare le coscienze individuali; tendono infine a presentare i cittadini che scelgono di vivere all'estero - a prescindere dalle loro motivazioni - come dei traditori, in quanto si sottraggono alla loro autorità. I fatti delle ultime ore confermano tutte queste tendenze.

 Un caro amico, di professione avvocato, impegnato a lungo quale amministratore pubblico e militante in politica, si è rivolto a noi per segnalare con preoccupazione la tendenza, assunta dal nostro sistema informativo in merito alla epidemia. Allarma soprattutto il fatto che non venga concesso nessuno spazio al dissenso rispetto al pensiero scientifico ufficiale. Chi non è d'accordo, viene dunque demonizzato dalla propaganda, e additato all'opinione pubblica come un criminale, malgrado non si possano tacciare come tali soltanto coloro che violano la legge, in particolare quella penale.

 "La Repubblica" ha assunto la stessa funzione di portavoce del Governo - e soprattutto del partito unico o egemone - cui adempiono gli organi ufficiali dei Paesi dominati da regimi totalitari. Tramontata definitivamente la "Pravda", rimangono "Il quotidiano del popolo" in Cina e "Granma" a Cuba. Chi risiede in queste nazioni, dovendovi svolgere funzioni di diplomatico o di corrispondente dall'estero, deve immancabilmente iniziare la sua giornata lavorativa consultando questi periodici. La domanda che ci si pone non è quasi mai se una notizia sia vera o falsa - l'informazione viene sistematicamente manipolata - bensì per quale motivo si racconta una particolare bugia in un dato momento. Quando poi il giornale ufficiale muove all'attacco di qualche malcapitato, si annunziano dei guai non soltanto per la sua persona, ma per una intera categoria. La cui consistenza risulta direttamente proporzionale alla virulenza ed alla gravità delle accuse. Il partito prese di mira la cosiddetta "Banda dei quattro", costoro vennero tacciati addirittura di fare seccare i raccolti agricoli, essendo motivati per giunta da pura malvagità. Non si comprende infatti quale vantaggio potessero trarre dalla carestia.

 Un noto esponente dei "no vax" di Sanremo, già ospite abituale di "talk show" televisivi, si è visto improvvisamente disdire gli appuntamenti già fissati presso i più noti conduttori: "sic transit gloria mundi". L'errore compiuto da alcuni dirigenti del suo movimento consiste nell'avere confuso la curiosità nei riguardi di posizioni considerate eccentriche ed il proprio effettivo prestigio, tra una effimera notorietà e la reale influenza sulla società. Che naturalmente si può acquisire approfittando della spinta conferita ai "no vax" dal trovarsi al centro dell'attenzione, ma che potrà consolidarsi solo se essi saranno in grado di munirsi di una organizzazione, e soprattutto di un programma. Qui si trova il loro punto debole: le manifeste illegittimità in cui è incorso il Governo, e lo stesso progressivo venir meno dei diritti civili e personali stabiliti dalla Costituzione non si combattono con una mobilitazione momentanea, determinata da un pur giustificato risentimento. Le misure restrittive costituiscono infatti la conseguenza e non la causa, della condizione in cui si trova lo Stato italiano. Se il movimento riesce dunque ad individuare l'origine della situazione presente, esso può costruire una alternativa rispetto all'attuale sistema. Altrimenti, i "no vax" potranno anche rimanere per un certo tempo sulla scena, ma soltanto some sintomo di una comprensibile reazione alle tendenze autoritarie del potere, ma non diverranno lo strumento in grado di rovesciarlo.

 Il Papa, quando si affaccia dalla finestra del suo appartamento per recitare l'Angelus al mezzogiorno della domenica, rivolge un saluto particolare ai vari gruppi di pellegrini presenti in piazza San Pietro. La loro rispettiva consistenza viene rivelata, a chi ascolta l'evento per radio, dal grido di giubilo con cui ciascuna comitiva risponde al saluto del Pontefice.

 In occasione del Concilio di Firenze, il Patriarca di Costantinopoli mandò a rappresentarlo una delegazione smisurata, composta da centinaia di persone. Occorreva sostenere, nella discussione con i colleghi di Roma, il principale teologo bizantino, il futuro cardinale Bessarione. Era infatti in questione la famosa clausola del "Filioque". Soprattutto, però, già si percepiva come imminente la caduta della città "basilissa" nelle mani degli infedeli, e l'occasione risultava evidente per mettersi al sicuro in Occidente. Una volta sancita - ma non ratificata dai greci - l'unità con Roma, i visitatori che già fino allora erano stati mantenuti dal Papa e dai vescovi, ritennero per lo più conveniente rimanere in Italia.

 Nella lingua tedesca le parole "debito" e "colpa" si traducono entrambe con lo stesso termine "schuld". La Germania sconta fin dal 1945 la propria colpa storica pagando i debiti, tanto economici quanto politici. Ogni volta che ne viene saldata una "tranche", si compie un altro passo verso la completa riabilitazione della nazione decisiva negli equilibri dell'Europa.

 Il nostro mivimento sorge come reazione spontanea degli imprenditori italiani alle misure adottate dal Governo, che - usando il pretesto di contrastare una epidemia e imponendo un pensiero scientifico unico, prefigurazione di un pensiero politico totalitario - ha limitato le libertà civili e le stesse libertà personali dei cittadini rendendo la vaccinazione in pratica obbligatoria, non soltanto per quanti svolgono molte attività lavorative, ma anche per chi si vede altrimenti negato l'accesso a tutta una serie di servizi pubblici. Ciò ha determinato per noi imprenditori una limitazione delle entrate tale da costringere una gran parte della categoria a cessare l'attività.

 Palmiro Togliatti si macchiò del torto storico di avere ridotto la tattica, a mero espediente elettoralistico. Il grande progetto gramsciano dell'egemonia ed il risultato di questo svilimento portò - dopo gli effimeri fasti degli Anni Settanta - al fallimento storico del suo partito. Se infatti l'egemonia consiste nella capacità di interpretare e rappresentare l'interesse generale, il compito di una forza politica non consiste nel fare la somma aritmetica dei motivi di malcontento, bensì nel compierne la sintesi. Che è mancata a livello nazionale, ma è invece riuscita in alcune realtà regionali, cioè in Emilia ed in Toscana. Dove il partito ex comunista che altrove si è ridotto alla rappresentanza dei dipendenti pubblici - e cioè dei garanti - ha assunto la guida dei ceti produttivi. E, di conseguenza, ha vinto le elezioni.

 Abbiamo letto attentamente le dichiarazioni rilasciate alla stampa da Claudio Scajola dopo la nomina a Presidente della Provincia. Il "Bassotto" si ritrova in una situazione unica, non soltanto nel contesto italiano, ma anche in quello ben più ampio delle democrazie rappresentative. Le "democrature" sono tutt'altra cosa. L'ex ministro dispone infatti della totalità dei seggi del Consiglio Provinciale, in cui siedono otto suoi seguaci e due rappresentanti dei partiti alleati. Se tale fortuna - ammesso che sia veramente tale - fosse capitata a noi, avremmo rilevato di trovarci nella necessità di fare da oppositori di noi stessi; di escogitare cioè una dialettica che è propria di ogni assemblea rappresentativa: che però, in questo caso, viene a mancare. Non soltanto l'eletto si è ben guardato dall'esprimere tale impegno, ma anzi ha dato l'impressione di volere approfittare della situazione per considerarsi beneficiario di una sorta di assegno in bianco. Eppure, la nostra gente si trova afflitta da problemi concreti angosciosi. Non ci riferiamo nè alla epidemia, il cui contrasto è stato avocato dallo Stato, che lo ha sottratto alla competenza delle Regioni; nè alla chiusura di tante imprese, al dilagare della disoccupazione ed alla disperazione sociale.

 Che nell'ambito del gruppo editoriale G.E.D.I. si facciano figli e figliastri, e che tra i figli figuri "La Stampa" di Torino (appartenente da ben più tempo alla famiglia Agnelli), mentre viene relegata tra i figliastri "La Repubblica", ormai destinata come "Il Secolo XIX" di Genova, a divenire una semplice edizione regionale, lo si sapeva da tempo, ma ne viene una ulteriore conferma dal fatto che soltanto su "La Stampa" siano apparsi sabato scorso due "paginoni" dedicati all'ultimatum (così lo definisce Anna Zafesova) intimato da Putin all'Occidente, del tutto ignorato invece da "La Repubblica". Questa gloriosa testata è ormai divenuta l'equivalente degli organi ufficiali di regime, dediti - come a suo tempo "Il Popolo d'Italia" e "La Pravda" - ad incensare i suoi dirigenti e le sue opere.

 I giornali italiani pubblicano con risalto le notizie più insignificanti, mentre censurano quelle importanti. Vediamo, per quanto possibile, di rimediare a questa lacuna.

 Il colloquio in videoconferenza con i dirigenti nazionali (tutti settentrionali) del movimento "no vax" viene anticipato dal mercoledì 15 dicembre al lunedì precedente il Natale, in considerazione del fatto che le ultime misure adottate dal Governo spingono questa parte politica ad assumere al più presto le sue determinazioni. Che però non vengono assolutamente prese. O - per meglio dire - non sono ancora comunicati dagli ispiratori e dai dirigenti a quanti devono metterle in atto. Se ne ricava dunque l'impressione di un esercito agguerrito e schierato in ordine di battaglia, ma ancora in attesa che gli ufficiali impartiscano alla truppa gli ordini necessari per sapere come si debba affrontare il nemico. Intanto, l'attesa viene ingannata con scherzi e con facezie da caserma. Tanto è forte, infatti, la volontà di combattere - come è assoluta la certezza della battaglia imminente - quanto è assoluta (e comprensibile) l'incapacità dei soldati di elaborare una strategia.

 Le ultime misure adottate dal Governo per combattere l'epidemia dimostrano un evidente intento divisivo. Se infatti fosse stata disposta la chiusura degli edifici pubblici, il movimento "no vax" avrebbe inevitabilmente coinvolto i loro titolari nelle proteste di piazza, iniziando un conflitto sociale di vaste proporzioni. Ciò avrebbe facilitato la maturazione del movimento, inducedolo ad elaborare un programma in grado di andare oltre la gestione dell'emergenza, acquisendo quella cultura politica di cui fino ad ora i protestatari si sono dimostrati sostanzialmente privi. Evitando di chiudere gli alberghi, i ristoranti ed i bar, il Governo ha viceversa tentato di privarli di una più ampia base sociale, mettendo le basi di un nuovo soggetto politico alternativo. Questo però non significa affatto che gli esercenti - e tutti quanti partecipano alla filiera dei prodotti da essi commercializzati - possano considerarsi al sicuro. La crisi economica, infatti, continuerà - soprattutto per effetto dell'aumento del prezzo dell'energia e delle materie prime - a mietere vittime, e l'impoverimento costituisce l'unica prospettiva per il popolo italiano.

 Quando cominciammo a ricevere delle minacce da parte della camorra, dovute al nostro impegno a fianco del compianto Padre Fidenzio Volpi, volto a depurare un settore della Chiesa dalle infiltrazioni della "criminalità organizzata", la prima preoccupazione, essendo posti davanti alla prospettiva concreta di una morte violenta ed improvvisa, fu quella di compiere la "confessione generale".

 E' costume dei politicanti agire in base al motto "passata la festa, gabbato lo santo": in occasione della celebrazione di San Leonardo da Porto Maurizio, si potevano osservare i più alti esponenti locali intenti ad esibire la loro devozione nella nostra "concattedrale", ascoltando le ammonizioni di Monsignor Suetta, incaricato dal collega di Albenga di strigliarli adeguatamente, data la sua migliore conoscenza della realtà imperiese.

 E' costume dei politicanti agire in base al motto "passata la festa, gabbato lo santo": in occasione della celebrazione di San Leonardo da Porto Maurizio, si potevano osservare i più alti esponenti locali intenti ad esibire la loro devozione nella nostra "concattedrale", ascoltando le ammonizioni di Monsignor Suetta, incaricato dal collega di Albenga di strigliarli adeguatamente, data la sua migliore conoscenza della realtà imperiese.

 La stampa di regime, con in testa "La Repubblica", su cui un valoroso costituzionalista quale è il professor Ainis si improvvisa per l'occasione - poco decentemente - in mediocre propagandista, tentano di trasformare la vigilia della Befana in un nuovo ventiquattro maggio, al fine di convincere gli italiani di due affermazioni assolutamente false: in primo luogo che è in gioco la stessa sopravvivenza della nazione, ed in secondo luogo che il Governo si è fatto promotore ed alfiere di questa causa.

 L'arcivescovo Makarios, il quale cumulava nella sua persona la carica di Presidente della Repubblica e quella di capo della Chiesa Ortodossa di Cipro, disse una volta che il comandamento di Dio in base al quale è vietato uccidere non vale per chi ammazza i musulmani. Dato questo presupposto, lo Stato che egli guidava finì per rompersi in due, ed i greci e i turchi ne costituirono uno ciascuno per conto proprio.

 E' già stata avanzata, per le prossime elezioni comunali di Imperia, la precandidatura di un noto e stimato professionista, il quale si è sempre mantenuto estraneo ai giochi politici, configurandosi come un tipico rappresentante della cosiddetta "società civile". Sul suo nome è stata anche discretamente sondata l'autorità ecclesiastica, la quale - trattandosi di un cattolico coerente e praticante (alieno però dal confessionalismo) - ha espresso il suo autorevole "placet".

 "Sans vouloir nous flatter", avevamo visto giusto da tempo: non in quanto riceviamo informazioni riservate dai servizi segreti, bensì perchè usiamo la logica, unita con la lunga esperienza maturata nel Paese di adozione, in cui si combatteva una delle tante guerre per procura tra est ed ovest, permettendo a chi ci viveva di conoscere i rappresentanti delle due parti in causa.

 David Sassoli aveva iniziato la sua carriera politica facendosi fotografare mentre picconava il Muro di Berlino. Alessandro Manzoni potè scrivere - in termini di alta poesia - di Napoleone essendo "vergin di servo encomio e di codardo oltraggio". Il partito cui apparteneva Sassoli aveva a suo tempo reso omaggio alla erezione del Muro, che Pajetta definiva "un confine". Si dà però il caso che uno Stato di diritto permette di attraversarlo. Meglio comunque l'intelligenza, sia pure opportunistica, di Sassoli che la stolidità dimostrata dai suoi compagni di Imperia, i quali ben dopo la caduta del Muro continuavano ad applaudire Milosevic perchè "ammazzava i fascisti".

 La Sicilia - unica tra le regioni d'Italia - gode di un particolare privilegio, consistente nell'esistenza nell'isola di un organo di seconda istanza della giurisdizione amministrativa. In origine, si trattava di una sezione staccata del Consiglio di Stato, ma ora esso è un organo da esso completamente distinto. Che non si tratti soltanto di un decentramento territoriale, bensì di un esercizio indipendente delle funzioni giurisdizionali, lo dimostra quanto stabilito in una sentenza appena emessa dai giudici amministrativi di Palermo, sulla quale naturalmente tacciono i giornali nazionali, trattandosi di zelanti sostenitori del Governo.

 Parlando delle vicende di Genova, avevamo notato come un ecclesiastico - l'allora arcivescovo metropolita Cardinale Angelo Bagnasco - fosse rimasto l'unico ad esprimere - nella città laica, repubblicana e poi socialista patria di Giuseppe Mazzini - un richiamo alla sua tradizione democratica. L'eclisse di questa identità aveva portato il centro-sinistra a lasciare campo libero ad una amministrazione comunale di destra, che si è rivelata capace soltanto di offendere le convinzioni dei concittadini, manifestando il suo attaccamento alla tradizione unicamente con il (costoso) travestimento da doge del sindaco Bucci, il quale è solito esibirsi in questa pagliacciata carnevalesca.

 Ci telefona un giovane e brillante professionista, appartenente ad una famiglia molto eminente della nostra città, che ha espresso in passato diversi illustri rappresentanti delle istituzioni, per manifestare il proprio disappunto, avendo potuto constatare come il supermercato di fiducia non metta più in vendita nessun genere di carne, nè bovina, nè suina, nè avicola.

 Mentre scriviamo, i ministri degli esteri degli Stati Uniti e della Russia si incontrano ancora una volta a Ginevra, nel tentativo di fermare la guerra in Ucraina. Le probabilità di riuscita appaiono minime, in primo luogo perchè Lavrov esige dalla sua controparte una risposta scritta, che è già stata rifiutata in anticipo. In secondo luogo, il documento presentato agli americani si configura come un ultimatum, anche se non viene definito formalmente come tale. Mosca esige non soltanto la garanzia che l'Ucraina rimanga fuori dall'Alleanza Atlantica, ma anche una serie di adempimenti manifestamente inesigibili, cioè il ritiro di tutte le truppe occidentali e di tutti gli armamenti dislocati nei Paesi già membri del Patto di Varsavia.

 Per chi si diletta di piccole cabale, ricordiamo che dall'Epifania del 1959, quando Giovanni XXIII, da poco eletto al pontificato, aveva annunziato in San Paolo Fuori le Mura l'indizione del Concilio Ecumenico, smentendo chi lo indicava come un Papa di transizione, al 1968 trascorsero nove anni: tanti quanti ne sono trascorsi dall'avvento di Bergoglio. Allora come oggi, i fermenti del rinnovamento che avrebbero contrassegnato una generazione provenivano originalmente dall'ambito religioso.

 La seconda uscita pubblica del movimento "free vax" (l'etichetta di "no vax" viene sdegnosamente respinta, dal momento che alcuni dei suoi stessi dirigenti sono stati inoculati con tre dosi, e lo dichiarano apertamente) nella centrale Piazza Colombo di Sanremo eguaglia praticamente il numero di partecipanti della prima uscita. Il successivo concerto di Povia raccoglie ben millecinquecento spettatori, ma qui c'entra l'impegno civile. I quasi quattrocento che assistono al comizio vengono inoltre da tutta la provincia: sono rappresentate Ventimiglia ed Imperia.

 Per comprendere che cosa significhi la rielezione di Mattarella, basta leggere i giornali di domenica: mentre gli articoli di cronaca compongono un peana in onore del Presidente (e fin qui può passare), nonché dei suoi elettori (questo, invece, supera i limiti della decenza), e mentre i capi dei diversi Partiti fanno a gara nell’aggiudicarsi il merito di quanto è avvenuto, non si trova un solo commentatore – neanche quelli più ossequienti nei confronti del Potere – che riesca viceversa a celare il proprio sconcerto e la propria preoccupazione di fronte alle condizioni in cui versa la Repubblica.

 Dopo il clamoroso fallimento della candidatura alla Presidenza della malconsigliata Casellati,

 Palmiro Togliatti riservò sempre a sé stesso – insieme con il compito di stabilire a sua piena discrezione la linea del Partito – un altro aspetto, solo in apparenza secondario, della politica comunista in Italia:la valutazione della espressione artistica.

 Chi pertanto vive lontano dai luoghi in cui essa viene decisa e consumata, può soltanto ricercare nella propria vita quotidiana il riflesso di quelle vicende che solo più tardi finiranno per coinvolgerlo.

 Quando si parla di Repubblica, il Paese che si collega spontaneamente con questa forma istituzionale dello Stato è soprattutto la Francia.

 La coincidenza tra la “Giornata della Memoria”, in cui sono state giustamente ricordate le vittime italiane della “pulizia etnica”, praticata contro di loro per la prima volta dalle milizie della Jugoslavia prima che i vari popoli di questo Paese la ripetessero ancora più sanguinosamente gli uni contro gli altri, ha coinciso con l’imminenza di un’altra catastrofe di questo genere: in Ucraina, quanti rifiutano si essere assimilati ai “Grandi Russi” troveranno la sola via di scampo nella fuga verso l’Occidente, definita da Johnson una “catastrofe umanitaria”.

 Gli analisti comparano l’attuale crisi in Ucraina con quella detta “dei missili a Cuba”, per quanto i ruoli risultino invertiti rispetto ad allora.

 Non ci sarà il referendum sull’eutanasia.

 La pressione militare esercitata dalla Russia sull’Ucraina, che ci si era illusi di scongiurare mediante l’azione diplomatica svolta dagli Americani, dai Francesi, dai Tedeschi ed infine dagli Italiani, è già sfociata nei primi combattimenti.

 La nostra amica viennese sembra riunire nella sua persona tutta la complessità cosmopolita della vecchia Capitale dell’Impero.

 Il tempo - dicevano i nostri vecchi - è galantuomo, e dunque viene sempre il momento in cui a chi ha combattuto delle battaglie di principio si riconosce che aveva ragione.

 Rivolgiamo in primo luogo i nostri migliori auguri ad Ariel Dello Strologo, prossimo sindaco di Genova. Abbiamo doverosamente portato il nostro granello di sabbia al suo meritato successo, sul quale non nutriamo alcun dubbio, esortando l'amico Ubaldo Santi ad abbandonare la consorteria di ciarlatani, riunita in quella grottesca "corte dei miracoli" cui la destra ha ridotto lo Star Hotel di Brignole, ritornando ad impegnarsi per il bene della città e dei lavoratori, secondo l'esempio di suo padre.

 La vicenda che ha causato le scuse - ma probabilmente anche le stesse dimissioni - di Ratzinger, si può riassumere, nei suoi termini giuridici, abbastanza semplicemente.

 Che Mosca si consideri da sempre la “Terza Roma”, erede tanto della Prima quanto soprattutto della Seconda, cioè di Bisanzio, è così notorio da essere divenuto un luogo comune; è altrettanto notorio che a questa missione salvifica ed universale si ispiravano sia i suoi Imperatori, sia Stalin.

 Quando insistevamo nel denunziare la degenerazione del rapporto tra rappresentanti e rappresentati, cioè in sostanza il tradimento della democrazia, causato nella nostra realtà locale dall’esistenza di un “partito trasversale” – detto anche “partito della selvaggina” – ci si rispondeva regoalrmente che non era qui la vera Sinistra.

 Almeno una delle sanzioni decretate dall’Unione Europea contro la Russia si è già dimostrata completamente inefficace: quando si è provveduto a bloccare i conti correnti bancari aperti in Occidente dai cosiddetti “oligarchi”, si è constatato che non c’era più neache un centesimo.

 Nei giorni scorsi, il deputato catalano Comin ha tenuto una conferenza presso il Palazzo Ducale, sede del Governo della Repubblica Genova, legata con Barcellona da antichi rapporti culturali ed economici, originati dal comune passato di Città proiettate su tutto il Mediterraneo.

 Una immagine testimonia - meglio di tutte le altre - che gli Ucraini sono un popolo dalle radici solide e profonde, tali da preservare la sua identità al di là delle prove attraversate in questo momento.

 Accade sovente, nel Cristianesimo tanto Occidentale quanto Orientale, che i monasteri si integrino nella vicenda delle comunità circostanti, divenendo punti di riferimento per la loro vita sociale e culturale.

 Winston Churchill disse che soltanto gli stupidi non cambiano mai di opinione.

 Monsignor Viganò è ricomparso, pubblicando un lungo testo, che non pare redatto personalmente dal prelato tradizionalista salvo nel prologo e nella chiusura, inframmezzati da una dettagliata ricostruzione delle vicende ucraine, redatta secondo i canoni della propaganda ufficiale del Cremlino.

 Alcuni anni or sono, in occasione delle funzioni religiose officiate in piazza San Pietro, una falange di zelanti volontari distribuiva ai fedeli un giornale, stampato nella stessa veste grafica de “L’Osservatore Romano”.

 Abbiamo costretto un Amministratore del Comune di Imperia – persona colta, intelligente e sensibile – a dedicare un’ora del suo tempo prezioso ad ascoltare la spiegazione dei motivi per cui il mai morto “Partito della Selvaggina” è riuscito fino ad ora ad impedire che la nostra Città fosse presente nelle iniziative a sostegno dell’Ucraina.

 Nel tempo dell’Unione Sovietica, quando i dirigenti del Cremlino erano in procinto di scomunicare qualche Partito Comunista, ne mandavano in avanscoperta uno molto più piccolo, incaricandolo di fare il lavoro sporco, consisteva nell’anticipare i motivi del conflitto ideologico.

 Nel dibattito sull’autodeterminazione dell’Ucraina si è fatta molta confusione tra il Diritto ed altre scienze, quali sono la Storiografia e la Linguistica.

 Il Parlamento italiano ha compiuto un atto politico irreversibile, che si può paragonare per importanza alla decisione di entrare in guerra assunta il 24 maggio del 1915, dichiarandosi pienamente solidale con l’Ucraina.

  Il Sindaco di Imperia ha emesso, insieme con i colleghi di Sanremo e di Ventimiglia, una dichiarazione di solidarietà con l’Ucraina, auspicando che le siano date le armi necessarie per difendere la sua sovranità.

 L’attività svolta dai banchieri viene speso considerata contraria agli interessi della società, essendo associata arbitrariamente con l’usura, che – assorbendo le risorse prodotte dal lavoro – manda in rovina quanti lo svolgono.

 Una volta, un turco ci disse che secondo lui tutti i Curdi erano per natura malvagi, anche presi individualmente.

 Pietro il Grande iniziò la costruzione della Città che porta il suo nome quando il territorio sul quale essa sorge apparteneva ancora alla Svezia: dopo la vittoria di Poltava del 1709, non era stato ancora stipulato un Trattato di Pace.

 Il nostro Sindaco – malgrado i maliziosi dicano sia stato riformato per insufficienza toracica - sfoggia una insospettata preparazione militare, ed escogita l’arma assoluta che ci garantirà la Vittoria, consistente nel recarsi in ufficio e a scuola indossando gli abiti degli esploratori polari, i dirigenti di tutti i Paesi coalizzati contro Putin esitano ad impiegare l’arma dell’Apocalisse: che non è l’atomica, bensì l’embargo sul gas.

 Il nostro Sindaco – malgrado i maliziosi dicano sia stato riformato per insufficienza toracica - sfoggia una insospettata preparazione militare, ed escogita l’arma assoluta che ci garantirà la Vittoria, consistente nel recarsi in ufficio e a scuola indossando gli abiti degli esploratori polari, i dirigenti di tutti i Paesi coalizzati contro Putin esitano ad impiegare l’arma dell’Apocalisse: che non è l’atomica, bensì l’embargo sul gas.

 La Signora Ursula von der Leyen si è formata a Bruxelles, ...

 Ariel Dello Strologo, per farsi conoscere dagli elettori genovesi, ha chiamato a collaborare con lui uno dei migliori esperti italiani di comunicazione sociale, proveniente da Milano.

 LETTERA APERTA AL PROFESOR MASSIMO CACCIARI

 Il Papa ha presieduto il rito della Via Crucis, celebrato in un’Urbe più simile a quella di Giorgio De Chirico che a quella di Bartolomeo Pinelli.

 Il Papa ha presieduto il rito della Via Crucis, celebrato in un’Urbe più simile a quella di Giorgio De Chirico che a quella di Bartolomeo Pinelli.

 In occasione delle ultime elezioni amministrative, il candidato poi risultato eletto Sindaco di Imperia annunziò la sua intenzione di designare quale Assessore niente meno che un dirigente ex comunista dell’Emilia, di ufficio ingegnere aeronautico.

 Risulta fin troppo facile spaventare l’Occidente con le immagini dei Ceceni, arruolati da Putin, che festeggiano per la conquista di Mariupol.

 Il Professor Mughini, lasciandosi prendere da una pur giustificata “vis polemica” nei riguardi della rappresentanza associativa ufficiale (peraltro usurpata) dei Partigiani, compie due affermazioni, una delle quali giustissima, e l’altra sbagliata.

 Il Professor Massimo Cacciari, intervenendo su “La Stampa” di Torino del 28 aprile, afferma giustamente che la nostra Europa è “vicina al tramonto”.

 Alcuni illustri commentatori, tra cui Lucio Caracciolo su “La Repubblica”, asseriscono che il perseguimento di quanto sia Zelensky, sia Biden, sia Johnson considerano come una vittoria nell’attuale guerra tra la Russia e l’Ucraina comporterebbe comunque – ammesso e non concesso che un tale esito risultasse possibile – la sconfitta dell’Europa.

 Il nostro “Partito Trasversale” ha esibito la propria simpatia per la Russia nel conflitto con l’Ucraina riaffermando la contrarietà all’Alleanza Atlantica: che comunque nessuno mette in discusione, a prescindere dalle diverse posizioni in merito all’invio di armi ad una delle parti in conflitto.

 Il cantante irlandese Bono, “leader” degli “U2”, che ha intonato nella metropolitana di Kiev la sua famosa melopea in onore dei connazionali caduti nella “Domenica di Sangue” aspira naturalmente anch’egli, da buon patriota, alla riunificazione della cosiddetta “Isola di Smaraldo”:

 Il Patriarca di Mosca ha rotto con il Papa, reo di averlo definito il “chierichetto” di Putin.

 Le elezioni comunali di Genova costituiscono un laboratorio molto interessante

 Nel 1914, eseguendo un piano predisposto da tempo dal suo Capo di Stato Maggiore, il Generale Von Moltke, l’Esercito tedesco – dopo avere calpestato la neutralità del Belgio – intraprese l’invasione della Francia, con l’obiettivo di prendere Parigi.

 Ezio Mauro, su “La Repubblica” del 16 maggio, si pone in sostanza questa domanda: perché in Europa si manifesta solidarietà con la causa dell’indipendenza nazionale dell’Ucraina, ma non si manifesta una eguale solidarietà con la democrazia, che pure trova in questo Paese una incarnazione ed una rappresentanza – per quanto imperfette – in quanto resiste all’autocrazia della Russia di Putin?

 La guerra in Ucraina, anche a prescindere da tutta l’aneddotica sullo scarso spirito combattivo dimostrato dalle truppe russe, sulla corruzione diffusa nei ranghi delle Forze Armate di Mosca, sulla arretratezza di un apparato logistico sbaragliato ed in qualche caso addirittura ridicolizzato da un nemico maggiormente motivato e preparato, rivela una realtà ancora più preoccupante dal punto di vista del Cremlino: l’attuale conflitto non viene percepito dal popolo come una causa nazionale decisiva, e dunque unificante.

 Si dice che la Cattedrale di Notre Dame di Parigi, dopo la ricostruzione, non sarà più un tempio della religione cattolica, venendo trasformata in un luogo di preghiera comune per le diverse fedi.

 I Presidenti delle Giunte Regionali di tutta Italia si attribuirono in un certo momento il titolo di “Governatori”.

 Recatosi sul Colle di Nava per assistere al Passaggio del Giro d’Italia, “Mohammed” Bensa ha approfittato dell’occasione per pronunziare una “hutba” in un noto ristorante di questa località di villeggiatura.

 Dovrebbe preoccupare – a nostro modesto avviso – i vertici della Chiesa il fatto che la più importante radio cattolica italiana abbia completamente ignorato la nomina di Zuppi a Presidente della Conferenza Episcopale.

 Si è detto che la nomina di Zuppi a capo dei Vescovi abbia rallegrato la Sinistra, e fatto arrabbiare la Destra.

 Questa mattina, tanti nostri concittadini che ancora consideravano la guerra come un fatto lontano ed ininfluente sulla loro piccola realtà quotidiana, si sono risvegliate immersi – loro malgrado – in una dimensione bellica, che ricorda ai più anziani il 1944: le file di poveri che dovevano riscuotere un vaglia (per fortuna non è il “giorno delle pensioni”, altrimenti gli effetti sarebbero risultati ancora più gravi) si sono ritrovati con gli uffici postali praticamente chiusi.

 Fu il compianto Dottor “Titta” Novaro ad escogitare l’epiteto di “Bassotti” per designare gli Scajola (con la “j” lunga) ed il loro seguito di scherani ed adulatori.

 La vicenda di Mata Hari, spogliata dai suoi aspetti romanzeschi, può insegnare molto nelle attuali circostanze.

 Il “Partito Trasversale” si riunisce periodicamente

 L’amico Avvocato Luigi Basso di Diano Marina, storico esponente dell’autonomismo ligure, ci ha rivolto una provocazione intellettuale, consistente nel redigere un elenco di tutti i soggetti che - per i più svariati motivi – negano la legittimità dello Stato italiano.

 Bernard Henry Lévy ha paragonato i difensori dell’Ucraina ai “Soldati dell’Anno Secondo”, cioè ai francesi arruolati nell’esercito repubblicano nel 1793: la Rivoluzione contava gli anni a partire dal 1792, quando era stato abolito il cosiddetto “Ancien Régime”.

 Molte persone si pongono da tempo nella prospettiva – collocata in un futuro imprecisato, ma certamente resa più prossima, più realistica e più accessibile dal conflitto attualmente in corso in Europa – del superamento degli Stati nazionali e della costituzione di nuovi soggetti regionali, alcuni dei quali collocati a cavallo degli attuali confini.

 Illustre Onorevole Angelo Alessandri

 Un giorno, gli storici si domanderanno quando è iniziata la ritirata dell’Occidente

 Quanto accaduto tanto a Palermo, la più meridionale e “terzomondista” delle Città chiamate al voto amministrativo, quanto a Genova - che viceversa è una metropoli settentrionale, forse la più prossima culturalmente all’Occidente - rivela come tutta l’Italia sia accomunata dallo stesso destino.

 Su “La Repubblica” di domenica scorsa, Meir Ouziel pubblica un articolo dedicato ai rapporti storici tra Italia e Israele.

 In un nostro precedente articolo, abbiamo enumerato i vincitori delle elezioni di Genova.

 La coincidenza tra la morte di Giuseppe Pericu e la riconferma a Genova del Sindaco Bucci è certamente casuale, ma sembra che il destino abbia voluto far chiudere nello stesso giorno un ciclo storico.

 Lo scorso quattro giugno, si è tenuto a Merano un incontro che ha riunito molti tra i movimenti indipendentisti ed autonomisti dell’Europa Occidentale.

 Il discorso tenuto ieri da Putin segna il secondo vero inizio della guerra, scoppiata sul terreno fin dal 24 febbraio.

 C’è una immagine che riassume il significato della visita compiuta dai “leaders” europei in Ucraina: i tre sono ritratti mentre rendono omaggio ai caduti sul luogo di una delle stragi, attorniati da Carabinieri italiani, da Gendarmi francesi e da agenti della Polizia tedesca, tutti quanti nelle rispettive uniformi.

 L’inserto dedicato ai borghi tipici della Liguria, diffuso insieme con “Il Secolo XIX” del 22 giugno scorso, ritorna ad illustrare le vicende del “Principato di Seborga”.

 Il Cardinale Zuppi ha rilasciato una intervista collettiva ai giornalisti delle nostre maggiori testate, dichiarando che la Chiesa prevede un “ottobre caldo”, durante il quale si propone di svolgere una “interlocuzione” con il Governo di Draghi.

 Molto Reverendo Padre Casella,

 Tre notizie di altrettanti eventi si sono sovrapposte nelle ultime ore, risultando utili per chiarire la situazione dell’Italia.

 Massimo Cacciari, intervenendo su “La Stampa” di Torino dell’Otto Luglio

 Un fraterno amico sardo, sardista ed indipendentista (risulta molto raro trovare delle persone nelle quali le tre qualifiche non coincidano, per cui la differenza intercorre unicamente tra i separatisti dichiarati e quelli taciti) ci ha esortati a scrivere su Bainzu Piliu.

 Il Vescovo di Verona ha fatto campagna elettorale contro il candidato del Centro Sinistra alle elezioni comunali, tacciandolo di istigare alla sodomia soltanto perché riconosce i diritti degli omosessuali.

 Sul banco degli imputati, al processo di Frosinone, mancava Salvini.

 Nel 1857, l’Inghilterra della Regina Vittoria rischiò di perdere l’Impero Indiano.

 La chiave per interpretare quanto sta per succedere a Roma in queste ore è racchiusa in questa frase dell’articolo di Stefano Folli su “La Repubblica” di mercoledì Tredici Luglio: “Esiste la buona fede? Ovvero ci sono – come molti sospettano – forze più grandi e opache che hanno deciso di far inciampare Draghi, costi quel che costi? Nessuno al momento ha una risposta a tali dubbi, benché sia evidente che la crisi italiana è seguita con attenzione all’estero e soprattutto a Mosca”.

 In un nostro precedente articolo, avevamo affermato che gli incendi nelle discariche di spazzatura di Roma erano dolosi, e soprattutto che si inserivano in un piano eversivo, avente lo scopo di causare disordine nella Capitale.

 Per capire chi sono e come agiscono i “Pentastellati”, non abbiamo avuto bisogno di attendere l’incontro tra Conte e Draghi.

 Bergoglio ha dichiarato in una intervista che non accetterebbe per sé – qualora le sue condizioni di età e di salute rendessero inevitabile rassegnare le dimissioni – il titolo di “Papa Emerito”, ma soltanto quello di “Vescovo Emerito di Roma”.

 Per evitare di cadere nella trappola delle cosiddette “dicotomie” del secolo scorso, non applicheremo l’ovvia ed abusata etichetta di “fascista” all’energumeno che lunedì scorso – non pago di averci insultato – ha tentato anche di aggredirci per la strada.

 Illustre Signor Sindaco,

 L’Italia ricorda il centenario della “Marcia su Roma”, quando all’arrivo nell’Urbe degli squadristi fece seguito quello di Mussolini, proveniente da Milano in vagone letto.

 LETTERA APERTA A UN PRELATO DEL VATICANO

 La Vezzali si candida con la Meloni.

 Rino Formica, l’ultimo “Grande Vecchio” della politica italiana, è intervenuto su “La Repubblica” del 27 luglio per dire la sua, con la consueta saggezza, in merito all’attuale crisi politica ed istituzionale.

 Uno dei più alti dirigenti di “Grande Liguria”, l’unica forza autonomista della nostra Regione, che alle ultime Regionali – pur senza svolgere alcuna campagna elettorale – ha ottenuto un risultato non certo trascurabile, trovandosi in vacanza nel Tirolo Meridionale, ha bussato alla porta del locale Partito di lingua tedesca.

 Quando la Meloni prevede una campagna elettorale “violenta”, formula la classica profezia che si autoavvera.

 L’Italia ricorda il centenario della “Marcia su Roma”, quando all’arrivo nell’ Urbe degli squadristi fece seguito quello di Mussolini, proveniente da Milano in vagone letto.

 L’accordo tra Letta e Calenda è credibile come quello tra due galli nello stesso pollaio.

 Esistono in Italia ben tredici minoranze linguistiche censite.

 LETTERA APERTA AL CARDINALE SCHOENBORN

 Letta e Calenda litigano come due lavandaie ai trogoli, o come due pescivendole al mercato, permettendo così alla Meloni – la quale per estrazione sociale e culturale dovrebbe essere più lavandaia e più pescivendola di loro – di fare la figura della gran signora.

 “La Repubblica” spreca fiumi di inchiostro per domandarsi se la Meloni sia fascista, e giunge alla conclusione che in effetti si tratti di una nostalgica del regime di Mussolini, in quanto rifiuta di togliere la fiamma dal simbolo del suo Partito.

 La stampa inglese, francese e americana comincia a dare segni di preoccupazione per l’imminente insediamento della Meloni a Palazzo Chigi.

 LETTRE OUVERTE AU MAIRE DE NICE

 Quanto “fa notizia” non è certamente il fatto che i “Pentastellati” siciliani – dopo avere celebrato nell’Isola le “Primarie” con i Democratici (naturalmente a spese di Letta) - abbiano rotto il patto, essendo usciti perdenti: suscita invece ilarità la protesta del “Nazareno”, che parla addirittura di “Alto Tradimento”.

 LETTERA APERTA AL CARDINALE SCHOENBORN

 LETTERA APERTA AL CARDINALE SCHOENBORN

 Oscar Wilde, che a causa del suo snobismo aristocratico disprezzava le forme della democrazia rappresentativa, scrisse in uno dei suoi famosi aforismi: “La Camera dei Comuni non ha nulla da dire e lo dice”.

 Quanto abbiamo detto martedì scorso a Nizza, parlando con il nostro interlocutore francese, si è puntualmente riflesso nell’editoriale, apparso su “La Repubblica” del giorno successivo a firma di Bernard Henry Lévy: il quale non è soltanto il più rappresentativo “maitre à penser” in servizio permanente effettivo attualmente attivo sulle rive della Senna, ma è anche l’ispiratore di tutte le prese di posizione concepite nel campo della politica estera dai diversi Presidenti della Francia: a cominciare dall’intervento contro Gheddafi per arrivare al sostegno offerto agli afgani contrari ai “Talebani”, per finire con l’appoggio – risultato ben più efficace – alla resistenza degli Ucraini.

 La Counità Islamica di Imperia non si limita più, da qualche tempo, ad esibire come un fenomeno da baraccone il suo illustre convertito.

 Della guerra in Ucraina saranno ricordate, nei libri di storia, due date di inizio: una è stata il Ventisette Febbraio, quando le forze armate di Putin hanno varcato la fragile linea armistiziale stabilita nel Donbass dagli “Accordi di Minsk”, peraltro mai rispettati; l’altra è quella del Cinque Settembre, cioè del primo lunedì dell’autunno meteorologico, giorno in cui per tradizione finiscono in Europa Occidentale le ferie estive e riaprono le fabbriche.

 Quello che la Destra ha inscenato a Cernobbio è soltanto un gioco delle parti, come avviene tra il “poliziotto buono” ed il “poliziotto cattivo”, nel quale i giornalisti de “La Repubblica” sono puntualmente ed ingenuamente cascati.

 Lo scorso Nove Settembre, il Governo Draghi ha deciso di fare un grande favore a quello che è destinato a succedergli, presieduto o comunque fortemente influenzato dalla Meloni.

 Due piccole storie di provincia spiegano – forse meglio di tante erudite analisi dei politologi, dei giuristi e degli studiosi di scienze sociali – quale può essere il futuro dell’Italia dopo il Venticinque Settembre.

 Onorevole Claudio Scajola

 Letizia Moratti, personaggio organico all’ambiente confessionalista milanese, sarà incaricata dalla Meloni di gestire la Sanità nazionale secondo il modello lombardo, estendendo alle altre Regioni il sistema di cliniche private e di laboratori di analisi (naturalmente privati) facenti capo alla “Società delle Opere”: la quale già gestisce, ormai da tempo immemorabile, la Sanità lombarda.

 “La Repubblica” ha dato notizia soltanto incidentalmente dell’esito del viaggio compiuto a Washington da Urso

 Gli Inglesi sono riusciti ancora una volta a preservare la loro identità senza cadere nell’intolleranza: le manifestazioni di affetto e di simpatia tributate al nuovo Re – uomo colto, intelligente ed equilibrato – non hanno assunto nessun significato esclusione verso chi è diverso per appartenenza culturale, per religione o per origine etnica, ma tuttavia si riconosce nella stessa cultura politica - quella liberaldemocratica - che trova nel pensiero dei filosofi della rivoluzione di Cromwell, come Locke ed Hobbes, una delle proprie fonti di ispirazione.

 Le cosiddette sciagurate “Leggi Razziali”, emanate da Mussolini, costituivano fino ad ora l’unico tema sul quale la Meloni si dissociava espressamente dal fascismo: tutto il resto era considerato invece positivo, a cominciare dalla soppressione delle libertà civili.

 La violenza verbale annunzia purtroppo molto spesso quella fisica: si comincia con gli insulti, e poi si viene alle mani.

 Draghi si è congedato da Palazzo Chigi dimostrando con il suo sfogo che anche i banchieri hanno un’anima

 Nei giorni scorsi, mi hai fermato per strada per chiedere il mio voto.

 Quando i Comunisti litigavano con i Socialisti, rinfacciavano ai seguaci di Nenni – transitati dal “Fronte Popolare” al Centro – Sinistra – che avevano sempre dovuto attaccare i loro manifesti.

 Su sollecitazione di alcuni amici, commentiamo le ultime notizie dal nostro Paese di adozione.

 Il giornalista de “La Repubblica” incaricato di rispondere alle lettere dei lettori - il quale da ieri deve svolgere le funzioni di uno psicologo assediato da una torma di pazienti afflitti da frustrazione - irride l’asserita sub – cultura della Destra, facendo un solo fascio delle letture raffazzonate della Meloni (la quale certamente non brilla per profondità di pensiero), che includono un pensatore originale come Julius Evola, ingiustamente tacciato dalla Sinistra di essere un ciarlatano, e due buoni scrittori come Tolkien e Buttafuoco.

 Cerchiamo di capire i motivi di tale apprensione.

 La Chiesa italiana è tentata – nelle sue massime gerarchie – di stipulare con la Meloni un accordo simile a quello intercorso con Mussolini.

 Dei cosiddetti “Padri Fondatori” dell’Unità Europea si è sottolineato infinite volte come si proponessero di evitare un’altra guerra tra i Paesi del nostro Continente.

 Le cattive notizie, tanto dalla nostra Città quanto dall’Italia e dal mondo, si accumulano.

 “Quod volimus, libenter credimus”.

 Stendhal, che conosceva il nostro Paese meglio di tanti italiani, descrive nella sua “Certosa di Parma” come Fabrizio del Dongo, dopo avere vissuto l’epopea napoleonica, si faccia frate di clausura, essendo cosciente di come debba trascorrere una intera generazione – quella cui egli appartiene – prima che i propri ideali possano rifiorire.

 Qualcuno si è opportunamente dedicato ad analizzare il linguaggio della Meloni, per scorgervi le sue radici ideologiche.

 Alla cortese attenzione del Signor Procuratore della Repubblica di Imperia

 Caro Monsignor Suetta,

 Due le notizie di giornata

 Il lungo scambio di notizie, ma soprattutto di valutazioni, che abbiamo avuto con il nostro abituale ed autorevole interlocutore nizzardo ha portato a constatare una identica preoccupazione per la tendenza che si sta manifestando in Europa, ed in particolare in Italia: sia pure con una diversa accentuazione in merito alle sue ripercussioni sulle diverse situazioni locali e sull’impegno per affrontarle solidalmente.

 Un certo Rossi, già collaboratore di Fini, ha analizzato – in una intervista apparsa su “La Repubblica” - le prospettive del Governo Meloni.

 Alcuni esponenti della Comunità Israelitica di Roma, intervistati dalla televisione nell’anniversario del rastrellamento nazista del 1943, hanno detto molto chiaramente che non si fidano per nulla della Meloni, né del suo Partito, né del suo Governo.

 Il Generale De Gaulle, cattolico tradizionalista ma rispettoso fino allo scrupolo del principio della laicità dello Stato, quando – in qualità di Presidente della Repubblica – andava a Messa (lo faceva ogni domenica, essendo praticante in privato) non prendeva la Comunione: si comportava, cioè, come se fosse stato un non credente, ed avesse assistito alla funzione soltanto per un dovere istituzionale.

 Ecco quanto ci scrive un illustre prelato – del quale non citiamo il nome - che ci onora del privilegio della sua amicizia:

 Nessuno ha assistito all’incontro tra Berlusconi e la Meloni, per cui chi vuole ricostruirlo è costretto a lavorare di immaginazione.

 Nessuno ha assistito all’incontro tra Berlusconi e la Meloni, per cui chi vuole ricostruirlo è costretto a lavorare di immaginazione.

 Il futuro Generale vietnamita Von Nguyen Giap, che sconfisse l’Esercito francese a Diên Biên Phu, chiese di essere arruolato nelle sue truppe coloniali, ma venne scartato perché era troppo basso di statura.

 Negli anni successivi al Conclio, la Azione Cattolica Italiana – che in precedenza aveva assunto dimensioni di massa, contando centinaia di migliaia di aderenti, diffusi capillarmente su tutto il territorio nazionale - in luogo di crescere ulteriormente per numero degli associati e per influenza sul tessuto sociale e sulla ispirazione ideale del Paese, perse progressivamente terreno su ambedue questi piani.

 Il discorso pronunziato in Parlamento dalla Meloni non la qualifica certamente come una statista: lo conferma la sua proclamata certezza di risolvere il problema del Mezzogiorno (!?).

 Il discorso tenuto dalla Meloni in Parlamento non ha espresso soltanto le linee guida della azione cui si accinge il suo Governo in materia di Autonomie Locali, ma soprattutto ha definito la sua ispirazione in politica estera.

 In un precedente articolo, abbiamo notato come stia incombendo minacciosa, sul Municipio di Imperia, l’ombra di Berrino.

 Il Fascismo era solito riferirsi alle glorie della Prima Guerra Mondiale, combattuta da tutti gli Italiani ma usata ciò malgrado come strumento propagandistico di parte, dovendo testimoniare le virtù militari su cui si fondava il Regime.

 Per chi, come noi, è un convinto bergogliano, quanto avvenuto in Brasile costituisce una conferma della bontà della nostra scelta, e ci compensa della perplessità causata dalla assenza di ogni reazione della Santa Sede dinnanzi a quanto sta avvenendo in Italia.

 Il Governo, per bocca del Prefetto di Ferro Piantedosi, assurto al rango di capo del Viminale (chissà come lo invidiano i suoi colleghi, rimasti a fare i passacarte in località amene come Nuoro e Ragusa!), aveva comunicato che si sarebbe provveduto ad un emendamento del Decreto cosiddetto Rave Party: senza tuttavia chiarire se le norme sarebbero state attenuate ovvero dettagliate, tracciando quanto meno con la dovuta chiarezza il necessario confine tra i comportamenti leciti e quelli proibiti dalla Legge.

 Dopo il Rave Party di Modena, il Governo Meloni ha trovato una nuova occasione per mostrare i muscoli, affrontando a Catania una estemporanea coalizione composta da migranti africani e trasbordatori tedeschi.

 Un classico delle proteste inscenate dagli studenti di Bologna consiste nel mangiare a sbaffo e nel rifornirsi di merce dai negozi senza pagare.

 Un tempo, gli inviati dei grandi giornali iniziavano le corrispondenze dai Paesi stranieri affermando che il tassista, portandoli dalla stazione ferroviaria o dallo aeroporto fino al loro albergo, aveva loro esposto una accurata analisi geostrategica, udita più verosimilmente nei circoli diplomatici.

 INNO NAZIONALE DELLA LIGURIA IN LINGUA LIGURE

 Divide et impera: questo motto, messo in pratica con sagacia dalla Duplice Monarchia asburgica al fine di perpetuarsi – garantendosi tale risultato per tutto il secolo che separa il Congresso di Vienna dal suo definitivo tramonto - viene messo in pratica dalla Meloni per destreggiarsi tra la pittoresca fauna dei cosiddetti Governatori delle Regioni.

 Sergio Saviano ha pubblicato, su La Stampa di Torino del 16 novembre, la propria autodifesa nel processo in cui è apparso a Roma come imputato del reato di ingiurie, avendo definito testualmente bastarda la Meloni.

 La vita politica di Enrico Berio ha conosciuto tre distinte fasi molto intense, intervallate da periodi di silenzio e di assenza dalla scena pubblica.

 Risulta in pieno svolgimento una forsennata campagna mediatica volta a dimostrare i seguenti assunti:

 Il diavolo – dice un proverbio anglosassone – è nei dettagli.

 Il Corriere della Sera venne fondato nel 1876, non soltanto in coincidenza con la sostituzione nel Governo nazionale della Destra Storica con la Sinistra Storica, ma soprattutto come reazione a questo evento.

 La Amministrazione Comunale di Parigi, guidata dal Sindaco Anne Hidalgo (figlia di repubblicani spagnoli rifugiati in Francia), dopo lunghe discussioni ed aspre polemiche ha finalmente deciso di richiedere che lo Stato dichiari Monumento Storico la Basilica del Sacro Cuore, eretta sulla sommità di Montmartre.

 Il Sole 24 Ore, giornale per antonomasia serio, autorevole e perfino paludato, ha pubblicato una statistica – da ritenere attendibile, in base alla fonte da cui viene diffusa – secondo cui i nostri concittadini iscritti alla Anagrafe degli Italiani Residenti allo Estero (detta anche A.I.R.E. dalle iniziali) sono già quasi sei milioni, mentre quelli effettivamente emigrati, ma formalmente ancora residenti in patria, ammontano a ben sette milioni.

 La Santa Sede ha invitato la Chiesa Tedesca a concludere il proprio Sinodo, esprimendosi con un documento finale.

  La polemica tra la Murgia e Letta,

 La guerra in corso in Vaticano viene combattuta con tutte le armi a disposizione dei belligeranti.

 Abbiamo finalmente ripreso, dopo la installazione del nuovo Governo italiano, il periodico scambio di informazioni e di valutazioni con il nostro autorevole interlocutore di Nizza.

 En Italie, la constitution du nouveau Gouvernement national, conduit par Madame Meloni, a causé le renversement de la tendance, suivie pour toute la période successive à la Deuxième Guerre Mondiale, vers un agrandissement des autonomies locales – soit régionales, soit municipales - et la prépondérance de la tendance contraire, c'est à dire celle vers le centralisme, déjà pratiquée par la monarchie, et surtout ensuite par le fascisme.

 Sullo Osservatore Romano in edizione elettronica – non sappiamo ancora se il servizio sia stato pubblicato anche da quella cartacea – è apparso un articolo dedicato ai Templari del Principato di Monaco, di cui è Gran Maestro il nostro amico Domizio Cipriani.

 Nella nostra Città di Imperia vi è un Signore che – grazie al fatto di aver figurato tra i massimi esponenti del locale esercito privato della sua parte politica – è stato assunto con la qualifica di Dirigente presso un Ente Pubblico.

 Nel nostro precedente articolo, abbiamo preso in esame le possibili implicazioni della proposta, avanzata dal Senatore La Russa, di ripristinare il servizio militare, benché – per ora – soltanto su base volontaria.

 Tempo fa, conversando a Nizza con il nostro abituale ed autorevole interlocutore locale, gli domandammo – ricorrendo ad una provocazione dialettica tale da portare la conversazione su di un piano il più possibile concreto – se avesse mai considerato la prospettiva di ritrovarsi con il Terzo Mondo a Ponte San Luigi: che dista solo trenta chilometri dai dehors della Promenade des Anglais, dove una società opulenta si ritrova per sorseggiare il suo pastis, ostentando una completa incoscienza di tale eventualità.

 Il Papa ha dichiarato come subito dopo la sua elezione

 Le tribù vinte cantano e ballano: il proverbio, di origine orientale, riflette il rapporto tra gli imperi e le popolazioni assoggettate, che si dedicano alla musica e alla danza sia per intrattenere e compiacere i loro padroni, sia per mantenere – nei margini loro concessi dal chi le domina – la propria identità.

 Quando muore un eroe, la gente si guarda intorno cercandone un altro, ma non lo trova.

 Riassumiamo brevemente le note di costume suscitate in noi in occasione di due successivi viaggi in ferrovia verso la Francia e ritorno.

 Il Tour de France del 2024 partirà da Torino, e quindi – prima di passare le Alpi – farà tappa a Bologna e a Firenze.

 La cosiddetta Maratona del Bilancio si è conclusa a Montecitorio alle ore cinque del mattino della Vigila di Natale, in tempo affinché i Deputati raggiungessero le rispettive Città di residenza per il Cenone: ben pochi, a quanto si dice, per assistere alle funzioni religiose notturne.

 Medvedev ha pubblicato le sue previsioni per il nuovo anno, puntualmente rilanciate in varie lingue dalla zelante propaganda del Governo di Mosca.

 Il Governo Meloni ha emanato un Decreto Legge con cui si propone di porre fine alla attività svolta da diversi Organismi non Governativi

 La Meloni si è rivolta alla Nazione, avendo la Signora della Garbatella in gran dispitto – come diceva Dante – la parola Paese, che evoca al suo orecchio suggestioni più provinciali e meno magniloquenti, indirizzando loro un messaggio augurale di Capodanno.

 Nel 1982 morì Umberto I di Savoia, ultimo Sovrano della sua effimera dinastia.

 Il Diavolo paga male chi lo serve bene.

 Esiste un “fil rouge” tra due contestazioni, che si sono manifestate negli stessi giorni in luoghi ed in situazioni molto lontani l’uno dall’altro: una è rivolta contro il Papa, da parte tanto dei cosiddetti “sedevacantisti” quanto di coloro che – pur rimanendo formalmente nell’ambito della Chiesa – operano in Vaticano come “Quinta Colonna”, infiltrata dal Governo Meloni; l’atra é quella inscenata in Brasile contro il Presidente Lula.

 Per capire il significato ed i risultati della visita resa dalla Meloni al Papa, occorre valutarla in base al rapporto di forze, che Bergoglio – per via della esperienza maturata nel confronto con i militari del suo Paese - sa calcolare molto bene.

 Il nostro viaggio a Nizza è iniziato con una sosta al santuario di Notre-Dame-de-Laghet, in omaggio alla tradizione ancestrale che lo collocava al vertice delle infinite devozioni mariane diffuse su tutta la costa, partendo dalla foce del Varo per addentrarsi nei territori posti al di qua del confine.

 Il Ministro della Cultura della Meloni, suo Fratello tra i più fanatici e assatanati, ha esordito (in verità con un certo ritardo) dimostrando che di cultura ne possiede ben poca.

 Ci eravamo accorti del gioco di squadra instaurato tra il Governo Meloni ed i mezzi di comunicazione – inclusi i giornali cosiddetti di Sinistra – fin da quando si era scatenata una campagna di stampa contro i criminali dediti a terrorizzare, rapinare o borseggiare i passeggeri in transito da Termini ed i titolari di esercizi pubblici ivi installati.

 Matteo Messina Denaro si è costituito, dopo avere usato ab immemorabili – come si dice in latino – la identità di un complice: il quale – invocando la propria buona fede (!?) - pare sia riuscito addirittura ad evitare una denunzia per favoreggiamento.

 Il grande Musil, per rappresentare la decadenza del grande Impero Austriaco – che egli chiama la Kakania - descrive i preparativi inconcludenti di una grande festa di compleanno: risulta palese il riferimento a Francesco Giuseppe.

 Poiché la materia esoterica costituisce per noi una specie – come si suole dire - di Violino di Ingres, e nel suo vastissimo ambito ci occupiamo in particolare delle cosiddette profezie (da non confondere tuttavia con quelle contenute nelle Scritture), qualche amico ci rivolge una provocazione intellettuale, proponendoci di inquadrare la morte del Papa Emerito in tale ambito.

 Sulla cattura – o meglio sulla costituzione – di Matteo Messina Denaro si stanno versando i classici fiumi di inchiostro.

 Si stanno moltiplicando i sintomi di una possibile guerra imminente: non tanto quelli costituiti dalle sempre più roboanti minacce dei dirigenti russi, dalle mosse diplomatiche come le espulsioni reciproche degli Ambasciatori da Mosca e dalle Capitali baltiche o dai toni assunti dalla propaganda di Mosca.

 I notiziari radiofonici hanno annunziato che Matteo Messina Denaro teneva in casa una biografia di Putin.

 Abbiamo ascoltato un intervento in video, diffuso su Internet, in cui dialogavano Don Minutella, il Professor Fusaro ed il Professor Melluzzi, o meglio il Reverendo Melluzzi, trattandosi di un Sacerdote della Chiesa Ortodossa: la quale, come è noto, ammette la Ordinazione degli uxorati.

 Nei mattinali delle Forze di Polizia, si asserisce abitualmente – a proposito delle persone indagate per qualche reato – che costoro sono caduti in contraddizioni, sempre aggettivate come gravi ed evidenti.

 Mentre i carri armati tedeschi ed americani di ultima generazione accorrono verso il territorio ucraino per contrastare la imminente offensiva di terra delle truppe russe, Padre Fanzaga ammonisce che nello scontro imminente è in gioco la Civiltà Occidentale.

 Fino a quando durò la Prima Repubblica, gli iscritti al Movimento Sociale nella nostra Provincia si contavano sulle dita.

 Il Comune di Imperia si è trasformato in un laboratorio in cui si sperimentano i futuribili della politica italiana.

 Il Secolo XIX venne fondato dai Fratelli Perrone, i quali non erano genovesi, ma seppero ugualmente stabilire una solida intesa con la borghesia imprenditoriale del nostro Capoluogo.

 Ci ha cercato un caro amico, Ispettore Capo a riposo della Polizia di Stato, il quale – in seguito alle minacce che abbiamo ricevuto dalla delinquenza organizzata - ha svolto a lungo il compito ingrato di provvedere alla nostra sicurezza personale.

 Il giornale radio delle otto di mattina di domenica 29 gennaio 2023 si è aperto con la trasmissione di un bollettino di guerra, fosco presagio di quanto si prepara per le nostre truppe sul fronte ucraino.

 A volte, la fine di una era storica produce una eco fortissima, in quanto coincide con un evento.

 Il giornale radio mattutino del Primo Febbraio ha esordito diffondendo il timore delle Autorità per il dilagare in tutto il Paese della violenza degli Anarchici.

 Per quale motivo è stato introdotto nel nostro Ordinamento Giuridico il famoso Articolo 41 bis, che prevede per alcuni detenuti un regime di assoluto isolamento rispetto ad ogni contatto esterno?

 Imperia fu edificata su disegno non già del Maestro – che si dedicava al rifacimento della Capitale secondo i gusti del Duce – bensì di alcuni dei suoi molti discepoli: tutte le costruzioni allineate sulla attuale via Matteotti ne portano il segno inconfondibile.

 I Musulmani – ed in particolare i Turchi – celebrano con grande solennitá il giorno anniversario della caduta di Costantinopoli: in tale circostanza, essi sono soliti vestire i bambini con le uniformi dei soldati di Maometto II Bajazet.

 Esistono nel mondo, oltre ai centonovantatre Stati membri della Organizzazione delle Nazioni Unite, sul cui pieno riconoscimento da parte della Comunità Internazionale non vi è alcuna discussione, molte altre entità il cui status giuridico è controverso.

 LETTERA APERTA A NICOLA VATTEONE

 La vicenda umana e politica della Signora Deborah (attenzione alla h finale, che conferisce il dovuto tocco di esotico ad un tipico personaggio alla amatriciana) risulta emblematica di quanto accaduto alla nostra povera Italia tra la cosiddetta Prima e la altrettanto cosiddetta Seconda Repubblica.

 Il nostro amico, instancabile navigatore su Internet, sciorina il lunghissimo elenco di soggetti – individuali e collettivi, poltici e religiosi – che vanno predicando e prevedendo, in tono tra ammonitorio ed apocalittico, la fine imminente se non del mondo, certamente di un mondo.

 Il nostro amico avvocato, che ha anche ricoperto a lungo cariche elettive quale Amministratore di un Ente Locale, constata amaramente una contraddizione nei comportamenti collettivi: mentre si diffondono la miseria e la disperazione, la gente sembra rintanarsi sempre di più nella sfera individuale e privata.

 La Meloni ha approfittato del Consiglio Europeo per inscenare una disputa, degna delle pescivendole al mercato o delle lavandaie ai trogoli, con Macron.

 Il vecchio amico Ispettore Capo a riposo della Polizia di Stato, sagace e fedele custode della nostra incolumità fisica durante la custodia protettiva resa necessaria per le minacce della cosiddetta delinquenza organizzata, allorché dovette supplire con la sua generosità alla scarsezza dei mezzi a ciò dedicati dalla Amministrazione, è reso adusto al pericolo dai lunghi anni di servizio prestato nella Mobile di Genova, da cui si tengono prudentemente alla larga i cosiddetti pastasciuttari della Questura.

 Il Nipotissimo Letta, intento a completare la sua solerte opera di distruzione – affidatagli dal Conte Zio - di quanto rimaneva della Sinistra italiana, ha detto che il Partito Democratico ha vinto le Elezioni Regionali.

 La fazione bassotta, che come un cancro, od una piovra, si è progressivamente impadronita del nostro sport – tanto nelle sue rappresentanze istituzionali quanto nella dirigenza delle distinte Società - ha finito per espugnare anche il posto più prestigioso, cioè quello di allenatore della Imperia Calcio.

 Ho incontrato casualmente il comune amico Stefano Delfino, il quale mi ha detto che TU PERSONALMENTE gli avevi richiesto – fin dal novembre scorso – di presentare Stefano Senardi.

 La politica imperiese assomiglia al classico formicaio impazzito, o a quei finali dei film comici del muto in cui tutti se le danno di santa ragione, senza piú distinzione tra le diverse fazioni.

 Il nostro amico dirigente della Società Operaia di Mutuo Soccorso di Oneglia ha insistito affinché accettassimo il suo invito a pranzo, che abbiamo accettato con molto piacere, dati gli antichi e mai recisi rapporti esistenti tanto con lui quanto con i suoi carissimi familiari.

 Dice il proverbio che la prima vittima di ogni guerra è la verità.

 Caro amico,

 Nel volgere di quarantotto ore, si sono registrati ben quattro discorsi storici: quelli di Biden a Kiev ed a Varsavia, quello di Putin a Mosca e – si parva magnis componere licet - quello delle Meloni, sempre a Kiev.

 Claudio Bondi, recentemente scomparso, era uomo portato per sua natura al deuteragonismo, ed anzi a quella sua particolare estrinsecazione che consiste nel fungere come da protesi di un personaggio maggiore, incombente sul proprio secondo – come su tutta la pletora dei seguaci - grazie allo sviluppo di un ego smisurato, di un carattere esuberante, di un debordante autoritarismo, ma soprattutto di habitus mentale che induce ad imporre sempre e comunque la propria volontà.

 Caro amico,

 Carlo Emilio Gadda, che nelle sue opere descrive molto bene ambienti e caratteri della Lombardia, Regione in cui la sua famiglia era profondamente radicata e prestigiosa, recensì – quando il Fascismo, accingendosi a muovere guerra contro la Francia, ricercava le ragioni a sostegno di una revisione del cosiddetto rattachement del 1860 al fine di riportare Nizza entro i nostri confini - un libro di tale Ermanno Amicucci, dedicato ad illustrare la asserita italianità di tale Cittá.

 Padre Fanzaga assomiglia sempre più al Mago Otelma.

 Si fa un gran parlare, su tutti i mezzi di comunicazione, dei fatti di Firenze, dove i Fascisti hanno aggredito gli Antifascisti, una Preside ha condannato il comportamento dei Fascisti, il Ministro ha criticato la Preside ed il Sindaco le ha dato ragione.

 La Stampa di Torino, giornale tradizionalmente ufficioso e compassato, espressione di una borghesia subalpina che includeva tanto la sua espressione imprenditoriale – cioé la Famiglia Agnelli - quanto quella intellettuale, trovandosi tra i suoi redattori uomini del livello di Bobbio, di Galante Garrone, di Mila e di Casalegno, dedica alla morte di Maurizio Costanzo ben quattro pagine.

 Il Bassotto si sta scatenando nella sua furia iconoclasta, rivolta contro i simboli della Città e forse rivelatrice di un suo personale cupio dissolvi.

 Lo asserito milione di cittadini votanti per il Segretario dei Democratici, la cui scelta - secondo un costume mutuato dalle più grottesche dittature del Terzo Mondo – era incorporata nella stessa chiamata alle urne, ci ha fatto assistere ad un autentico scontro di titani: tale che la terra ancora trema, a distanza di ore dalla proclamazione dei risultati.

 Sulla Signora Schlein è uscito un articolo a firma di Maurizio Blondet, in cui si sostiene che la sua candidatura alla Segreteria del Partito Democratico sarebbe stata suggerita ai dirigenti italiani da parte di un settore dei Democratici americani, quello rappresentato dalla Deputata di Nuova York Alexandra Ocasio Cortez.

 La Signora Schlein ha iniziato il suo mandato di Segretaria annunziando un abboccamento con la Meloni.

 La storia riferisce che Pio VII Chiaramonti, convocato a Milano da Napoleone per imporgli la Corona Ferrea, pretese ed ottenne che nella vigilia della solenne cerimonia il Bonaparte sposasse con rito religioso Giuseppina Beauharnais, con la quale esisteva soltanto una unione civile.

 LETTERA APERTA A EDITH SCHLEIN

 La spaccatura nella Destra imperiese, in vista del voto amministrativo, si sta aggravando, al punto di assumere le caratteristiche di una nuova guerra civile, tanto più disastrosa non essendosi ancora rimarginate le ferite aperte dal sanguinoso conflitto tra lo Zio e il Nipote.

 Questa mattina, i diligenti giornalisti radiofonici – i quali meritano la tessera honoris causa del Partito della Meloni – hanno mescolato la notizia del suicidio per defenestrazione di un dirigente democratico con quella del viaggio (a loro dire trionfale) della Presidente del Consiglio nei Paesi Arabi.

 La Signora Edith Schlein si esibisce sulla copertina dello Espresso con una scollatura che giunge fin quasi allo ombelico, lasciando intravedere un seno prosperoso: fascino terreno, proletario, padano, come per compensare la immagine di intellettuale cosmopolita che ella stessa ha veicolato.

 Il neo promosso Generale ha tenuto la consueta conferenza – stampa, con cui si annunzia il puntuale pieno successo di una cosiddetta Brillante Operazione condotta dalla Benemerita.

 Se Petronio era chiamato Arbiter Elegantiarum, Osvaldo Braccioforte Martini Tiragallo – che in seguito indicheremo con la sigla OBMT – svolge lo stesso ruolo in materia gastronomica.

 La pubblicazione, avvenuta nelle scorse settimane, di un libro sui rapporti tra il futuro Cardinale Martini – in quel tempo ancora Professore della Gregoriana – e la Comunità di Santo Egidio, fondata da Andrea Riccardi nel clima creativo ed entusiasta degli anni successivi al Concilio, suscita una riflessione (anche modestamente autobiografica) sul rapporto tra due processi, che rappresentarono altrettante cause in cui cercammo di impegnarci: uno era la costruzione, con il pieno apporto dei Cattolici, della democrazia, un altro la riforma della Chiesa.

 La Russa si è recato a Gerusalemme, e i Democratici non hanno perduto questa occasione per sollevare la questione dei precedenti antisemiti propri della parte politica cui egli – insieme con la Meloni – appartiene.

 Illustre Commendator Bensa,

 Nel corso della storia, hanno continuato a calare su Roma ogni sorta di invasori, di pellegrini e di visitatori delle piú diverse provenienze.

 La precandidata alla carica di Sindaco di Imperia su cui – pur non appartenendo ella a tale Movimento – dovevano confluire i voti degli Indipendentisti, o Autonomisti, della Liguria, si è improvvisamente ritirata: senza spiegare – come sarebbe stato doveroso e corretto - i motivi di tale decisione.

 Come tutte le persone di scarsa cultura e di ancor più scarsa intelligenza, le quali devono – come si suol dire - epater les bourgeois con la grevità delle loro affermazioni, non potendosi distinguere per la acutezza di quanto dicono, Salvini tende in tutte le situazioni a straparlare.

 Ritorniamo – superate ormai le polemiche suscitate dal suo comportamento – sul tema del ritiro della pre-candidatura a Sindaco di Imperia, presentata e rimangiata da una gentile Signora nostra concittadina.

 Abbiamo ascoltato attentamente, nella serata del Dieci Marzo, una lunga conversazione – più che una predica, o una conferenza – pronunziata verso il Vespro su Radio Maria da un Sacerdote (o Religioso, non sappiamo bene) dallo evidente accento pugliese, del quale non ricordiamo il nome.

 La tarda mattinata di lunedì tredici Marzo è stata improvvisamente ravvivata – dopo essere interamente trascorsa nella abituale abulia di tale giorno dello ebdomadario – dallo scoppio di una rissa, avvenuta in piazza Dante alla altezza del Bar omonimo.

 Tutti i nostri connazionali in possesso di un cellulare, a partire dai bambini che frequentano le Elementari – i quali a volte non sanno ancora scrivere, ma già vengono dai loro genitori muniti di tale diabolico strumento, per giunta nelle sue varianti più avveniristiche e costose – fino agli anziani non ancora rimbambiti, vengono continuamente bersagliati da chiamate telefoniche.

 Mussolini, nelle grandi occasioni, faceva la faccia feroce: non tanto perché fosse dispiaciuto di trovarsi tra illustri interlocutori, quanto piuttosto essendo tale il suo modo di manifestare piena coscienza della importanza del momento.

 Il passaggio sito tra largo Ambrogio Viale, cioè lo spiazzo retrostante il già Convento di San Francesco, e via San Giovanni, consta di una sorta di corridoio insinuato tra le proprietà private, nonché di un sottopasso.

 LETTERA APERTA AL GENERALE ZAMBRANO

 Due Dirigenti del Partito Democratico sono balzati contemporaneamente agli onori delle cronache: Nardella, dopo avere ospitato la Schlein, colto probabilmente da invidia, le ha rubato la scena.

 Hamza Piccardo, Imam della Moschea di Imperia, situata in via Santa Lucia, è uno di quei personaggi che in altri tempi si sarebbero definiti a tutto tondo.

 Tempo fa, ci capitò di commentare la entusiastica accoglienza riservata dalla Unione Industriali della Provincia di Imperia

 Nostro nonno aveva assunto le funzioni di portinaio – segretario – tuttofare dello zio Vescovo.

 LETTERA APERTA A UN DIRIGENTE DEL PARTITO DEMOCRATICO DI IMPERIA

 LETTERA APERTA A UN DIRIGENTE DEL PARTITO DEMOCRATICO DI IMPERIA

 Una nostra curiosità intellettuale

 Una nostra curiosità intellettuale

 Il nostro incontro con il Generale ha finalmente avuto luogo.

 La santa Sede ha pubblicato un documento in cui si dichiara che la Chiesa non é incultuale.

 La santa Sede ha pubblicato un documento in cui si dichiara che la Chiesa non é incultuale.

 La Conferenza Episcopale Italiana ha pubblicato, in vista del Primo Maggio, un documento di analisi della situazione sociale italiana: che - pur basandosi su statistiche ufficiali, ottimisticamente corrette dal Governo - esibisce un quadro disastroso, fatto di disoccupazione, precariato, perdita del potere di acquisto dei salari ed accresciuto divario tra Nord e Sud.

 Il panorama delle Elezioni Amministrative di Imperia si sta precisando, e mette in luce da una parte quale sia lo oggetto del contendere, e da una altra parte come si muovono sul terreno i diversi schieramenti, nonché le rispettive alleanze extra moenia: in altre parole, su quali appoggi i vari candidati possono contare a Genova, ma soprattutto a Roma.

 Le vicende della candidatura del Generale si sono intrecciate

 Berlusconi viene dichiarato dai medici quale malato cronico: non tale dunque da trovarsi in pericolo imminente di vita, ma neanche in grado di riprendere una esistenza normale.

 LETTERA APERTA AL DOTTOR CHRISTIAN MAYER

 LETTERA APERTA ALLO ISPETTORE BRACCO

 LETTERA APERTA ALLO ISPETTORE BRACCO

 Illustre Signor Generale,

 Nella imminenza della grande festa del Fitr, che segna – questo lo diciamo per le persone di scarsa o nulla cultura religiosa – la conclusione del sacro mese del Ramadan, la Provvidenza ha messo sul nostro cammino – nello stesso giorno - due autorevoli esponenti della Comunità Islamica.

 La festa del Fitr, cui abbiamo presenziato grazie al gentile invito della Comunità Islamica di Imperia, ha vissuto due momenti importanti, su cui vale la pena spendere alcune parole di commento: il primo dei quali è stata la hutba pronunziata allo Imam dei Piani, ed il secondo la visita del Sindaco, avvenuta nel clima da cocktail party (naturalmente analcolico) instauratosi dopo la fine della cerimonia religiosa.

 La immagine è divenuta virale su Internet, e ritrae il Bassotto che indossa la tipica calotta dei Musulmani balcanici - gli Albanesi sono la componente della Comunità Islamica con maggiore rilievo elettorale, avendo in molti casi acquisito la cittadinanza italiana - offertagli in regalo alla conclusione della Festa del Fitr.

 Le partite di scacchi – salvo il caso di una patta, cioè di un pareggio – non finiscono mai con lo scacco matto, risultando sufficiente, per determinarne il risultato, la superiorità di uno dei giocatori.

 Un amico musulmano, il quale ha già acquisito la cittadinanza italiana, ci ha confidato che voterà per il Sindaco uscente, avendone apprezzato la presenza alla Festa del Fitr.

 La Comunità Islamica di Imperia è scatenata nel più entusiasta e fervente sostegno elettorale al Sindaco uscente.

 Da quando la Meloni è divenuta Presidente del Consiglio, si è imposta alla attenzione della opinione pubblica la presenza ad Imperia di una famiglia sua omonima.

 Il precetto della religione islamica – che secondo alcuni maliziosi sarebbe stata abbracciata dal Bassotto (al suo paese direbbero Che s´ha da fá pe´ magná!) - permette ad ogni uomo di avere un massimo di quattro mogli, purché voglia bene a tutte allo stesso modo.

 La Signora Meloni ha annunziato la sua intenzione di avviare la riforma costituzionale, che costituisce da un lato il logico e prevedibile sviluppo della vittoria elettorale, e da un altro lato il passaggio essenziale in vista della edificazione del nuovo regime.

 Ci è stato richiesto da più parti – da Sinistra con indignazione, da Destra con curiosità divertita – di commentare quanto avvenuto ieri ad Imperia, dove – forse per la prima volta, nella storia delle democrazie rappresentative – il Capo di un Partito chiede espressamente agli elettori di scegliere il Partito avverso.

 Ci fa grande piacere – ed è anche molto significativo - che la prima risposta al nostro appello, rivolto a tutti i movimenti autonomisti ed indipendentisti attivi nello ambito dello Stato italiano, sia venuto dal Piemonte, e più in particolare dal Cuneese.

 Non ci eravamo mai fatti alcuna illusione – peraltro sempre perniciosa – sul risultato elettorale di Imperia.

 Nel suo racconto, a sfondo autobiografico, intitolato La Giornata di uno Scrutatore, Italo Calvino prende le mosse dalla indignazione suscitata in un militante comunista dal fatto che i Democristiani facessero votare per il loro Partito tutti i ricoverati del Cottolengo.

 Padre Fanzaga ha dato grande risalto ad un convegno, ospitato da una Università Pontificia di Roma, nel corso del quale hanno preso la parola il Professor Roberto Demattei ed il Patriarca cattolico di Rito Orientale di Kiev.

 Il risultato delle Elezioni Amministrative non è tanto negativo perché la Destra supera la Sinistra nel numero dei Comuni assegnati fin dal primo turno.

 Se si vuole tracciare un bilancio finale di questa tornata elettorale imperiese, occorre risalire – non certo per fini di polemica personale – alle vicende della campagna che la ha preceduta.

 Non capita sovente che una persona abbia un nome tanto lungo da non poter essere contenuto per intero nel suo manifesto da morto.

 Zelensky è ormai ospite fisso e di onore in tutti i consensi internazionali che riuniscono i Paesi Occidentali: ai quali, in passato, si limitava a partecipare in videoconferenza.

 La Meloni amministra magistralmente la propria immagine, proprio come faceva il Duce.

 Per due giorni consecutivi, scendendo a piedi per la antica mulattiera che conduce da Borgo di Oneglia fino al ponte sul torrente Impero, ci è capitato di imbatterci in una scrofa di cinghiale, attorniata da ben sei lattonzoli.

 A Nizza vi è un Signore molto arrabbiato.

 Le notizie di stampa parlano della esistenza di alcuni gruppi di partigiani, oppositori armati di Putin, che agiscono in coordinamento con lo Esercito della Ucraina dietro le linee di quello della Russia.

 La Comunità Islamica di Imperia è in questi giorni a rumore, per via di una iniziativa assunta dalla sua componente fino ad ora apparentemente più marginale, cioè la pur folta colonia dei Bengalesi.

 Le piccole notizie riguardano i fatti: quelle grandi seguono invece agli eventi.

 Chi – come noi – ha avuto la ventura di conoscere e di frequentare in gioventù il Sindaco di Imperia, conosce bene la sua propensione – che è fondamentalmente caratteriale, ma influisce sul metodo della azione politica – a costituire delle solidarietà per così dire claniche.

 La Repubblica ha inserito nel suo martirologio Lucia Annunziata, sia in quanto vittima di una persecuzione al cui confronto quella di Diocleziano era uno scherzo, sia perché costei ha compiuto un gesto eroico, dimettendosi dalla RAI.

 Approfittiamo di un contatto indiretto con il Sindaco per capire come il Primo Cittadino di Imperia abbia affrontato i colloqui celebrati a Nizza con il suo Collega Estrosi, quale sia la sua valutazione dei temi trattati, ma soprattutto quale posizione egli intenda assumere sui rapporti transfrontalieri

 Per la Presidente del Consiglio, quanto sta avvenendo negli Enti Locali costituisce soltanto un corollario della sua assunzione del potere nello Stato.

 La Spagna, con le Elezioni Politiche anticipate indette dal Governo di coalizione tra Socialisti e Comunisti dopo avere incassato un esito disastroso nel voto amministrativo, giunge prima del previsto alla conclusione di un ciclo iniziato con la morte di Franco: nel quale – pur avendo disposto di un tempo molto minore rispetto al nostro Paese, dove il tentativo di costruire una democrazia stabile era iniziato nel lontano 1943 - si erano tuttavia registrati dei progressi importanti.

 Cominciamo a redigere questo scritto commentando il risultato di Ventimiglia, città che reca scritto sul suo stemma il detto dello storico romano: Civitas ad arma ruit.

 LETTERA APERTA AL DOTTOR ANDREA PEPI

 Molti anni or sono, trovandoci nel Paese di adozione, approfittammo dei buoni rapporti personali stabiliti con il Nunzio Apostolico del tempo, il maltese Monsignor Giglio, per segnalargli un pericolo non ancora imminente, ma a nostro avviso ineludibile.

 Il dato più preoccupante che emerge da un esame della situazione italiana non è tanto costituito dalla assenza di una opposizione credibile ed efficace, ma il fatto che essa non esiste in quanto non rappresenta delle istanze, degli interessi collettivi tali da determinare una qualsiasi mobilitazione die cittadini.

 Due ottantasettenni, il Papa e Berlusconi, hanno vissuto contemporaneamente il loro calvario ospedaliero: mentre però Bergoglio ne è uscito vivo, benché duramente provato, il Cavaliere non è sopravvissuto.

 Un immenso corteo, sfilando tra due ali di folla, ha celebrato solennemente a Roma il Gay Pride.

 Un immenso corteo, sfilando tra due ali di folla, ha celebrato solennemente a Roma il Gay Pride.

 Il supplemento letterario de La Stampa di Torino di sabato 11 giugno pubblica due recensioni che – pur riguardando libri ed argomenti molto diversi – svolgono due ragionamenti convergenti: uno è la biografia di Makno, capo della rivolta nazionale ucraina, contrapposto successivamente tanto ai cosiddetti Bianchi – fautori di una restaurazione della monarchia – quanto ai Bolscevichi; Padre Bianchi presenta invece una opera che analizza il conflitto tra le Chiese Ortodosse della Russia e della Ucraina, aperto formalmente con la dichiarazione della autocefalia di questa ultima, ma in realtà originato dalla benedizione impartita dal Patriarca Cirillo alla invasione.

 La missione svolta in Ucraina ed in Russia dal Cardinale Zuppi, il quale pure – dato il suo incarico pastorale - ne ha accentuato il carattere umanitario, era destinata a fallire.

 La missione svolta in Ucraina ed in Russia dal Cardinale Zuppi, il quale pure – dato il suo incarico pastorale - ne ha accentuato il carattere umanitario, era destinata a fallire.

 ALLA CORTESE ATTENZIONE DEL SIGNOR ASSESSORE ALLA ANNONA DEL COMUNE DI IMPERIA

 I funerali di Berlusconi sono il classico evento che segna – rendendola visibile – la fine di un periodo storico, ed il conseguente inizio di quello successivo.

 La pagina delle Elezioni Comunali di Imperia è ormai voltata, e la Destra già prepara la riconquista di Sanremo, affidandola ad un uomo ritenuto super partes: cioè non catalogabile nelle diverse sottospecie in cui si articola questa fazione.

 Due fatti, avvenuti nello stesso giorno, segnano altrettanti ulteriori passi verso la costituzione del nuovo Regime.

 Le Autorità di Polizia Giudiziaria hanno rivolto la loro attenzione, riferendo puntualmente alla Magistratura Inquirente quanto emerso dai propri accertamenti, al problema posto dalla disinvolta applicazione estensiva – praticata da molti Enti Locali – del cosiddetto Principio di Sussidiarietà: in base al quale ogni Amministrazione, una volta accertato – a sua piena discrezione – che le risorse finanziarie disponibili non consentono più la erogazione di un servizio attribuito dalla Legge alla sua competenza, ha facoltà di incaricarne un soggetto di Diritto Privato.

 Fervono, nella Comunità Islamica di Imperia, i preparativi per la grande solennità religiosa dello Aid el Khebir, o semplicemente dello Aid, termini che designano rispettivamente il Giorno del Sacrificio, o il Giorno per eccellenza, commemorativo della mancata uccisione di Isacco da parte di Abramo: il quale – per ordine di Dio – sostituì il figlio con un montone.

 Il Generale Zarbano asserisce di essere un esperto di Diritto Amministrativo, al punto di poter impartire lezioni in tale materia: ci congratuliamo vivamente con lui, ma gli facciamo osservare che il Sindaco di Imperia non si trova – contrariamente a quanto egli asserisce - in una situazione di incompatibilità con la sua carica.

 Parlare della Festa Patronale di San Giovanni Battista ad Oneglia risulta sempre più difficile: se infatti ci si affida alla memorialistica, diviene inevitabile mettersi in sintonia con chi – essendo assurto al rango di intellettuale di corte – si considera ormai aggregato in Servizio Permanente Effettivo alla consorteria che governa il Comune: per cui e con cui sforna in continuazione nuovi testi ufficiali.

 Matteo Vinai, Il sacramento della Penitenza e della Riconciliazione, Prefazione di Antonio Suetta, Edizioni Palumbi, Teramo, 2021, 192 pagine, 12 Euro.

 Si osserva una coincidenza – probabilmente non casuale – tra quanto sta avvenendo ad Imperia e quanto succede a livello nazionale.

 La grande festa dello Aid El Khebir, solennemente celebrata – come è ormai tradizione - nello Anfiteatro della Spianata Edmondo De Amicis di Imperia Oneglia, ha visto questo anno un inconsueto affollamento di Imam: tale da ricordare le Messe in latino della Chiesa dei Frati, dove a volte il numero dei celebranti supera quello dei fedeli.

 Ci trovavamo nel pieno della nostra collaborazione con il compianto Padre Fidenzio Volpi - per cui non soltanto alloggiavamo presso il Convento di via Boccea dei Frati Francescani della Immacolata, ma ci dedicavamo anche a redigere la gran parte degli articoli destinati ad apparire sui loro periodici tanto cartacei quanto elettronici - quando i tradizionalisti italiani si dimostravano perdutamente innamorati di Putin.

 Quando in Francia imperversava il famoso maggio parigino del 1968, una ondata di turisti politici si riversò. Oltralpe per vedere (sic) la Rivoluzione, pur arrestandosi quasi sempre nelle località prossime al confine, dove alcuni gauchistes, tutti quanti improvvisatisi maîtres à penser, propinavano ai compagni italiani fiumi di parole sugli argomenti ideologici.

 Il colloquio con il giovane Religioso nostro amico, dedito ad un importante incarico pastorale in una grande Città del Settentrione, che gli permette di percepire quanto sta avvenendo e maturando nella Chiesa, definisce testualmente la sua attuale situazione di attendismo.

 Che la Destra, da cui siamo governati, sia antisemita e maschilista non è un segreto per nessuno: salvo, naturalmente, che per i dirigenti della Sinistra.

 Che la Destra, da cui siamo governati, sia antisemita e maschilista non è un segreto per nessuno: salvo, naturalmente, che per i dirigenti della Sinistra.

 Daniela Santanché appartiene, come Briatore, come lei cuneese e militante della Destra, alla folta schiera die brasseurs de affaires.

 La vulgata della storia nazionale su cui si basa il Governo Meloni raffigura le vicende successive al Venticinque Luglio del 1943 come un periodo di decadenza e di corruzione: non soltanto politica, bensì soprattutto spirituale e morale.

 La ripresa – dopo una pausa più lunga del solito, dovuta alle Elezioni Comunali di Imperia - ...

 La Morte di Forlani si può considerare come uno di quegli atti che – disseminati nel tempo – compongono il lungo funerale della Prima Repubblica.

 Dopo il Sinodo, il Concistoro, che porterà il numero dei Cardinali Elettori – a far data dal prossimo Trenta Settembre - alla cifra record di centotrentasette.

 Il Vertice della Alleanza Atlantica ha deciso che la Ucraina non entri in questa Organizzazione finché dura la guerra.

 Pier Paolo Pasolini, il quale - pur essendo uomo di ampia e profonda cultura - preferiva ricorrere alla sensibilità ed alla intuizione

 Pier Paolo Pasolini, il quale - pur essendo uomo di ampia e profonda cultura - preferiva ricorrere alla sensibilità ed alla intuizione

 Ci aspettavamo che la Meloni concludesse trionfalmente il convegno annuale dei Confessionalisti a Rimini, raccogliendo gli applausi al Governo di gran lunga più vicino alle loro istanze tra tutti quelli del dopoguerra.

 I lavoratori industriali temono i progressi tecnologici, sia in quanto permettono di ottenere lo stesso prodotto con un minore impiego di manodopera, sia in quanto il plusvalore, cioè il margine di profitto goduto dal padrone per il lavoro svolto da ciascuno di loro, risulta naturalmente più alto.

 Tempo fa, dopo che il Vaticano aveva reso pubblico il Terzo Segreto di Fatima, il noto invasato senese Antonio Socci, autentica star della pubblicistica italiana di estrema Destra, affermò che si trattava di un testo ancora parziale.

 Il Bassotto è stato torchiato per quattro ore dalla Magistratura Inquirente per la vicenda delle asserite minacce al già Comandante dei Vigili Urbani.

 Il noto Imam dei Piani ha partecipato a tutti i Fratelli ed agli amici la nascita del suo tredicesimo figlio.

 A Venezia, durante il lock down causato dalla epidemia, infiniti ristoranti ed altri locali pubblici dovettero essere svenduti dai titolari, i quali non potevano più sostenere le spese fisse senza incassare assolutamente nulla.

 La vittoria della (estrema) Destra a Madrid nuoce tanto al nostro Paese quanto alla Spagna.

 La Opposizione imperiese versa nel marasma più completo.

 Rimane ancora da esaminare un aspetto del voto spagnolo, costituito dal risultato deludente degli Indipendentisti catalani.

 La stagione estiva – particolarmente calda dalle nostre parti – accentua (se ancora fosse possibile) la consueta sonnolenza del Borgo Prefettizio, dove la sola contesa – sia pure acerrima – viene combattuta a colpi di volantini tra i Direttori dei Supermercati: i quali si affrontano ricorrendo alle promozioni (vulgo sconti), nonché a quella autentica arma proibita tristemente nota come tre per due.

 La stagione estiva – particolarmente calda dalle nostre parti – accentua (se ancora fosse possibile) la consueta sonnolenza del Borgo Prefettizio, dove la sola contesa – sia pure acerrima – viene combattuta a colpi di volantini tra i Direttori dei Supermercati: i quali si affrontano ricorrendo alle promozioni (vulgo sconti), nonché a quella autentica arma proibita tristemente nota come tre per due.

 Galeazzo Ciano testimonia nel suo Diario di come il Duce si vantasse di avere voluto la riforestazione degli Appennini, destinata – a suo dire – non già a ristabilire gli equilibri ecologici, bensì ad abbassare la temperatura in Italia.

 La conversazione intrattenuta con il nostro giovane amico Sacerdote ha riguardato anche altri temi, oltre a quelli già illustrati in precedenza.

 Il giovane Sacerdote appartenente al Clero Regolare e nostro concittadino di origine, incaricato della assistenza spirituale ai Giovani Esploratori cattolici di una grande Città (ed ancora più grande Diocesi) della Italia Settentrionale, ci fa il grande regalo di una chiamata telefonica: nel corso della quale – come di consueto – si getta insieme uno sguardo panoramico sulla situazione della Chiesa.

 Due sono le notizie del giorno, di cui una proviene dal Meridione del nostro Paese, e una dal Meridione del mondo.

 La genesi del Sessantotto – specialmente per quanto riguarda il nostro Paese – fu collocata in ambito ecclesiale.

 La genesi del Sessantotto – specialmente per quanto riguarda il nostro Paese – fu collocata in ambito ecclesiale.

 Consultando con vivo e partecipe interesse il nuovo numero di Emozioni, che Gianni Donaudi è riuscito miracolosamente a pubblicare e a diffondere malgrado tutti i sabotaggi orditi con tenacia degna di miglior causa dagli invidiosi (i quali non si capisce che cosa ci invidino, dato che manchiamo di mezzi economici e contiamo soltanto su doti immateriali quali il coraggio, la dedizione, la cultura e la intelligenza), ci sentiamo di formulare alcune osservazioni inerenti alla linea politica del nostro periodico.

 Gli Indipendentisti corsi stanno riunendo, ormai per la quarantunesima volta, nella loro antica Capitale di Corte, legata alle memorie di Pasquale Paoli e del suo più stretto collaboratore, Domenico Bonaparte, padre del grande Napoleone, tutti i Movimenti che nel mondo condividono lo stesso obiettivo: lo esercizio della Autodeterminazione.

 Gli Indipendentisti corsi stanno riunendo, ormai per la quarantunesima volta, nella loro antica Capitale di Corte, legata alle memorie di Pasquale Paoli e del suo più stretto collaboratore, Domenico Bonaparte, padre del grande Napoleone, tutti i Movimenti che nel mondo condividono lo stesso obiettivo: lo esercizio della Autodeterminazione.

 Da lunedì prossimo, i Bergoglio Boys si riverseranno nei loro Paesi di origine, confortati ed esaltati dal Magistero del Papa.

 Come giá abbiamo avuto occasione di notare, Bergoglio – celebrando la Giornata Mondiale della Gioventú - ha potuto contare i suoi seguaci, ma soprattutto li ha rimandati nei loro rispettivi Paesi di provenienza avendo trasmesso loro un ideale che non risulta affatto vago e indefinito.

 I resoconti dedicati alle Ghiurnate di Corte permettono di fare il punto tanto sul dibattito tra gli indipendentisti corsi quanto sulla discussione che si svolge tra costoro ed i movimenti dediti alla stessa causa in Europa Occidentale e nel mondo.

 Alcuni mesi or sono, commentammo il discorso – amplificato dalla macchina propagandistica della Destra locale e reiterato in una intervista esclusiva concessa al Settimanale dei Bassotti – che era stato pronunziato da un giovane e brillante economista dinnanzi alla Assemblea provinciale della Unione Industriali, celebrata nel Forte di Ventimiglia.

 Nel nostro precedente articolo, abbiamo illustrato come il Governo della Signora Meloni persegua la terzomondizzazione del nostro Paese mediante lo smantellamento del vecchio apparato produttivo e la diffusione del lavoro informale, e dunque sottopagato.

 Le Ghiurnate di Corte hanno riunito – come giá osservato – una parte soltanto dei movimenti indipendentisti della Europa Occidentale, come anche una parte soltanto di quelli attivi nello ambito dello Stato italiano.

 I commenti della grande stampa laica italiana al successo riportato dal Papa a Lisbona rifletono – benchè ormai scevri della diffidenza con cui tale ambiente guardava in passato al fenomeno religioso - ed in particolare alla persona ed opera dei Pontefici - il permanere di una difficoltà di comprensione.

 Il Professor Lucio Colletti, il quale giustamente ed acutamente rileva come la strategia della Opposizione imperiese risulti perdente in quanto basata sulla personalizzazione della battaglia politica, incentrata sui difetti anche caratteriali propri della figura del Sindaco, ricorda quei Medici dotati di ottimo intuito, diagnostico che sanno cogliere al volo i sintomi della malattia, ma non sono in grado di individuarne ed eliminarne le cause.

 Questo articolo è dedicato al nostro amico Avvocato Luigi Basso, il quale viene da Diano Marina.

 Quando, al termine di una procedura molto complessa - che prevede un voto conforme del Parlamento di Madrid e di quello di Barcellona ed un referendum popolare confermativo in Catalogna - venne emanato il nuovo Statuto della Generalià, il Tribunale Costituzionale spagnolo si affrettò a cassare tutte le affermazioni programmatiche – sia pure prive, come tali, di ogni contenuto normativo – riguardanti diritto alla Autodeterminazione.

 In Nicaragua, Ortega ha espropriato la Università Cattolica – denominata ufficialmente Centroamericana – togliendola ai Gesuiti.

 In fondo alla nostra Chiesa Parrocchiale, come avviene in tutti gli analoghi edifici di culto

 È sempre opportuno leggere attentamente Avvenire per capire quale aria tira nella Chiesa italiana, e più in generale in tutto quel mondo che gravita intorno ad essa, dedicandosi ad una “captatio benevolentiae” dell’Episcopato.

 Un amico che abbiamo incontrato mentre andavamo a scrivere questo articolo, ci ha detto: “Il Partito Democratico è finito”.

 Un amico che abbiamo incontrato mentre andavamo a scrivere questo articolo, ci ha detto: “Il Partito Democratico è finito”.

 In quanto credenti, benché ci iscriviamo orgogliosamente tra i Cattolici Liberali, non abbiamo mai guardato con disprezzo o con sufficienza – diversamente da quanto sono soliti fare molti laici – alla cultura religiosa popolare, che anzi consideriamo parte integrante della nostra identità.

 Il Presidente Mattarella è andato a Rimini per dire ai giovani ivi convenuti che la libertà di culto, ma soprattutto la libertà di coscienza - essendo riconosciute e garantite dalla Costituzione - sono assolutamente intangibili, e che nel momento attuale non corrono alcun rischio.

 Passare il ponte sul Garavano suscita sempre delle emozioni, tanto più in chi è cosciente delle vicende che questo tratto della strada tracciata da Napoleone – cui si è aggiunta in seguito la ferrovia – ha testimoniato.

 Le Autorità dell’Ucraina hanno rivolto un attacco, di particolare virulenza, alla persona e all’opera del Papa.

 Le situazioni nazionali e quelle locali tendono ad evolvere concordemente, benché queste ultime risentano delle differenze sedimentate dalle vicende cittadine, che tornano tuttavia a coincidere nei grandi momenti della Storia.

 I superstiti della “Sinistra” locale si stracciano le vesti perché non condividono alcuni gesti ed alcune prese di posizione di Monsignor Suetta.

 La notizia più importante per la vicenda civica di Imperia viene taciuta, sia dai mezzi di informazione sia – quanto risulta più grave – dalla Opposizione.

 Il Papa percorre le più lontane plaghe dell’Asia, e qualcuno insinua, fondandosi su voci provenienti dai Sacri Palazzi, che in Mongolia - durante la inusitata pausa di un giorno intero nei suoi impegni ufficiali - abbia segretamente incontrato un altolocato emissario cinese.

 Uno dei testi più famosi, e più consultati, tra quelli redatti da Lenin si intitola “Che fare?”

 La conversazione con il nostro giovane amico Religioso, il quale ha meritatamente acquisito un notevole prestigio tanto nell’ambiente ecclesiastico quanto al di fuori di esso, offre sempre degli spunti interessanti, che meritano di essere sviluppati.

 Quando Napoleone incontrò a Tilsitt Alessandro I di Russia, confidò al proprio segretario che la sovranità su Costantinopoli garantiva a chi la esercitava il conferimento dell’Impero Universale.

 Un caro amico ci ha regalato una raccolta degli scritti dedicati da Norberto Bobbio al fenomeno Berlusconi quando esso cominciava a manifestarsi.

 Conversando con il giovane ma già prestigioso Prelato che ci onora della sua amicizia, siamo tornati ad interrogarci sul significato della Canonizzazione di Don Giovanni Minzoni.

 Lucia Annunziata espone su “La Stampa” di Torino le sue idee sulla situazione dell’Europa nell’ambito dell’Occidente.

 Vito Mancuso, con un articolo su “La Stampa” di Torino, illustra eloquentemente i motivi dottrinali per cui lo Stato teocratico, così come lo Stato confessionale, risulta incompatibile con la nostra Fede.

 “Le tribù vinte cantano e ballano”.

 “Le tribù vinte cantano e ballano”.

 Ci voleva un intellettuale del calibro (non alludiamo, naturalmente, alla sua costituzione fisica) di Giuliano Ferrara per illustrare l’ideologia propria della Meloni.

 La più diffusa radio cattolica italiana sta svolgendo una campagna volta ad ottenere dall’Autorità Ecclesiastica la riapertura del caso – risalente al 1944, nel pieno dell’occupazione nazista dell’Italia Settentrionale – delle Ghiare di Bonate.

 Racconta la storia che costoro ritornarono in anticipo, rassicurando i concittadini sul mantenimento dell’Indipendenza.

 Il Re non mancava alcuna occasione per esaltare i valori del Risorgimento, così come il Presidente della Repubblica rende omaggio a quelli della Resistenza, ma quando si trattava di difenderli dai propositi del Governo, conveniva – e nuovamente conviene – chiudere tutti e due gli occhi.

 Il Papa ha pronunziato a Marsiglia uno dei grandi discorsi del suo Pontificato, che si ricollega con quelli degli esordi: il primo fu a Lampedusa, dove Bergoglio compì il suo primo viaggio fuori dall’Urbe per rendere omaggio agli immigranti caduti, ed il secondo a Cagliari, dove esortò i Sardi, prime vittime del nostro colonialismo interno, a sollevarsi.

 Perfino le “pulizie etniche” possono essere di prima o di seconda categoria.

 Chiunque possegga qualche rudimento di Diritto Costituzionale, nonché di Storia moderna, sa che Mussolini non modificò una sola virgola dello Statuto albertino.

 Dopo il cosiddetto “Colpo di Praga”, organizzato dall’Ambasciatore sovietico Zorin, con cui nel 1948 i Comunisti si impadronirono del potere in Cecoslovacchia, i dipendenti pubblici trovavano al mattino la tessera del Partito sulla scrivania.

 In un articolo anteriore, paragonando la “democratura” della Meloni – ancora in costruzione – con quella turca del Sultano, avevamo previsto – forse in modo avventato – come la Presidente del Consiglio si accingesse a seguire le orme del suo collega di Ankara, denunziando un tentativo di colpo di Stato, più o meno farlocco, ed usandolo come pretesto per regolare i conti con gli oppositori.

 Le notizie del giorno riguardano la gerarchessa della Amministrazione Provinciale di Savona finita nei guai per avere sistematicamente ignorato la distinzione tra la “Res Publica” e la “Res Priovata”, nonché l’Avvocato di Imperia che esigeva l’onorario dai clienti facendo loro credere che stava svolgendo le proprie funzioni.

 A tutti fa piacere ritrovarsi ogni tanto con i propri parenti, anche con quelli più lontani.

 Il Processo di Savona si svolse, mentre si stava instaurando il potere di Mussolini, contro un gruppo di antifascisti, incriminati per avere favorito la fuga in Corsica di Filippo Turati.

 Chi non è esperto di Storia Antica ignora che l’Impero Romano non venne mai proclamato, per cui formalmente la Repubblica continuò ad esistere: il Senato svolgeva regolarmente le sue sessioni, mentre si rieleggevano i Consoli e i Tribuni della Plebe.

 Massimo Giannini risponde su “La Stampa “ di Torino all’accusa, mossa dalla Meloni e dai suoi Fratelli ai giornali del Gruppo GEDI, di preparare un colpo di Stato simile a quelli consumati ai danni di Berlusconi da Dini e da Monti, nonché a quello perpetrato in tempi più recenti da Draghi.

 La nuova Esortazione Apostolica del Papa rappresenta un ulteriore passo avanti nella elaborazione di un Magistero rivolto espressamente ad inserire nella Dottrina Cristiana se non delle posizioni dichiaratamente sincretistiche, quanto meno degli apporti provenienti da identità culturali e religiose diverse da quella occidentale.

 In Spagna, la contesa politica si sta radicalizzando.

 Abbiamo ritrovato casualmente una pia donna – di quelle che dalle nostre parti vengono popolarmente definite “beghinasse” – con cui eravamo soliti intrattenerci nella Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Battista ad Imperia Oneglia dopo la Messa domenicale delle otto del mattino.

 Appena usciti di casa, ci siamo imbattuti in alcuni esponenti della Comunità Islamica locale.

 Nel 1967, la Guerra “dei Sei Giorni” aveva portato alla riunificazione di Gerusalemme ed alla estensione della sovranità dello Stato di Israele al cosiddetto “Muro del Pianto” ed al Monte del Tempio.

 LETTERA APERTA A UN DIRIGENTE DEL PARTITO DEMOCRATICO DI IMPERIA

 Ascoltando su “Radio Radicale” l’intera registrazione della manifestazione di solidarietà con Israele che si è svolta presso l’Arco di Tito, ci è parso che l’affermazione paradossalmente più realistica - proprio a causa del suo carattere così radicale da sembrare estremistico - sia stata quella pronunziata da un esponente della Comunità Israelitica di Roma.

 A proposito di quanto accaduto in Israele, ricorre in tutti i commenti il paragone con il nazismo e con l’Olocausto.

 La consueta celebrazione domenicale della Messa secondo il “Vetus Ordo” nella Chiesa già dei Padri Minimi di Imperia Oneglia - la cui frequenza era venuta diminuendo nelle scorse settimane - si è improvvisamente animata domenica scorsa con la presenza di oltre cinquanta persone.

 Tutti vogliono dire la loro sulla nuova guerra in Medio Oriente, e tutti ne hanno naturalmente il pieno diritto.

 Nella breve conversazione telefonica intercorsa con un’alta personalità dell’ambiente israelitico francese, abbiamo appreso che nel Paese d’Oltralpe non soltanto l’ambiente ebraico, ma l’insieme della società e dello Stato percepisce nettamente di trovarsi in una situazione di guerra: per cui tutti si comportano di conseguenza.

 Alain Finkielkraut, intervistato lunedì scorso da “La Stampa” di Torino, afferma testualmente: “Sono sbalordito dalle posizioni del Pontefice, che non si preoccupa dell’Europa e in nome dell’ospitalità incondizionata approva la scomparsa programmata della civilizzazione europea. Fa esattamente il contrario dei suoi predecessori: Giovanni Paoli II e Benedetto XVI. Non ha mai condannato come si deve l’invasione dell’Ucraina e non ha mai nemmeno voluto prendere in considerazione la realtà della violenza islamista. Per me Papa Francesco è ormai totalmente screditato e rappresenta una catastrofe per la Chiesa e per l’Europa”

 Mentre in tutta l’Europa ci si prepara ad una nuova ondata di violenza islamista, molti Stati – tra cui l’Italia - chiudono i confini.

 Il Professore Gustavo Zagrebelsky, intervistato da “La Stampa” di Torino del 19 ottobre in merito alle accuse di parzialità mosse alla Dottoressa Iolanda Apostolico di Catania, denunzia come un pericolo per la sopravvivenza dello Stato di Diritto non tanto il fatto – già di per sé comunque molto grave – che qualcuno abbia assunto informazioni sulle vicende personali di questo Magistrato, bensì il fatto che queste notizie siano state raccolte (compensando chi le aveva fornite) nell’ambito di una evidente attività di schedatura.

 Illustre Dottor Di Segni,

 L’amico che segue con molta attenzione le vicende politiche del Tirolo Meridionale ci ragguaglia sui risultati elettorali e sulle loro conseguenze.

 Dopo il Concilio di Firenze, che sancì l’effimera conciliazione tra la Chiesa d’Oriente e la Chiesa di Occidente, gli irriducibili monaci ortodossi di Bisanzio rinnegarono l’accordo, frutto della sapienza teologica e dell’abilità diplomatica del futuro Cardinale Bessarione, capo della delegazione inviata dal Patriarca di Costantinopoli.

 Oggi l’Imam Roberto “Hamza” Piccardo prenderà la parola in un comizio convocato dalla Comunità Islamica in piazza Dante, ad Imperia Oneglia, per esprimere solidarietà con il popolo palestinese.

 I nostri concittadini assomigliano sempre più ai passeggeri del Titanic, intenti a ballare mentre la nave affonda.

 Il nesso tra la situazione internazionale e quella interna dell’Italia non potrebbe risultare più evidente.

 Sarebbe troppo facile paragonare la conferenza stampa in cui la Meloni e la Alberti Casellati hanno presentato la loro riforma costituzionale con il discorso di Mussolini del 3 gennaio del 1925: in entrambi i casi, si tratta della proclamazione di un nuovo regime.

 La Festa dell’Olio di Oliva è riuscita bene, a maggior gloria del Presidente Enrico Lupi, che di questa ricorrenza annuale è il “Dominus”: anzi addirittura il “Deus ex machina”, essendosi rivelato capace di placare magicamente l’autentico uragano abbattutosi su Oneglia proprio nel giorno della vigilia, consacrato alla predisposizione degli allestimenti.

  La Signora Fiamma Nirenstein, ottima giornalista ed acuta analista delle vicende del Medio Oriente, ripete spesso come tra tutte le ideologie che hanno contrassegnato il Novecento, cioè il comunismo, il fascismo, il nazismo e lo stesso liberalismo, una sola si sia affermata e sia sopravvissuta: il sionismo.

 Le Autorità preposta alla nostra Azienda Sanitaria hanno scatenato una campagna di stampa volta a diffamare il personale del reparto di Radiologia dell’Ospedale di Imperia.

 Per valutare i grossolani errori commessi in politica estera dalla Sorella d’Italia – la quale, come succede a tutti i provinciali, si muove oltre confine come il classico elefante nel negozio di cristalleria – occorre in primo luogo ricordare brevemente che cosa è accaduto in Spagna nelle scorse ore.

 La Signora Schlein è incorsa in un doppio infortunio.

 In India sorge una piccola città, considerata sacra dai Giainisti precisamente come La Mecca dai Musulmani, Gerusalemme dagli Israeliti e Roma dai Cristiani, in cui sorgono ben trecentosessantacinque templi di questa religione.

 C’è stato un tempo in cui i dirigenti della minoranza di lingua tedesca inclusa nello Stato italiano fin dal 1918, riuniti nel Partito Popolare del Tirolo Meridionale, si recavano periodicamente a Vienna non certo per prendere ordini, ma altrettanto sicuramente al fine di ascoltare l’orientamento della Nazione riconosciuta da Roma quale “Potenza Protettrice”, ed abilitata come tale a stipulare gli atti di Diritto Internazionale con cui i loro diritti venivano garantiti.

 La novità, per quanto ormai attesa e sicura, non risulta per questo meno importante: soprattutto se si valutano attentamente i dettagli.

 Landini si è esibito in piazza del Popolo, evitando l’imbarazzante confronto con uomini ben più prestigiosi di lui: i quali un tempo riempivano piazza San Giovanni, facendo debordare la folla in tutte le vie adiacenti.

 L’apertura da parte dell’Italia in territorio albanese di alcuni Centri di Detenzione Temporanea solleva dei problemi giuridici simili – almeno per alcuni aspetti – a quelli causati a suo tempo dalla incarcerazione a Guantanamo, da parte degli Stati Uniti, di numerosi sospetti di terrorismo.

 Dove e quando tutto viene politicizzato, si rischia la guerra civile.

 Quando venne stipulato tra l’Italia e la Francia il Trattato detto “del Quirinale”, la Meloni protestò con veemenza, asserendo che esso conteneva delle clausole lesive della nostra sovranità nazionale.

 Oggi si svolge a Roma la manifestazione “nazionale” contro la violenza sulle donne.

 Roberto Gremmo, Chi ha sconfitto il “Sessantotto”, Storia Ribelle Editore, 288 pagine, s.i.p.

 Il cambio di denominazione di Cervinia, che il Sindaco uscente voleva ribattezzare con l’originario toponimo occitano, pare si sia arenato per motivi economici.

 Il processo mediante il quale si costituisce uno Stato autoritario si svolge su due piani.

 Michele Tito, con un articolo su “La Repubblica” formula due previsioni, tra loro collegate.

 L’elemento comune che collega tutte le situazioni emerse dalla cronaca delle ultime ore è la frustrazione, derivante dal senso di impotenza.

 I Democratici hanno stigmatizzato l’invito alla festa annuale dei Fratelli d’Italia di Abascal, capo dell’estrema Destra neofranchista spagnola: in favore del quale la Meloni si era spesa generosamente a suo tempo, senza tuttavia poter impedire la sua esclusione dal Governo di Madrid.

 La polemica attualmente in corso, che vede contrapposti i Presidenti delle Provincie di Imperia e di Cuneo in merito al nuovo tracciato della Statale 28, merita di essere commentata da vari punti di vista.

 Il polverone sollevato dall’Opposizione in seguito alla esibizione di nostalgismo inscenata dalla Destra romana ad Acca Larenzia non coglie la vera sostanza del problema.

 Cosimo Giacomo Sallusti Salvemini, Salvemini “Non mollare è il nostro motto”, Edizioni Movimento Salvemini, 576 pagine, 25 euro.

 “Il Venerdì di Repubblica” viene usato dalla Redazione di via Cristoforo Colombo – che non è precisamente un alveare di lavoro – per canalizzare tutti gli articoli cosiddetti di scarto, non atti ad essere pubblicati sul quotidiano.

 Leggendo il libro che il nipote di Gaetano Salvemini ha dedicato alla figura di suo zio, ci ha colpito il ricordo di quanto avvenne durante l’Aventino, quando gli oppositori di Mussolini caddero in una evidente contraddizione: da una parte essi denunziavano l’illegittimità in cui era caduto il nuovo Governo a causa della manifesta violazione delle norme costituzionali, ma dall’altra non postulavano la sua sostituzione.

 La guerra nel Mar Rosso ci coinvolge da diversi punti di vista.

 Ciò che avviene negli Stati Uniti, trattandosi del Paese - guida dell’Occidente, risulta molto spesso – come si dice appunto in inglese – “mainstream”, in quanto esprime delle tendenze destinate prima o poi a contagiare l’Europa.

 Molto Reverendo e Caro Don Sergio,

 Nelle “democrature”, l’Opposizione fa finta di esistere, e di conseguenza si limita a simulare l’espletamento del suo ruolo.

 In occasione del nostro ultimo colloquio, un autorevole dirigente della Comunità Israelitica ci ha fatto notare un dato statistico molto significativo.

 Poiché il nostro articolo di ieri, soprattutto a causa dei riferimenti ai rapporti tra il Partito Comunista ed il nostro Paese di adozione, ha causato una reazione particolarmente risentita negli ambienti “democratici”, aggiungiamo a quanto già esposto un dettaglio non irrilevante.

 Il funerale di Vittorio Emanuele di Savoia costituisce la classica notizia che ne contiene molte altre, racchiuse nella prima – e più evidente – come altrettante scatole cinesi.

 Il nostro Movimento Autonomista, denominato “Grande Liguria”, ha potuto partecipare alle ultime Elezioni Regionali – analogamente a quanto avvenuto per il suo omologo del Veneto, mentre quelli del Piemonte e della Lombardia rimanevano purtroppo assenti dalla competizione – grazie ad una norma della Legge vigente su questa materia che permette l’omissione della raccolta delle firme qualora una lista venga sostenuta da un componente del Parlamento Nazionale o del Parlamento Europeo.

 L’ascolto del comizio conclusivo della campagna elettorale della Destra in vista del voto in Sardegna suscita diverse sconsolanti considerazioni.

 Da parte degli Evangelici si è nuovamente invocata l’abrogazione – o meglio la denunzia – del Concordato.

 Abbiamo già scritto abbondantemente sul metodo di tante manifestazioni, cui si è aggiunta l’aggressione da parte dei Centri Sociali di Torino ai danni della Polizia: può anche darsi che a Pisa si sia commesso un errore usando la forza contro chi dimostrava in modo pacifico, ma si trattava pur sempre di persone che stavano commettendo un reato.

 Le notizie sull’Ucraina dicono che la guerra – per la prima volta dal 1945 – si sta avvicinando sempre di più all’Occidente.

 Antonio Marzocca ritiene, con quel tanto di narcisismo che contraddistingue chi intraprende battaglie solitarie contro il Potere, di essere una sorta di Robin Hood.

 Una esponente della Sinistra di indiscusso prestigio quale è Loretta Scaraffia, distintasi per avere svolto con sagacia e competenza il compito di “trait d’union” tra questo settore politico ed il Vaticano di Bergoglio, ha proclamato - dal palco della manifestazione organizzata per esprimere solidarietà con le donne israeliane stuprate e massacrate dai terroristi - che “il femminismo è finito”:

 Abbiamo ascoltato in diretta, su Radio Radicale, la riunione – celebrata a Bruxelles - degli “Stati Generali” degli Italiani residenti in Belgio: da cui erano tuttavia esclusi i poveri minatori del “Pays Noir”.

 Per quale ragione il Governo ha preso di mira il Sindaco di Bari?

 La notizia più importante del giorno non viene da Potenza, bensì da Milano.

 Il discorso di Macron, il quale si è rivolto alla Nazione a reti unificate seguendo l’esempio dei suoi predecessori, a partire dal Generale De Gaulle, ha preceduto il vertice del cosiddetto “Gruppo di Weimar”, che ha riunito anche il Cancelliere della Germania ed il Primo Ministro della Polonia.

 La conoscenza del Diritto esibita dai nostri Parlamentari è ormai scesa ad un livello basissimo.

 Umberto Eco, nel suo bel saggio, scritto in forma di romanzo ed intitolato “Il Cimitero di Praga”, prende in giro quanti concepiscono la Storia come un unico, grande e ininterrotto complotto.

 Ai fatti di Bari viene dedicata dai “mass media” una particolare attenzione trattandosi – secondo i commentatori – di cronaca nera, riguardante il rapporto tra la Mafia e le Istituzioni.

 Il primo Stato “socialista”, in quanto assunse il controllo diretto di tutte le attività produttive, non fu la Russia bolscevica, bensì la Confederazione Sudista: la quale dovette affrontare la prima guerra industriale della storia senza che sul suo territorio – come ben sa chi ha visto “Via col Vento” - esistesse una sola fabbrica di cannoni.

 Molti anni fa, quando frequentavamo il Liceo “Cassini” di Sanremo, avemmo modo di ricevere dal nostro Professore di Religione, il compianto Monsignor Alberto Ablondi, grandi insegnamenti non soltanto di cultura, ma anche di vita.

 Quanto è avvenuto in occasione delle celebrazioni del Venticinque Aprile rivela la condizione disastrosa in cui versa la cosiddetta “Sinistra” italiana.

 In occasione della ricorrenza della Liberazione, abbiamo udito e meditato ben quattro discorsi: quello pronunziato in Val di Chiana dal Presidente della Repubblica, quello del Prefetto, quello del Sindaco e quello del rappresentante dell’Associazione Nazionale dei Partigiani, il quale ultimo ha parlato a Milano.

 Il Dottor Tarquinio, ex Direttore di “Avvenire”, candidato alle Elezioni Europee quale indipendente nelle liste degli ex Comunisti, si è distinto per una “boutade” su Israele.

 Due notizie attinenti con la religione illuminano – più di tutte le chiacchiere sulle vicende dei Partiti – la situazione civile dell’Italia.

 Per giustificare l’avvento al Governo dei Paesi Bassi dell’estrema Destra di Wilders, si è fatto ricorso ad un argomento che merita di essere preso in considerazione.

 Il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Torino, Capitale del primo Stato italiano che abolì il regime confessionale, estendendo in seguito questa acquisizione al resto dell’Italia, si è reso inconsapevolmente protagonista della sua restaurazione.

 Il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Torino, Capitale del primo Stato italiano che abolì il regime confessionale, estendendo in seguito questa acquisizione al resto dell’Italia, si è reso inconsapevolmente protagonista della sua restaurazione.

 Il Governo Meloni ha riconfermato puntualmente il proprio orientamento centralista, adottando una misura di dubbia legittimità costituzionale.Il Governo Meloni ha riconfermato puntualmente il proprio orientamento centralista, adottando una misura di dubbia legittimità costituzionale.

 Le migliori qualità delle persone sono sempre quelle che risultano – e che risaltano – soltanto “post mortem”.

 Poco dopo la stipula dei Patti Lateranensi, si aprì un contenzioso tra lo Stato italiano e la Santa Sede, avente per oggetto l’Azione Cattolica.

 Se la Signora Meloni non avesse intrapreso la carriera politica, si sarebbe dedicata – con altrettanto successo – a quella dello spettacolo.

 Le più vive congratulazioni ai Servizi Segreti del Vaticano, guidati dal “solerte” (qualifica conferita per consuetudine dai cronisti agli investigatori) Ispettore Cristiano Cristofani, per essere riusciti nell’impresa di scovare il nascondiglio in cui si occultava Monsignor Viganò.

 Tra poche ore, conosceremo l’esito della disfida di Sanremo.

 Tra poche ore, conosceremo l’esito della disfida di Sanremo.

 Il Sindaco Mager ha insediato la su Giunta, nella quale – più che le diverse correnti politiche confluite nel sostenerlo – è rappresentata al meglio la cosiddetta “Società Civile”.

 Cahloun, “leader” della causa sudista nel lungo periodo di incubazione della Guerra Civile che dopo la sua morte avrebbe lacerato gli Stati Uniti, era solito ripetere che l’Unione si sarebbe spaccata quando la contrapposizione tra le parti politiche avesse coinciso con la divisione territoriale.

 Nel precedente articolo, abbiamo considerato come l’unica ispirazione della politica occidentale e delle strategie con cui si cerca di vincere – o quanto meno di non perdere – le guerre in corso, venga fornita dagli Israeliti.

 Nel precedente articolo, abbiamo considerato come l’unica ispirazione della politica occidentale e delle strategie con cui si cerca di vincere – o quanto meno di non perdere – le guerre in corso, venga fornita dagli Israeliti.

 L’attentato a Trump costituisce l’evento, che come sempre attrae – anzi monopolizza - l’attenzione dei mezzi di comunicazione, essendogli dedicati i titoli di prima pagina dei giornali ed i servizi di apertura dei notiziari radiotelevisivi.

 La rottura tra la Meloni e la Von Der Leyen può stupire soltanto chi ignora gli umori di Bruxelles.

 L’Unità, nei tempi in cui la dirigeva l’eretico Pietro Ingrao, veniva considerata la “Marina” del Partito Comunista, dovendo affrontare il mare aperto del dibattito politico per compiere le azioni più spericolate.

 L’Unità, nei tempi in cui la dirigeva l’eretico Pietro Ingrao, veniva considerata la “Marina” del Partito Comunista, dovendo affrontare il mare aperto del dibattito politico per compiere le azioni più spericolate.

 I Servizi di “Intelligence” occidentali, così come le redazioni dei grandi mezzi di informazione, avevano inventato una scienza tanto astrusa da non avere neanche una specifica denominazione, consistente nel decifrare che cosa stava succedendo nella dirigenza comunista cinese in base a quali suoi componenti apparissero nelle fotografie ufficiali, come pure in base alla loro vicinanza o lontananza fisica dal Capo supremo.

 Narra la leggenda che il capostipite dei Rotschild abbia creato la fortuna della sua famiglia - mediante i giochi di Borsa - essendo stato informato per primo, grazie ad un piccione viaggiatore, della sconfitta di Napoleone a Waterloo.

 Dice il proverbio cinese che bisogna “bastonare il cane che annega”.

 Il Professor Demattei, la cui voce viene amplificata da Padre Fanzaga – incaricato di farne giungere l’eco al di là della ristretta cerchia dei Tradizionalisti più esagitati - coglie al volo l’occasione offerta dallo spettacolo di pessimo gusto organizzato a Parigi all’apertura delle Olimpiadi per auspicare qualche forma di restrizione da imporre a tali manifestazioni del pensiero.

 Kamala Harris ha scelto come candidato alla Vice Presidenza un rappresentante della Sinistra del suo Partito.

 Il nostro incontro con il Sindaco di Sanremo si è concluso

 Il nostro incontro con il Sindaco di Sanremo si è concluso

 Caro Amico,

 Caro Amico,

 Il Sindaco di Imperia, nella sua irrefrenabile megalomania, ha bandito una Crociata contro la Sinistra – che definisce una “accozzaglia” - per impedirle di conquistare la Regione.

 I grandi giornalisti di un tempo, quando erano inviati dal Direttore in un Paese straniero per riferire ai lettori della situazione politica locale – il che avveniva solitamente in quanto la loro Nazione di origine doveva coltivarvi i propri interessi - iniziavano regolarmente l’articolo con queste parole: “L’autista del taxi che mi ha portato dall’aeroporto fino in albergo ha detto che…”.

 Il settore tradizionalista della Chiesa Cattolica sta esprimendo, soprattutto mediante la sua rete radiofonica di riferimento, due posizioni.

  La risposta israeliana all’attacco missilistico dell’Iran è arrivata, sia pure in ritardo, senza apparentemente provocare – almeno nell’immediato – una controreplica.

  La risposta israeliana all’attacco missilistico dell’Iran è arrivata, sia pure in ritardo, senza apparentemente provocare – almeno nell’immediato – una controreplica.

  La risposta israeliana all’attacco missilistico dell’Iran è arrivata, sia pure in ritardo, senza apparentemente provocare – almeno nell’immediato – una controreplica.

 Il personaggio storico cui può essere più propriamente comparato il nuovo “Governatore” Bucci è sicuramente Papa Sisto V.

 Due fatti, avvenuti contemporaneamente, hanno dimostrato nel modo più palese l’irrilevanza dell’Europa: il mandato di cattura emesso dalla Corte Internazionale di Giustizia contro Netanyahu e l’ultimatum – sarebbe forse però più appropriato definirlo una dichiarazione di guerra – lanciato da Putin contro l’Occidente.

 Quando Bergoglio si è recato in visita nella Sinagoga di Roma, il Rabbino Capo, Dottor Riccardo Samuele Di Segni, gli ha ricordato con giusta ragione il silenzio di Pacelli.

 Il Papa si recherà il mese prossimo in Corsica per partecipare ad un convegno internazionale sulla religiosità popolare nel Bacino del Mediterraneo.

 Il Professor Cacciari è una delle ultime menti lucide ancora in grado di capire che cosa sta maturando in Italia, e più in generale nell’Occidente.

 Chi viaggia sui vagoni della “S.N.C.F.”, cioè delle Ferrovie Francesi, può osservare in ogni piattaforma una mappa del Paese d’Oltralpe che descrive la rete dello “Chemin de Fer”.

 Mentre scriviamo, non sappiamo ancora se Salvini verrà condannato a Palermo, quanto meno per il reato di Rifiuto di Atti di Ufficio.

 Il giovane e brillante Avvocato Giacomo Varaldo, nostro concittadino onegliese dedito alla benemerita opera di assistenza legale in favore dei connazionali residenti all’estero, ci segnala un caso che merita – per le sue implicazioni – l’attenzione di tutti gli studiosi del Diritto Pubblico.

 L’apertura, da parte del Papa, della Porta Santa in San Pietro è avvenuta in presenza di una delegazione della Repubblica Italiana guidata dalla Presidente del Consiglio.

 L’apertura, da parte del Papa, della Porta Santa in San Pietro è avvenuta in presenza di una delegazione della Repubblica Italiana guidata dalla Presidente del Consiglio.

 La Dottoressa Sibilla rifiuta la candidatura a Sindaco di Genova.

 Il regime della Meloni sembra colto da un triplice delirio, che riguarda il Diritto, l’Economia e la Cultura.

 Il regime della Meloni sembra colto da un triplice delirio, che riguarda il Diritto, l’Economia e la Cultura.

 Il regime della Meloni sembra colto da un triplice delirio, che riguarda il Diritto, l’Economia e la Cultura.

 La tendenza identitaria – come sempre ricordiamo – può essere di ispirazione religiosa, ovvero di ispirazione etnico – culturale: nelle due varianti del nazionalismo e del regionalismo.

 La Chiesa si trova praticamente senza il Papa.

 Il Compianto don Paschetta, Parroco di Ponti di Nava, morì centenario, ma accora in possesso della Patente di Guida, essendo titolare di ben undici (!) Circoscrizioni Ecclesiastiche.

 Durante il Regime di Franco, facemmo amicizia con un esule repubblicano, incaricato di redigere a Roma un bollettino dell’Opposizione, destinato ai suoi simpatizzanti italiani.

 La Meloni attua una politica estera che si può definire quanto meno erratica.

 La differenza tra il riformista ed il rivoluzionario consiste nel fatto che il riformista intende modificare il sistema – tanto dal punto di vista giuridico quanto dal punto di vista sociale – impiegando gli strumenti che il sistema stesso mette a disposizione.

 Illustre Signor Sindaco,

 Con il compianto Professor Zaghi non avevano purtroppo mai stabilito un legame di amicizia.

 Charles De Gaulle, cattolico tradizionalista e praticante in privato, non prendeva la Comunione quando presenziava alla Messa in qualità di Capo dello Stato.

 Dobbiamo purtroppo segnalare ai nostri lettori e a chi di dovere (le Autorità di Polizia sono state immediatamente avvertite, e l’intervento della Benemerita è risultato particolarmente tempestivo ed efficace), che è avvenuta - dopo il tentativo di aggressione fisica consumato nei giorni scorsi - una nuova gravissima provocazione.

 Mentre scriviamo, una delegazione del Governo degli Stati Uniti si trova a Mosca, dove tenta di fare accettare da Putin quanto concordato a Gedda con gli Ucraini.

 Mentre scriviamo, una delegazione del Governo degli Stati Uniti si trova a Mosca, dove tenta di fare accettare da Putin quanto concordato a Gedda con gli Ucraini.

 Mentre scriviamo, una delegazione del Governo degli Stati Uniti si trova a Mosca, dove tenta di fare accettare da Putin quanto concordato a Gedda con gli Ucraini.

 Le notizie dall’Ucraina, dal “Vertice” europeo di Bruxelles e da Gaza hanno oscurato quella forse più importante: quanto meno perché rivela l’apertura di un altro fronte, che si aggiunge a tutti quelli dove già stava combattendo.

 Tra i molti contenziosi tra gli Stati Uniti d’America e l’allora Unione Sovietica, lasciati aperti dalla “Guerra Fredda”, c’era anche quello riguardante il Nicaragua.

 Domenica prossima, in coincidenza con la grande festa del “Fitr”, che conclude il sacro mese del “Ramadan”, l’Imam “Hamza” Piccardo ha indetto una manifestazione di solidarietà con la Palestina, che percorrerà le vie di Oneglia.

 “Spunta il sole, canta il gallo, Mussolini monta a cavallo”.

 Se si domanda ai Georgiani per quale motivo essi onorino la memoria di Stalin, malgrado costui avesse tradito la causa della loro Indipendenza, rispondono così: “I Russi l’hanno messo in culo ai Georgiani, ma Stalin l’ha messo in culo ai Russi”.

 La cosiddetta “Coalizione dei Volonterosi”, ha assunto l’incarico di organizzare un intervento militare occidentale in Ucraina, ma non ha chiarito – almeno fino a questo momento – se esso dovrà seguire un eventuale ed improbabile armistizio - nel qual caso si tratterebbe di una classica missione di “peace keeping” - ovvero propiziarlo, dissuadendo la Russia dal proseguire le ostilità.

 Si può cogliere un parallelo tra l’adulazione con cui da una parte tutta la stampa di Destra commenta gli asseriti esiti incontro tra la Meloni e Trump, e dall’altra parte il profluvio di annunzi che bombardano i cittadini imperiesi, riguardanti naturalmente le cosiddette “Opere del Regime”.

 Si può cogliere un parallelo tra l’adulazione con cui da una parte tutta la stampa di Destra commenta gli asseriti esiti incontro tra la Meloni e Trump, e dall’altra parte il profluvio di annunzi che bombardano i cittadini imperiesi, riguardanti naturalmente le cosiddette “Opere del Regime”.

 Il Governo ha praticamente vietato le celebrazioni del Venticinque Aprile, stabilendo genericamente, in un modo poco consono con la chiarezza richiesta negli atti di Diritto Pubblico - che tali manifestazioni debbano svolgersi “con sobrietà”.

 Con la morte del Papa, si ritorna a parlare delle Profezie che riguardano la successione di San Pietro ed il destino della Santa Sede.

 Con la morte del Papa, si ritorna a parlare delle Profezie che riguardano la successione di San Pietro ed il destino della Santa Sede.

 Se i sondaggi confermassero tale tendenza – di per sé preoccupante per la candidata della “Sinistra” – rivelerebbero che questa avvenente Signora, come peraltro avevamo già sospettato, non porta con sé alcun cosiddetto “valore aggiunto”.

 La gestione del servizio di Nettezza Urbana – che non comprende soltanto la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, bensì anche una serie di attività collaterali, quali ad esempio la pulizia delle strade – è attribuita nella nostra zona non già individualmente ai singoli Comuni, bensì collettivamente – in base ad una apposita ad una Convenzione – a tutti quelli insiti nel Comprensorio di Imperia, nel Comprensorio di Diano e nel Comprensorio di Andora.

 Leone XIII era Arcivescovo di Perugia al momento dell’elezione al Papato, ed esercitando la carica anteriore si era distinto per la persecuzione cui aveva sottoposto i Liberali ed i fautori dell’Unità d’Italia.

 La scissione dell’atomo venne a lungo ritenuta impossibile, fino a quando un gruppo di giovani fisici romani concepì, nella leggendaria sede di via Panisperna, la fissione nucleare.

 “La Stampa” di Torino ha rilanciato in traduzione italiana il discorso pronunziato davanti al Congresso degli Stati Uniti da Bernard Henry Lévy, recatosi a Washington per perorare il ristabilimento degli aiuti militari americani all’Ucraina.

 Fino a qualche anno fa, nella ricorrenza del Venti Settembre, i nostalgici dello Stato Pontificio si riunivano in San Luigi dei Francesi per partecipare ad una Messa in commemorazione dei soldati e dei volontari transalpini accorsi a difendere il Potere Temporale nel 1849, nel 1860, nel 1867 ed infine per l’appunto nel 1870.

 Il Ministro degli Esteri dell’Iran ha avvertito il Governo degli Stati Uniti che il suo Paese lo riterrò responsabile di un eventuale – ma ormai sempre più probabile – attacco sferrato da Israele contro i propri siti nucleari.

 Mentre scriviamo, non conosciamo ancora il testo dell’omelia pronunziata da Prévost in San Giovanni in Laterano, nel momento in ciò ha preso possesso della Cattedrale di Roma.

 Dopo l’elezione del nuovo Papa, ci è stato domandato da più parti come si inquadra questo evento nell’ambito delle Profezie.

 La decadenza di una classe dirigente non viene rivelata soltanto dalle superficialità, dalle bugie e dalle millanterie di quanti ricoprono degli incarichi pubblici, bensì anche – diremmo anzi soprattutto – dall’incapacità di demistificare tutto questo da parte della Stampa.

 La Salis – omettendo di rispondere alle intimidazioni pronunziate da tutti i dirigenti della Destra, i quali pretendono che il Comune di Genova si conformi senza obiezioni ai progetti del Governo relativi alle Grandi Opere, senza esercitare le competenze attribuite dalla Legge all’Ente Pubblico che è chiamata a dirigere ed a rappresentare - prende possesso della sua carica esibendo un vestito molto elegante.

 Si stanno susseguendo ed intensificando, nell’incombente clima di guerra, gigantesche operazioni di Polizia, che hanno per teatro l’Autostazione di piazza Dante ad Imperia Oneglia.

 La Signora Salis ha esordito nelle sue funzioni di Sindaco svolgendo – come esigono il Protocollo e la consuetudine – le cosiddette “Visite Istituzionali”.

 Si racconta che Gino Bartali, vincendo per distacco una tappa decisiva del Giro di Francia in provvidenziale coincidenza con l’attentato a Togliatti, abbia causato un tale entusiasmo, in tutte le piazze d’Italia, da impedire una sollevazione della Sinistra.

 La Messa celebrata ogni domenica secondo il “Vetus Ordo” nella Chiesa dell’Annunziata, già dei Padri Minimi, ad Imperia Oneglia non costituisce soltanto una celebrazione dell’Eucarestia: naturalmente aperta per sua natura a tutti, ma frequentata abitualmente da un gruppo di persone più o meno esteso a seconda delle circostanze, che può comunque contare su di un numero di componenti collocato tra le trenta e le quaranta persone.

 Lo scoppio della guerra coglie – come sempre – tutti quanti impreparati.

 Si fanno sempre più insistenti ad Imperia le voci riguardanti un dissidio – per ora latente, ma destinato inevitabilmente ad aggravarsi – tra Claudio Scajola ed Enrico Lupi.

 Cerchiamo di destreggiarci nel ginepraio amministrativo, che tale celebrazione non aiuta certamente a dipanare, ma anzi ingarbuglia ulteriormente.

 Chi, come noi, ha avuto la ventura di viaggiare sul treno mattutino che collega la “Capitale del Meridione” con la Capitale d’Italia, si è trovato a viaggiare con tutta la “Nomenklatura” dello Stato.

 Due nostri affezionati lettori ci hanno domandato quale sia stato il ruolo svolto nel supportare a Roma il “Partito della Selvaggina” da Lorenzino De Bernardis, detto “Lorenzaccio” per l’analogia con l’omonimo esponente della Casata dei Medici che uccise nel 1530 il cugino Alessandro, aprendo la via per la successione a Cosimo.

 Due nostri affezionati lettori ci hanno domandato quale sia stato il ruolo svolto nel supportare a Roma il “Partito della Selvaggina” da Lorenzino De Bernardis, detto “Lorenzaccio” per l’analogia con l’omonimo esponente della Casata dei Medici che uccise nel 1530 il cugino Alessandro, aprendo la via per la successione a Cosimo.

 Il Parlamento ha tirato fuori dal cassetto un vecchio Disegno di Legge, che sembrava dimenticato da tempo, con cui si dispone il richiamo in servizio – su base volontaria – di ben diecimila “Riservisti”.

 Quanto avvenuto negli Stati Uniti rivela come il processo di disgregazione degli Stati nazionali dell’Occidente non soltanto sia già iniziato, ma si trovi in uno stadio più avanzato di quanto l’opinione pubblica – specialmente quella composta da profani del Diritto – possa percepire.

 Il Parlamento ha tirato fuori dal cassetto un vecchio Disegno di Legge, che sembrava dimenticato da tempo, con cui si dispone il richiamo in servizio – su base volontaria – di ben diecimila “Riservisti”.

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 L’Unione Europea ha deciso formalmente – adducendo esplicitamente che tale misura viene adottata in vista di una guerra, considerata ormai imminente – di portare al massimo livello le scorte di cibo, medicinali e combustibile dei Paesi membri.

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 Da qualche tempo, i mezzi di comunicazione ufficiosi del nostro Paese si dedicano a propagandare il pauperismo, che in epoca fascista veniva pomposamente definito con il termine di “autarchia”.

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 Cari Fratelli Corsi,

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 “Lady Becciu” è attesa nelle segrete del Vaticano.